La prima serie, pensionata nel 2015, concede spazio a bordo sino ai sette posti senza essere percepito come un pacato monovolume. S-Max integra soluzioni intelligenti, mantenendo una linea dinamica in relazione alle proprie dimensioni e costa oggi non troppo per chi necessiti dei suoi spazi e di buona dotazione per la sicurezza. Tra i plus la buona ergonomia a fruizione del vano bagagli, rimuovendo i sedili per superficie piatta.
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Preferito in versioni post-restyling 2010, sono due le cubature a benzina, EcoBoost e tre a gasolio TDCi con varie declinazioni di potenza sino ai 240 CV. Per la trasmissione automatica, gradita la versione Powershift doppia frizione.
Diffuso in Italia quasi unicamente con motori a gasolio, S-Max mantiene quotazioni nella media. Considerate le percorrenze spesso elevate, sono da tener sotto controllo le parti soggette a usura o decadimento graduale, come l’impianto di sovralimentazione o d’iniezione che può deteriorare non solo la resa, ma anche emissioni e consumi. Poche le casistiche di manutenzione straordinaria, legate all’elettronica, eventualmente inerenti strumentazione e moduli ABS.
S-Max viene ha introdotto sul mercato nel 2006, con l'intento di differenziarsi rispetto al noto monovolume Galaxy, aggiungendo doti da veicolo multi spazio, che mantenga una dinamica più vicina a quella delle normali berline pur con tanta praticità. Prende ispirazione non solo nel nome dalla C-Max, riscuotendo al debutto buoni riscontri anche dalla critica, con il premio “Auto dell'Anno” Europa 2007. È il primo veicolo in gamma a esibire quel Kinetic design che Ford estenderà poi a tappeto nel corso degli anni. Apprezzato per la praticità di carico, con spazio fino a sette posti, dopo un restyling nel 2010 e oltre 400mila unità prodotte, debutta per il 2015 la seconda generazione.
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