Il primo per nascita e per volume dei SUV, o meglio SAV (Sports Activity Vehicle) della casa dell’elica, mantiene le proprie dimensioni sotto i cinque metri (489 cm) raffinando il proprio stile e arricchendo le dotazioni, come anche le tutele alla sicurezza. Relativamente fresco di debutto, per il 2014, oggi X5 non è solo un simbolo nella propria categoria, ma offre immagine grintosamente moderna fuori con prestazioni sempre eccellenti sotto il piede, qualora volute, soprattutto su asfalto e fuoristrada leggero. Quello di buono che offre, a volte tanto sia per tecnica (come la trasmissione), che per dotazione (come la selezione modo guida), si paga però tutto.
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Versione a sola trazione posteriore limitata alla sDrive25d, tutte le altre X5 sono integrali e con cambio automatico a otto rapporti. Volendo si possono avere i sedili aggiuntivi dietro, per portare la capacità di trasporto a sette persone. I propulsori sono tutti Euro6, benzina sei e otto cilindri a V oppure diesel, con sei cilindri in linea. La esagerata versione M doppia la base nel prezzo ma supera i 570 cavalli forte di un V8 4400cc abbinato a meccanica raffinatissima. Volendo avvicinarsi senza estremizzare, si declina ora anche a gasolio con la M50d, da oltre 380 CV, dotata di tripla sovralimentazione. Varietà di finiture e materiali per gli interni, con allestimenti e pacchetti, sono personalizzabili al massimo, godendo di eventuale lusso e pregio dedicato, con la linea Individual. Tra i tanti accessori un must la retrocamera.
Da sempre apprezzato anche sul fronte seconda mano, X5 scende non poco nelle quotazioni col passare degli anni, andando con le serie precedenti a inserirsi su vasta fascia di utenza che ne apprezza stile e solidità, anche quando gli anni passano e le generazioni si succedono. Quasi unicamente diffuso in Italia con motori a gasolio, sono turbine e cambi, oltre qualche accessorio della gestione motore piuttosto che, raramente, quadro strumenti, a poter sentire il peso del tempo e dell’usura, parlando della prima serie. Molto affidabili i modelli recenti, per cui si può confidare bene sulla sostanza discriminando maggiormente su motori, versioni e allestimenti, oltre che prezzo.
La storia X5 inizia nel 1999, quando questo SUV del segmento J debutta con un certo clamore in Europa e negli Stati Uniti, per combattere in una porzione di mercato in crescita, anticipando alcuni modelli di altri grandi costruttori. Il design è frutto dell'opera di Chris Bangle, nella prima quanto nella seconda generazione. La lettera X nel nome indica riprendendo una tradizione Bmw, la presenza della trazione integrale. Gli uomini della casa lo identificano come SAV, per enfatizzare la guida dinamica nonostante le grandi dimensioni. La prima generazione, E53, sfrutta parte di conoscenze del mondo Range Rover e condivide molto DNA per sistemi e motorizzazioni con la BMW serie 5 E39. Nel 2006 entra in commercio la seconda generazione E70, che cresce nelle dimensioni e utilizza nuove tecnologie elettroniche per la gestione della trazione integrale, a questa gamma dal 2009 si aggiunge anche la potente versione M, spinta da motore turbo V8 da oltre 550 cavalli. Quella attualmente in vendita è la terza generazione denominata F15, uscita a fine 2013 e curatissima tanto che a colpo d’occhio è lontana parente del primo modello, al confronto molto più squadrato e grossolano.
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