Salone di Ginevra 2019, Caruccio, Toyota: «Oggi mettiamo tecnologia avanzata intorno al design»

Salone di Ginevra 2019, Caruccio, Toyota: «Oggi mettiamo tecnologia avanzata intorno al design»
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L’amministratore delegato di Toyota Italia, Mauro Caruccio, parla del presente e del futuro della casa nipponica, all’insegna della tecnologia ibrida all’avanguardia, del design e del Motorsport
3 aprile 2019

Toyota è sempre più sinonimo di tecnologia ibrida all’avanguardia: la casa nipponica, pioniera dell’elettrificazione, offre soluzioni ad emissioni ridotte ai propri clienti. Al Salone di Ginevra 2019 abbiamo parlato del 2018 e del futuro di Toyota con l’amministratore delegato di Toyota Italia, Mauro Caruccio. 

Le chiederei di tracciare un bilancio del 2018, un anno caratterizzato da una instabilità politico economica  che non aiuta i consumatori ad effettuare acquisti. A questo si è aggiunta una frammentazione legislativa a livello locale che genera ancora più confusione.

Mauro Caruccio: «Il nostro è un ottimo consuntivo, perché cresciamo come quota di mercato ma soprattutto aumenta l’affermazione di quella che è la tecnologia ibrida di Toyota: si è confermata la nostra leadership per quanto riguarda le vetture elettrificate, con il 71% della quota tra Toyota e Lexus sul mercato. Questo trend è in continua crescita, non è un fenomeno sporadico, anzi ha un incremento esponenziale. Il 2018 ha visto una crescita del 35% del mercato elettrificato e in questo ambito Toyota è leader. Stando ai primi dati del 2019 la crescita continua: abbiamo da poco chiuso febbraio, che vede un incremento dell’ibrido del 40%. Toyota, per le soluzioni che propone, è considerata una scelta inimitabile per l’ibrido in grado di risolvere problemi nelle aree in cui si concentra l’inquinamento, ma anche perché è accessibile economicamente». 

«La nostra azienda poi dà l’Hybrid Bonus per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile. Rassicuriamo il cliente dando una garanzia di 10 anni sia sulle parti elettriche che quelle meccaniche. Abbiamo delle formule di acquisto molto convenienti che consentono al cliente di restituirci la macchina quando vuole e in più abbiamo dei costi di manutenzione veramente contenuti». 

Per aiutare i clienti a scegliere senza troppe preoccupazioni la giusta motorizzazione, le altre Case stanno puntando sul fatto di garantire il valore residuo della macchina.

«In fase di possesso diamo anche noi al cliente la possibilità di restituire la vettura in qualsiasi momento garantendo un valore residuo. In aggiunta a questa opportunità, offriamo anche delle garanzie estese fino a dieci anni, a patto che il cliente effettui la manutenzione regolare. I costi sono comunicati chiaramente, quindi è una proposizione trasparente al cliente».

«La nostra tecnologia oggi riesce a generare degli effetti immediati importanti in termini di riduzione dell’inquinamento. Si parla molto di CO2, e le nostre vetture hanno valori molto bassi di questo tipo di emissioni, ma le nostre auto hanno un altro vantaggio: la tecnologia full hybrid riesce a garantire delle emissioni di NOx su tutta la gamma ibrida inferiori del 90% rispetto ai limiti omologativi di legge». 

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Negli ultimi anni avete proposto ottimi prodotti, tecnologicamente avanzati, ma la vostra comunicazione si è solo concentrata sull’ibrido. In realtà Toyota è molto di più, è sport, è competizione, è emozione. Non è riduttivo parlare solo di elettrificazione al cliente?

«Noi lo ribadiamo continuamente alla nostra rete nelle attività di comunicazione e promozione dei prodotti, perché riteniamo che questo aspetto faccia parte del DNA di Toyota. È poi attraverso le attività che stiamo implementando in modo sempre più intenso nel motorsport che riusciamo a trasferire dei valori al cliente. Lo dimostra il successo di Toyota a Le Mans nel 2018 con la doppietta dei due equipaggi in lizza».

«Nello stesso anno abbiamo vinto il Mondiale Rally con la Yaris e nel 2019 ci siamo imposti alla Dakar mostrando l’affidabilità delle nostre vetture con la Hilux. Tutte queste attività nel motorsport per noi non sono finalizzate solamente all’attività sportiva e a coinvolgere i fan, ma servono anche a migliorare e sviluppare le competenze e a lavorare sull’affidabilità delle vetture in condizioni estreme e poi apportare le migliorie sviluppate nelle competizioni sulle vetture destinate alla produzione di serie. Un esempio? la vettura terza classificata a Le Mans, ha consumato il 70% di carburante in più rispetto ai nostri prototipi che sono saliti sui due gradini più alti del podio».

«L’impegno nel motorsport va visto in maniera olistica, è l’appendice della ricerca e sviluppo. Attraverso queste attività miglioriamo continuamente i nostri prodotti. Auto testate non solo nei centri di ricerca ma anche in gare estreme. I dieci anni di garanzia sono l’elemento più concreto di questa direzione. Un brand come Lexus per l’ottavo anno consecutivo primeggia nella classifica JD Power in termini di qualità». 

L’altro importante sviluppo riguarda il design: sia Lexus che Toyota hanno cambiato marcia. Anche il vostro stand a Ginevra traccia una nuova linea

«Sì, oggi possiamo curare molto di più il design, grazie ad un passaggio importante in termini di sviluppo dei prodotti, la nuova piattaforma TNGA. Toyota ha ridefinito i concetti di design, ingegneria e produzione per rendere i nostri prodotti sempre più belli da vedere, da guidare e soprattutto più sicuri. La piattaforma TNGA dà la possibilità già in fase di design di sviluppare delle vetture che vadano incontro a queste esigenze. Oggi la nostra capacità produttiva e ingegneristica è in grado di mettere prima il design e metterci poi intorno la tecnologia all’avanguardia». 

«Lexus UX rappresenta al meglio questa nostra nuova filosofia: lo fa attraverso un design autentico, innovativo, audace, che però non compromette la purezza della forma non solo esternamente, ma anche all’interno della vettura, molto raffinata. A questo si abbinano i powertrain ibridi di quarta generazione che aggiungono un pizzico di sportività. Con l’ingresso del 2.0 da 184 CV su Lexus e da 180 su Toyota iniziamo a rispondere alle esigenze di quei clienti che vogliono più dinamicità e performance». 

«Lexus UX è posizionata come l’ibrido senza compromessi perché nella sua categoria è la vettura con la maggiore potenza, ma questo non va a scapito della maggiore efficienza. UX racchiude il meglio di quanto imparato in 23 anni di processo di elettrificazione».

Non pensa che questa forte identificazione del marchio con l’ibrido possa penalizzarvi in un’evoluzione futura in cui magari le tecnologie cambieranno, con il passaggio dall’ibrido all’elettrico o all’idrogeno?

«L’ibrido non è una tecnologia confinata ad un abbinamento tra un motore termico e uno elettrico, è molto di più. È una piattaforma sulla quale noi sviluppiamo tutte le opzioni di elettrificazione. Oggi utilizziamo i motori benzina convenzionali insieme a delle unità elettriche molto potenti, come quella da 80 kW della UX. Nel piano di sviluppo del nostro brand, la piattaforma ibrida accoglierà gli elettrici puri, e accoglie già i plug-in e l’idrogeno. La nostra architettura ci consente di introdurre migliorie: ecco perché oggi parliamo di ibrido di quarta generazione a cui ne seguiranno altre, perché lo sviluppo delle batterie, dei motori elettrici e della componente elettrica e motoristica dei nostri prodotti ci porterà a fornire delle soluzioni sempre più avanzate». 

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