Renault Scénic (2001-05)

Perchè comprarla

Si spende poco per avere oggi un monovolume di successo al tempo e ancora valido, se in efficienza meccanica. Le soluzioni di praticità e spazio alla francese erano azzeccate allora, come le linee, oggi apprezzabili maggiormente le prime, pur se le seconde, datate, non sono poi sgradevoli. Per chi cerchi una monovolume senza pretese di prestazione, viste le motorizzazioni e meno ancora lusso. Si viaggia con spaziosità e comfort relativo avendo più dotazioni rispetto alla prima versione, Mégane Scénic, rientrando sempre in normativa almeno Euro3.

Tra i benzina ha spopolato, giustamente, il 1600 16v, rispetto ai pur disponibili 1.4 16v, poco brillante e 2.0 16v, non un fulmine pur accrescendo i consumi (salvo averlo in GPL, previsto dalla Casa però per il 1.6). Il 1.9 diesel nelle sue varianti è la scelta più coerente anche pensando ai chilometri da macinare in famiglia, pur se rumorosità e vibrazioni in modelli ultra-decennali non mancano. Preferito ovviamente il più prestante dei Dci, invece che i precedenti Dti. Per la sicurezza sui fondi difficili e un look più muscoloso, oltre che alto, la RX4, versione orientata al fuoristrada del 2000, con trazione integrale e rinforzi estetici (gomma di scorta esposta sul portellone): non ebbe grande successo ma si compra “bene” con discreta solidità e distanza dalle sorelle per i vantaggi nei contesti dove serva trazione. A livello allestimento, potendo, sempre quelli top di gamma, poiché quelli base, non molto ricchi, sono attualmente superati.
È sempre stata apprezzata sul fronte dell’usato sin dalle prime versioni, denotando buona commerciabilità e anche affidabilità, salvo casi di incuranza o percorrenze elevate, oltre qualche raro problema che con gli anni ha potuto coinvolgere alcuni apparati elettronici dispendiosi (es. strumentazione, immobilizer o ABS: da verificare accuratamente prima dell'acquisto). Nettamente più diffusa nelle motorizzazioni a gasolio, è oggi a quotazioni basse e molto varia in quanto a versioni e dotazioni, che ne caratterizzano in dettaglio il valore, comunque lievemente sopra la media in quanto a tenuta percentuale.
Variante arrivata dopo la primissima Scénic del 1996, al tempo estensione della famiglia Megane, salvo poi prendere nome proprio dopo il restyling del 1999. Il DNA è comune alla prima versione, specie nella meccanica e nelle linee, pur modernizzato nei contenuti: motori Euro3, da 1400cc a 2000cc benzina, solo 1900cc diesel (gli ultimi common rail) ed elettronica migliorata nei sistemi. Il successo non le mancò, con la considerazione positiva degli utenti che al medesimo ingombro e (quasi) costo di una berlina, avevano molto più spazio e praticità per se, le proprie famiglie ed eventualmente anche passioni. Pur non brillando in prestazioni assolute, fece la propria parte nella storia molto più di altre monovolume del momento, superando le attese della Renault.