Con Jeep Grand Cherokee si possiede la più voluminosa delle attuali Jeep in commercio sul territorio, arrivando a 4,83 metri d’ingombro longitudinale. Icona del fuoristrada in chiave premium from USA, possente e anche impegnativa poiché non da tutti a livello costi, specie nel top di gamma. È capace però di percorsi difficili e seri, grazie a sospensioni indipendenti, trazione intelligente con i differenziali autobloccanti (Quadra-Trac II e Quadra-Drive II), le ridotte e un telaio nato per andare bene fuori dal manto asfaltato. Ovviamente anche le assistenze sono di prim’ordine, per la sicurezza e per la gestione dei fondi. Comfort, dotazioni e anche lusso non mancano, per un veicolo che passa nel fango peggiore ma lascia in un abitacolo dei più ricchi. I contro? Ridurla solo a tortuosi ambiti urbani può evidenziare i limiti dimensionali e di visibilità, come anche andarci forte su asfalto non è il “suo pane” (SRT a parte).
Le motorizzazioni Hemi V8 benzina non sono per nulla popolari, con le relative versioni SRT che rimangono nicchia specie dove la benzina e il bollo sono cari. Onesti i V6 gasolio che pur non rendendo la Grand Cherokee un fulmine, come possono fare i benzina, si prestano bene all’utilizzo medio italiano. Allestimento offroad Trailhawk per fare sul serio, non solo esteticamente, il lussuoso Summit per distinguersi.
È un ottimo veicolo che mantiene interesse e valore anche da usato, Jeep Grand Cherokee. Diffuso in Italia quasi unicamente con motori a gasolio, vanta solidità e affidabilità, anche se qualora proprio capitino manutenzioni straordinarie, si è vincolati alla rete ufficiale della Casa.
Si mescolano nomi e conformazioni societarie, nel relativamente giovane percorso che vede nascere nel 1993 la Jeep Grand Cherokee, quale modello a cavallo tra la normale Jeep Cherokee (al tempo nel gruppo AMC) e la più estesa variante Wagoneer, poi andata fuori produzione nel nuovo secolo. La prima generazione, serie ZJ in madre patria, ZG in Europa (assemblaggio austriaco con motori diesel VM dedicati al vecchio continente) cede il passo alla serie WJ nel 1999 e WK nel 2005, prima di arrivare all’attuale in commercio dal 2010 (WK2). Figlia di un progetto dell’epoca Chrysler / Daimler, ma realizzata oggi dal gruppo FCA con dedica soprattutto per la purezza del DNA Jeep, in quanto vettura importata dagli USA. Ultimo aggiornamento nel 2017.
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