Seat Leon Cupra

Per lei un 2.0 TFSI da 240 CV

18 luglio 2006

Le versioni FR erano state un gustoso antipasto, ma il piatto forte atteso da tutti gli appassionati era un altro: la Cupra. Sigla magica, che negli ultimi anni ha sempre contraddistinto le seat più arrabbiate, vetture spesso imbattibili nel rapporto prezzo\cavalleria sotto il cofano.
Ora è finalmente arrivata e se il risultato non presenta sorprese particolari, va detto subito che il risultato è di quelli in grado di far tremare molte concorrenti.

Non nasconde le sue ambizioni
Prima ancora di mettersi al volante, la Leon Cupra colpisce l'attenzione per i tanti dettagli delle sua personalizzazione estetica.

Il frontale, ad esempio, è caratterizzato da un paraurti inedito che incorpora prese d'aria frontali necessariamente maggiorate per raffreddare il generosissimo propulsore.
Posteriormente, risaltano la finiture di colore nero della parte inferiore e che ricorda la forma dei diffusori utilizzati dalla Leon WTCC. Un altro elemento tipico di tutte le Cupra è il terminale di scarico ovale in acciaio lucido. Sotto il logo seat situato al centro del portellone del bagagliaio, risalta l’acronimo “CUPRA” che caratterizza questa versione. Osservata lateralmente, spiccano gli esclusivi cerchi di serie da 7J x 18”, dal design esclusivo, oltre agli specchietti retrovisori verniciati in color nero ebano.

In linea con la personalizzazione della carrozzeria è anche l'abitacolo, grazie ai sedili sportivi molto avvolgenti con poggiatesta integrato.
Un altro elemento distintivo rispetto al resto della gamma Leon è rappresentato dal colore nero dei rivestimenti interni. Al posto del grigio-crema abituale,

domina il nero dei montanti e del tetto.
Altri dettagli che fanno la differenza sono poi il volante sportivo in pelle microtraforata su sfondo rosso, il pomello della leva del cambio, la strumentazione di colore bianco e la pedaliera sportiva con comandi in metallo. Tutti i dettagli sono impreziositi dall'inconfondibile logo Cupra.

240 cavalli sotto il piede destro...
Il vero protagonista della Leon Cupra è comunque il propulsore: un 2.0 TFSI capace di sviluppare ben 240 CV, grazie ai quali la vettura spagnola tocca i 247 Km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 in soli 6,4 secondi. Inoltre, percorre i primi 1000 metri in soli 26,4 secondi. Per quanto riguarda la ripresa, la Leon Cupra passa da 80 Km/ h a 120 Km/ h in quinta in 6,4 secondi. Il valore di questo parametro per la sesta marcia è di 8,2 secondi.
Nonostante queste prestazioni da autentica vettura sportiva, i consumi sono molto contenuti: solo 8,6 litri di media ponderata a 100 Km.

Uno chassis “racing”
Per trasmettere sull’asfalto tutta la potenza del motore naturalmente sono state adattate le sospensioni e ridotto il peso complessivo. Sono stati inoltre modificati i parametri di assistenza e di risposta del servosterzo, al fine di soddisfare le esigenze di una guida più sportiva. Di conseguenza il comportamento della vettura diventa più preciso e permette di sfruttare pienamente tutte le sue qualità dinamiche.

Le elevate prestazioni del propulsore e le caratteristiche del telaio richiedono un sistema frenante all’altezza della situazione. In questo caso la Leon Cupra adotta freni potenziati che sono posti in evidenza grazie al colore rosso delle pinze. I dischi anteriori sono autoventilanti e di dimensioni maggiorate rispetto al resto della gamma e precisamente misurano 345x30 mm. E se questo non fosse sufficiente, è disponibile a richiesta un equipaggiamento con freni Brembo con pinza a quattro pistoncino che migliora ancor di più la capacità frenante della vettura, offrendo un comportamento migliore e maggiore resistenza alle alte temperature.

Sonorità da circuito
Un altro degli aspetti che seat ha curato in modo particolare sulla Leon Cupra riguarda l'acustica del motore. Per consentire di apprezzare pienamente la sportività della Cupra, sono stati sviluppati i nuovi sistemi di scarico SEAT SOUND, la cui principale caratteristica è di potenziare il suono del motore ed aumentare la sensazione di potenza a bassi regimi. Questa sensazione è percettibile sia dall'esterno che dall'interno della vettura.

E' stata potenziata la percezione della sonorità sportiva e della potenza del motore nelle partenze da fermo, nelle manovre a bassa velocità ed accelerazione e decelerazione a pieno carico e a basso regime del motore.

A questo punto non vediamo davvero l'ora di metterci al volante della vettura spagnola, che si candida seriamente al titolo di compatta sportiva più emozionante sul mercato!