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Ginevra - Maserati sta vivendo un periodo di grande vivacità. Il merito è del lancio dei nuovi modelli Quattroporte e Ghibli, che hanno rilanciato le vendite iniziando a proiettare la Casa del Tridente in una nuova dimensione nell'ottica di raggiungere l'ambizioso traguardo di 50.000 unità all'anno (oggi siamo a 15.000 circa, ndr).
Del futuro della Casa di Modena, ma anche della nuova Alfieri concept e dell'esclusivissima Quattroporte Ermenegildo Zegna - le due grandi novità portate al Salone di Ginevra - ne abbiamo con Harald Wester, Amministratore Delegato del marchio Maserati.
Chi è oggi la Maserati e cosa rappresentano le nuove berline?
«Oggi Maserati è un'azienda che fa prodotti decisamente più complessi rispetto a solamente 24 mesi fa. Ieri avevamo un solo motore, una trasmissione ed una piattaforma oggi tra Quattroporte e Ghibli abbiamo la bellezza di 78 versioni combinando i diversi motori e le trasmissioni. Credo nessuno abbia saputo fare meglio negli ultimi mesi».
Con le nuove berline siete approdati alla grande in mercati importanti
«Come nel 2013, dove abbiamo venduto 15.400 unità, pensiamo che il 2014 delle nostre berline confermerà il 43% negli USA, il 26% in Cina, il 4 in Giappone il 3 in Germania ed il resto negli altri mercati. Siamo davvero contenti dell'internazionalità del nostro progetto».
La nuova Quattroporte Zegna dove incontrerà i maggiori favori?
«L'edizione speciale Zegna incontrerà per un terzo ed un terzo americani e cinesi ed è per questo che abbiamo scelto di puntare esclusivamente sulla motorizzazione V8».
Quanto costerà la nuova Quattroporte Zegna?
«E' ancora presto per dirlo diciamo che ci sarà un delta prezzo dalla versione normale che è di circa il 25%, quindi circa 175.000 euro».
Come sta andando il motore diesel?
«Benissimo. La cosa curiosa è che anche mercati come la Gran Bretagna, molto legati alla sportività ed alla purezza delle automobili sportive, stanno dimostrando di apprezzare moltissimo il nuovo V6 tanto che gli ordini di questa motorizzazione nel 2013 hanno rappresentato la quasi totalità. Non che in Europa la media sia molto più bassa, visto che si parla di una preferenza vicina al 75%».
“Oggi Maserati è un'azienda che fa prodotti decisamente più complessi rispetto a solamente 24 mesi fa”
Ci sarà l'integrale sul diesel?
«Tecnicamente è possibile ma francamente questa motorizzazione viene scelta solo dal pubblico europeo che fa numeri piuttosto bassi rispetto ai mercati di riferimento come Cina e America. Quindi, almeno per il momento, una berlina diesel a trazione integrale Maserati non ci sarà».
Avete mostrato la concept Alfieri. Arriverà in concessionaria?
«Ci stiamo pensando molto seriamente e da questo Salone vogliamo prima di tutto dei feedback. Sarebbe davvero un perfetto completamento della nostra gamma».
Alfieri sostituierà Granturismo e Grancabrio?
«No non è la sostituta. Questa è una vettura più compatta, una coupé 2+2 dalle altissime prestazioni».
Che motore potrebbe avere?
«Non sono convinto che il V8 possa essere il motore giusto per questa vettura. Abbiamo un V6 sovralimentato davvero eccezionale e con qualche cavallo in più potrebbe rivelarsi davvero perfetto».
Ma su che pianale è costruita e dove la farete?
«Lo schema tecnico, con i dovuti adattamenti, è lo stesso che abbiamo utilizzato per Quattroporte, Ghibli e che utilizzeremo anche per la Levante. Per quanto riguarda la produzione è difficile dire dove la costruiremo. Ci sono tante ipotesi al vaglio a riguardo e lo stiamo valutando con attenzione. Non escludiamo nemmeno che si possa fare a Modena, città che rimane il fulcro delle nostre attività sotto molti punti di vista».
“La partnership con Zegna può essere vista come una sorta di "Maserati Atelier" da cui si potrà attingere per rendere speciali non solo la Quattroporte ma anche tutto il resto della gamma”
La Alfieri potrebbe chiamarsi Alfieri anche nella serie?
«Perché no, è un nome che mi piace, che suona bene in tutto il mondo e che non viene storpiato come ad esempio accade con Ghibli nei mercati americani dove viene pronunciato "gibli". E' un nome nuovo, che rispetta la tradizione, credo possa essere davvero adatto a quella vettura».
La partnership con Zegna si evolverà?
«Certo, il rapporto con Zegna è molto importante e va molto oltre il modello che presentiamo oggi. In tutti i mercati in cui siamo presenti si è manifestato il desiderio di una forte customizzazione e quindi la partnership con Zegna può essere vista come una sorta di "Maserati Atelier" da cui si potrà attingere per rendere speciali non solo la Quattroporte ma anche tutto il resto della gamma».
Zegna, dal canto suo, come sfrutta la partnership?
«Nella collezione Zegna, in particolar modo nell'ambito della vela, ci sono alcune derivazioni automobilistiche in termini di materiali. Ma non solo. I prodotti utilizzati in corsa da Soldini su Maserati sono diventati subito un cult e nei test effettuati in alcuni punti vendita la collezione velica ispirata alle avventure del nostro skipper sono andate a ruba. La collaborazione con Zegna va anche oltre e raggiunge eventi speciali in cui si incontrano i nostri ed i loro clienti nel contesto di attività speciali uniche ed in ambienti esclusivi».
Zegna vestirà anche la Alfieri?
«E' un sogno che noi abbiamo e che la Zegna ha. Come già detto vorrei che questo brand della moda e del lusso ci accompagnasse in tutte le attività di personalizzazione e quindi mi piacerebbe moltissimo se anche sulla Alfieri si potesse pensare a qualcosa di veramente speciale».
Come riassumerebbe il rapporto tra Zegna e Maserati?
«Direi l'unione tra creatività ed innovazione nel segno del tricolore».