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La prima Porsche fu elettrica. Era uno dei primi frutti dell'ingegno universalmente riconosciuto di Ferdinand Porsche, che poco più che ventenne immaginò di dotare i calessi prodotti dalla viennese Lohner di un motore elettrico. Correva l'anno 1898 e i cavalli erano ancora il mezzo di locomozione per eccellenza. Poi arrivò l'era del motore a scoppio ed i motori elettrici finirono nel dimenticatoio per gli ingegneri che in quegli anni stavano dando la luce all'automobile, per essere poi riscoperti oltre un secolo dopo.
L'eredità di Ferdinand Porsche rivive oggi nella concept car Porsche Mission E, la prima sportiva 100% elettrica realizzata da Porsche, che al Salone di Francoforte 2015 stupisce per la sua carica innovativa che ne fa una delle vetture elettriche più sofisticate di sempre.
La prima a 800V
Il segreto della Porsche Mission E, che in futuro darà vita alla prima vettura a emissioni zero della Casa di Zuffenahausen, sta nel sistema di propulsione che lavora a 800 volt invece dei tradizionali 400 volt delle auto elettriche oggi in circolazione: in questo modo i tempi di ricarica si dimezzano, mentre l'autonomia raddoppia.
Il Ring in meno di 8 minuti
Le batterie agli ioni di litio della Porsche Mission E, secondo il costruttore tedesco, possono essere ricaricate all'80% in appena 15 minuti attraverso il sistema “Porsche Turbo Charging”. In questo modo si ottiene un'autonomia ben 400 km, che sale a 500 se gli accumulatori vengono caricati al 100%.
Dotata di due motori elettrici ognuno dedicato a ogni asse derivati da quelli della 919 Hybrid vincitrice della 24 Ore di Le Mans 2015, la Porsche Mission E vanta prestazioni (dichiarate) eccezionali: con una potenza di oltre 600 CV è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 3,5 secondi e di arrivare a 200 km/h in meno di 12 secondi. Secondi i tecnici di Zuffenhausen, la Mission E è in grado di completare un giro del vecchio Nurburgring in meno di 8 minuti, ovvero una manciata di secondi in meno della 918 Spyder.
E' anche comoda
Il design della Porsche Mission E ricorda un po' quello della Panamera. In effetti, è una quattro porte che permette di accogliere quattro passeggeri, ma le alte prestazioni sono dovute al fattto che è anche leggerissima perché è realizzata esclusivamente utilizzando alluminio, acciai altoresistenziali e fibre composite. Queste ultime sono il materiale utilizzato per le ruote da 21” all'anteriore e da 22” al posteriore.
Un'altra innovazione della Mission E è anche la tecnologia eye-tracking che riconosce i movimenti oculari. E' stata utilizzata per consentire al guidatore di navigare più velocemente attraverso il display 3D a tecnologia OLED. Alcune funzioni invece si attivano attraverso comandi gestuali senza tocco, un'altra prima assoluta per l'industria automobilistica.