Vettura quattro porte con cinque posti di gran lusso e personalità, da usare con il piacere di esservi seduto dietro mentre guidi l’autista, ma non solo. Nei suoi 5,3 metri di lunghezza esibisce forme personali e imponenti, ma al contempo pulite, con qualche tocco di grinta come il nido d’ape sul frontale. Cura nella realizzazione (in parte artigianale, come da targhette “handcrafted in Crewe”) e materiali che sono di altissimo livello, come anche la comodità e la silenziosità garantite. Non impone l’autolimitazione di velocità massima, superando teoricamente i 320 Km/h e si guida meglio di una limousine, derivando dalla Continental GT 2 porte e fruendo della trazione integrale (ripartizione 40% anteriore 60% posteriore).
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Otto oppure dodici cilindri, con allestimento base unico. La W12 6.0, i cui cilindri si attivano o meno automaticamente per ottimizzarne la resa, è la più veloce del proprio segmento grazie alla tecnologia del biturbo di derivazione VW da oltre 620CV. Più contenuto il 4.0 V8, ma sempre prestante oltremisura se si debba pensare a un uso nel normale traffico. Molte le possibilità di personalizzazione per gli interni (17 tonalità di cuoio), fino ad avere i due soli e comodi posti al posteriore dotati di console e monitor 10’’ indipendenti. Parecchi, alcuni teoricamente includibili di default visto il prezzo, gli optional, come l’impianto audio Naim e il telecomando remoto (ovvero touch-screen posteriore estraibile, funzionante anche wireless). La specifica Mulliner regala (pagandola) ulteriori finezze artigianali.
Il prezzo di listino da nuovo di Flying Spur viene in breve ridimensionato, dopo qualche anno, ma la solidità del veicolo è buona e solo i primi modelli della prima generazione divengono relativamente vicini a un target “normale” in termini di costo acquisto. Se la diagnosi per eventuali manutenzioni straordinarie è relativamente fattibile a molti, la cura nel tempo potrebbe necessitare di riferirsi alla rete ufficiale della Casa.
Prima figlia dell’accordo con il gruppo VAG, è realizzata su pianale condiviso con altri modelli tedeschi (Phaeton e A8) e soprattutto con la Continental GT, da cui deriva strettamente. Debutta sul mercato nel 2005 con la prima generazione svelata a Ginevra, utilizzando il motore tedesco 6.0 W12 al top di produzione e proponendosi con un taglio più sportivo di certe concorrenti. Nel 2013 arriva il nuovo modello, che incrementa la potenza e usa un nuovo cambio ZF a otto rapporti. Eliminata sulla carta la parentela con la Continental, viene anche resa più delicata nelle forme, per dare immagine propria a questa quattro porte che viene premiata con vari riconoscimenti nel settore riferiti alla sua pregiata nicchia, soprattutto in mercati come Russia, Regno Unito e Cina. L’ultimo, lieve, aggiornamento è datato 2015. Varie piccole serie dedicate a singoli mercati sono state prodotte negli anni, come per Cina (Linley) Arabia e Qatar.
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