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Un marchio che non solo espone ma anche ha la propria base europea a due passi dalla Fiera di Francoforte è quello di Kia, molto apprezzato allo stand di questa 67-esima edizione dell'IAA per le varie novità che cercano di staccarsi dalla ormai vecchia gamma generalista puntando verso l’area premium. Se per immagine i coreani sono certamente ben messi, in quanto a tecnica ed estensione assoluta di gamma la rincorsa "al top" è ancora in salita. La varietà e prestazione assoluta dei motori soprattutto non è estesa ancora quanto si potrebbe presumere, per lottare con certi rivali specie europei.
Su questo argomento il COO europeo di Kia la pensa come molti suoi colleghi di Case del Vecchio Continente: “In UK e nel resto dell’Europa è sbagliato demonizzare i diesel, non abbiamo energia sufficiente ma nemmeno la soluzione è così immediata e drastica. Andremo sull’elettrico, la soluzione è quella, ma non così immediata”
E dal punto di vista dell’immagine, quella dell’ecologia non è forse comunicata al 100% in modo trasparente agli automobilisti, dicendo che certe auto solo pulite quando non lo sono del tutto. “Certo anche mia moglie vuole fare un weeked tutto ecologico con l’auto, ma sappiamo che oggi non sono del tutto pure le macchine in vendita. Molto dipende anche dal supporto che danno i governi, che possono spingere e fare diffondere gli elettrici o meno“.
Cosa diciamo della Stonic, con questo nome un po’ particolare? “Beh, per tutte le auto il nome è importante, a noi questo sembra naturale per questo tipo di vettura. Da un senso di solidità. E’ un auto molto buona e interessante tecnicamente oltre che di impatto”.
Su che mercati potrà vendere meglio? “Non è un auto solo di un continente come si possa pensare, ma andrà anche altrove, certo in Europa dove il progetto è anche stato sviluppato per design e specifiche. Puntiamo poi a una tradizione anche di sportività, non solo di certi segmenti come i SUV. Pensiamo di avere un buon potenziale anche su nuovi segmenti, la vediamo come opportunità“.
E per le più piccole invece, come spunto dai SUV che passano da C verso B: vedremo magari Picanto in questa chiave? “Non sono convinto della diffusione di nuovi Crossover anche nei segmenti più piccoli, come quello A, anche se ovviamente seguiamo il trend dove adesso è il segmento B-SUV quello più interessante“.
La nuova Proceed è pensata e fatta in Europa? “Si, design europeo, anche se parliamo di uno studio verso questo segmento. Noi potremo declinare in produzione verso un senso o l’altro.“
Potrebbe essere concorrente di vetture Shooting-brake tedesche? “Si anche se noi con la medesima piattaforma possiamo dare modelli con classica forma, tre o cinque porte, ora li vogliamo affiancare a modelli più accattivanti o quantomeno diversi".
Forme particolari per voi quindi, come quelle della Stinger? "Con la Stinger puntiamo invece a innovare e costruire altri punti caratteristici della nostra immagine, riferita a concorrenti anche blasonati con una storia alle spalle nel segmento. Per ora i mercati più rilevanti saranno UK e Germania, su questo nuovo fronte".
Immagine a parte, per la tecnica dei motori Kia cosa possiamo dire? “Stiamo lavorando su tutti i fronti in Corea, abbiamo un vari progetti con staff rinnovato e formato anche da persone di esperienza con altri costruttori (es. BMW). Miglioramento dei benzina ma anche seguire la selezione sui diesel, prima di applicare l’elettrico. Siamo genericamente a livello dei nostri concorrenti, anche se puntiamo maggiormente al design. Vediamo bene il futuro per i nostri target anche in relazione ai nostri motori“.
E per la versione N delle auto di Hyundai, su Kia è possibile qualcosa di simile? “No, i nostri modelli hanno singole varianti sportive senza una identità di gamma per questi aspetti”
Quante auto avete venduto quest’anno? "Lo scorso hanno a livello globale abbiamo venduto circa 3 milioni di auto, valore record, di cui oltre 400mila in Europa. Il mercato maggiore nel mondo sono gli USA e in Europa il Regno Unito”.