Seat Leon

Seat Leon
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200 cavalli... e li dimostra!
17 maggio 2006

Con quella carrozzeria così sinuosa, fin dal suo debutto la Seat Leon è sembrata la base ideale per una compatta ad alte prestazioni e la casa spagnola, in effetti, ha risposto alla grande alle attese degli appassionati, proponendo addirittura due varianti sportive: la grintosa FR e la feroce Cupra.
A questo punto la scelta diventa subito difficile, legata ai gusti e alle esigenze personali (oltre che al budget di ciascuno), ma a grandi linee si può dire che se il vostro obiettivo è tenere testa al vicino di casa fiero proprietario di una Astra OPC potete tranquillamente scegliere la scatenata Cupra. Se invece siete alla ricerca di un valido equilibrio tra prestazioni, costi e utilizzo quotidiano crediamo che la FR faccia proprio al caso vostro.
Noi, quanto, abbiamo scelto proprio la busta “FR”, ma non abbiamo fatto in tempo a congratularci con noi stessi per la decisione presa che subito ci siamo trovati di fronte ad un’altra alternativa: meglio 200 CV a benzina o 170 diesel?
Il portafoglio, lo diciamo subito, propende con decisione per la seconda ipotesi: il TDI infatti risulta più caro di appena 500 euro (che possono essere recuperati sotto forma di consumi inferiori già dopo i primi 10 mila chilometri).
La Seat Leon FR, però, è un’auto che si sceglie ascoltando anche il cuore e il nostro non aveva dubbi: la vetta dei 7.000 (giri) ha un fascino speciale…


Turbo e iniezione diretta
Eccoci così al volante di una Leon FR 2.0 TFSI, sigla che identifica un quattro cilindri di 2.0 litri sovralimentato e impreziosito dall’iniezione diretta di benzina, capace di 200 CV tondi a 5.100 giri e di una coppia comunque ragguardevole (28,5 kgm costanti tra i 1.800 e i 5.000 giri).
Volendo semplificare si potrebbe dire che il turbo ci mette la potenza e l’iniezione diretta tiene sotto controllo i consumi (la Casa dichiara una percorrenza media di 12,6 km con un litro nel ciclo combinato). Tutto vero, ma c’è molto di più, perché il propulsore si fa apprezzare soprattutto per la sua straordinaria progressione: il ritardo tipico dei motori sovralimentati qui è solo un vago ricordo e a partire dai 1.800 giri spinge sempre con vigore ed è un vero piacere osservare il contagiri raggiungere con sorprendente rapidità il limitatore, piazzato a 7.000 giri.

 

La coppia massima generosamente distribuita su arco di utilizzo così ampio tende la Seat Leon FR TFSI una vettura estremamente fruibile e versatile: traffico e strade permettendo è possibile adottare una guida realmente sportiva, tirando le marce senza remore, oppure beneficiare della sua generosa coppia per muoversi leggeri nel traffico, con un filo di gas.

A piacere di guida, naturalmente, contribuisce anche la colonna sonora, con un suono cupo dal timbro molto bello, anche se i più appassionati forse avrebbero apprezzato una voce più decisa, almeno in fase di accelerazione.

Spazio per sportività e non solo
E qui entriamo nel capitolo dedicato a tutte quelle situazioni in cui alla Leon FR non si chiede solo prestazioni ed emozioni.  La posizione di guida, tanto per cominciare, è sportiva ma confortevole: grazie alle ampie possibilità di regolazione di sedile e volante qualsiasi taglia può trovare un assetto ideale, alto, quasi da monovolume, per chi predilige la praticità, o molto bassa per chi desidera sentirsi un pilota del WTCC. In particolare i sedili sono piuttosto profilati, ma non stringono eccessivamente il corpo, riuscendo a trattenerlo perfettamente senza impacciare mai i movimenti.

Guardandosi intorno, poi, si scopre un abitacolo sorprendentemente spazioso, al punto che anche chi siede dietro può contare su uno spazio generoso sia per le gambe sia per la testa (e questa è una piccola sorpresa, osservando l’andamento spiovente del padiglione). Non male nemmeno la capacità del bagagliaio, pari a 341 litri che possono però diventare 1.100 abbattendo il divano posteriore.
Tra le note di merito, poi, spicca la distribuzione molto razionale di tutti i comandi e il bel volante sportivo, con corona rivestita in pelle e personalizzato con il marchio FR alla base della razza centrate: ben sagomato per la guida sportiva, integra i comandi dell’autoradio, oltre agli immancabili paddles dietro la corona per gestire il cambio DSG in modalità manuale. La personalizzazione sportiva è quindi completata dalla grafica specifica della strumentazione, accattivante e molto chiara.

 

A fronte di contenuti così validi, stonano un po’ – va detto – i materiali plastici usati per i rivestimenti: la loro qualità è discreta, ma si finisce per desiderare di più, che perché per il resto la Leon FR non avrebbe niente da invidiare a vetture più blasonate e costose, ma su questo vanno considerati sia il prezzo competitivo della vettura sia il suo posizionamento rispetto ad altri marchi e modelli del Gruppo VW.

Osservando la “nostra” Leon dall’esterno, invece, bisogna ammettere che la compatta spagnola rimane una delle vetture più originali e stilisticamente riuscite della categoria, soprattutto nell’allestimento FR. La personalizzazione sportiva, in realtà, è piuttosto moderata, ma sono bastati pochi tocchi per dare alla Leon una dose extra di grinta, facendo definitivamente sparire quell’aria da “Altea pressata” che qualcuno le rimprovera, e tutto questo senza aver perso un briciolo dell’equilibrio stilistico originario. Le modifiche principali riguardando il fascione inferiore, che ora incorpora una grande presa d’aria centrale di forma trapezoidale e ampie prese d’aria laterali intorno ai fendinebbia, splendidi cerchi in lega da 17 pollici, specchietti laterali di colore argento e in coda un fascione inferiore che “copia” l’andamento di quello anteriore e un doppio terminale di scarico. Tutto molto bello, tranne forse le prese d’aria parzialmente finte nella zona anteriore, che stonano un po’. In compenso i cerchi in lega riempiono splendidamente i passaruota, dando vigore all’intera fiancata.

Veloce senza sacrifici
In fin dei conti, però, tutto questo cade in secondo piano di fronte alla prospettiva di mettersi al volante di un’auto da 200 CV, potenza che al giorno d’oggi non desta quasi più stupore negli amici al bar, ma che è (o dovrebbe essere) ancora più che sufficiente per regalare un bel po’ di divertimento.

In effetti, fin dai primi chilometri la Seat Leon FR non delude le aspettative, complice un motore che come già detto è ricco di coppia a tutti i regimi ma allo stesso tempo in grado di esibirsi in ottimi allungo fino ai 7.000 giri, con un ritardo di risposta del turbo praticamente nullo. Le accelerazioni sono sempre rapide e le riprese vigorose il che, abbinato al grande

 

equilibrio del telaio, consente di tenere medie molto elevate con una facilità disarmante. I dati ufficiali confermano, con una velocità massima di 229 km/h e un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h di soli 7,3 secondi.

A voler proprio essere pignoli, l’unico difetto che si può trovare alla FR, dal punto di vista prestazionale, è quello di non regalare forti emozioni, per lo meno non in modo proporzionale alle sue potenzialità velocistiche. In questo senso, in effetti, l’erogazione oltre modo fluida finisce per appiattire un poco la sensazione delle prestazioni ottenute. Va detto però che si tratta con tutta probabilità di una scelta mirata: la FR nasce infatti come compatta pensata per chi desidera una vettura con prestazioni sportive, ma equilibrata e molto fruibile nella guida di tutti i giorni, mentre chi desidera sensazioni più intense può rivolgersi direttamente alla Leon Cupra.

Questa impostazione è evidente anche nell’assetto, che evidenzia una soluzione tutto sommato di compromesso anche se l’impostazione sportiva è evidente. Il cerchi in lega con pneumatici superribassati, infatti, al di là della loro valenza estetica, hanno il merito di incollare letteralmente la FR all’asfalto, a costo di trasmettere all’abitacolo le asperità del fondo stradale senza troppi filtri. L’assetto, da parte sua, presenta un rollio sicuramente più contenuto rispetto alle versioni meno sportive della Leon, ma pur sempre evidente, e questo è forse l’unico aspetto che non ci ha convinti del tutto della dinamica della vettura spagnola: l’assetto la taratura di molle e ammortizzatori ci è apparsa infatti leggermente troppo morbida rispetto ai pneumatici adottati, con il risultato che il rollio in curva sembra presagire l’avvicinarsi di un limite che in realtà è ancora molto lontano, perché gli pneumatici tengono alla grande, ma le sospensioni non riescono a trasmettere il messaggio al pilota. Questo per altro limita un poco il coinvolgimento nella guida, ma non pregiudica mai il bilanciamento e la sicurezza della vettura, che è sempre molto stabile e con una tenuta davvero elevata. In compenso abbiamo ritrovato con grande piacere l’inserimento in curva molto pronto e preciso che caratterizza tutte le Leon, esaltato in questo caso dall’assetto sportivo della FR: il sottosterzo è molto contenuto, mentre lo sterzo è preciso e piuttosto diretto.

A completare un quadro dinamico molto valido, sull’esemplare in prova, c’era anche il cambio DSG, che non finirà mai di stupirci per la rapidità e dolcezza con cui passa da un rapporto all’altro, comportandosi da perfetto automatico quando si desidera una guida in relax e regalando emozioni da pilota quando si sceglie di cambiare con i paddles al volante. Peccato solo per la presenza del kick down anche in modalità manuale.

Quanto costa?
Come da tradizione in casa Seat, anche la Leon FR 2.0 TFSI è offerta ad un prezzo decisamente allettante in rapporto alle prestazioni e ai contenuti: 24.240 euro, con una dotazione che include tra le altre cose climatizzatore bidona, sei airbag, ESP e radio con cd.
Esaminando le possibili concorrenti della Leon FR si scopre che in realtà... non ce ne sono. La Citroen C4 VTS costa infatti 23.400 euro, ma è anche decisamente meno veloce con i suoi 177 CV e lo stesso discorso si può fare per l’Opel Astra 1.8 Turbo, proposta a 23.450 euro ma con “soli” 180 CV. Altre vetture con potenza e prezzo superiori, come la Ford Focus ST o la Renault Megane RS, vanno infatti confrontate con la Leon Cupra.
Così la principale concorrente si scopre essere “in casa”: la VW Golf GTI equipaggiata con lo stesso propulsore e che costa - con carrozzeria a 5 porte - 27.347 euro.
Un'ultima riflessione va fatta però guardando proprio il listino di casa Seat, che propone la Leon Cupra da 240 CV a soli 2.000 euro in più: per qualcuno la tentazione potrebbe essere davvero molto grande...

Da comprare perché:
- prestazioni sportive e ottima fruibilità quotidiana
- rapporto prezzo\contenuti conveniente
- look grintoso

Da rivedere:
- plastiche degli interni non all’altezza delle qualità della vettura
- avremmo preferito un assetto leggermente più rigido

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https://www.seat-italia.it/

  • Prezzo da 26.600
    a 34.950 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 437 cm
  • Larghezza 180 cm
  • Altezza da 144
    a 146 cm
  • Bagagliaio 380 dm3
  • Peso da 1.344
    a 1.455 Kg
  • Carrozzeria Berlina
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