La city-car di segmento A Ford, combina un’immagine simpatica e singolare a dei costi contenuti. Si gode dello stile Ford basato su tecnica e sistemi Fiat, poiché Ka esce dai medesimi stabilimenti polacchi della 500, con look abbastanza singolare e qualche economia di acquisto. Non si corre certo troppo con questa pur solida vettura, in quanto a prestazioni assolute. Si fruisce però di un’onesta city-car con quattro posti, bagagliaio limitato ma buona dinamica di guida, poco altro da pretendere.
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Come una vera figlia di papà Henry (Ford), ha poche varianti superflue, con la sola motorizzazione benzina Euro6, eventualmente disponibile anche GPL (circa 1500 euro la differenza). Gli allestimenti sono coerenti al target e con l’Individual si arricchiscono un po’ l’immagine come la percezione di qualità interna. Includere tutto quanto sia invece optional, può far salire il prezzo di listino verso altra fascia del segmento.
La prima serie Ka è oggigiorno arrivata a quotazioni molto basse e popolari, anche sotto lo scoglio dei 1000 euro: sfruttabile comunque se in buone condizioni tecniche, controllabili facilmente vista la relativa semplicità dei sistemi usati (per i gloriosissimi motori Endura meglio tener d’occhio la salute di impianto accensione e corpo farfalla). La seconda generazione è più diffusa nelle motorizzazioni benzina, patisce nelle versioni a gasolio un maggior deprezzamento, ma non denota comunque particolari problemi tecnici.
La prima Ka entra di prepotenza nel mercato durante l’autunno 1996 forte di un’immagine singolare a basso costo. Realizzata puntando alla semplicità tecnica non lascia spazio a nessuna innovazione, anzi, sfrutta quanto disponibile nelle dotazioni dei sistemi in essere per la Casa, derivando molto dalla precedente Ford Fiesta. Realizzata anche grazie alle idee di Pininfarina, assemblata in Spagna e Brasile, ha ben poche varianti tecniche e solo qualche accessorio, ma dopo qualche anno arricchisce la gamma con una versione aperta, nominata StreetKa. Solo nel 2002 cessa l’utilizzo del glorioso motore Endura-E OHV, basato ancora sui principi d’inizio anni Cinquanta, per la distribuzione. Dal 2003 il restyling regala alla Ka un’immagine meno scarna, con paraurti in tinta e dotazioni vicine alle utilitarie più costose. Dal 2009, con la seconda generazione, la Ka cambia “hardware” condividendo pianale e motori con la Fiat 500: assemblata in Polonia, usa motori benzina oppure diesel, totalmente derivati dalla produzione Fiat. Lo stile rimane comunque fedele al precedente, quindi dal medesimo profilo curvo.
Nel Regno Unito alcune Ka furono allestite per correre nei rally, ottenendo buoni piazzamenti nella propria categoria. Nei Paesi dell’America latina la produzione locale ha gradualmente segnato differenze prima solo estetiche poi anche tecniche con le Ka europee. Caratteristica principale sia i motori, sempre tutti benzina ma anche di maggior cilindrata, sia il telaio, rimasto sviluppato internamente e non condiviso con il gruppo Fiat, in seguito ampliato nelle dimensioni.
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