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Siamo in Germania, e Porsche, in occasione del Salone di Francoforte, cala un veroe proprio pezzo da 90.
La casa teutonica, vincitrice della ultima 24 Ore di Le Mans, fa esordire ufficialmente il restyling del modello che l'ha resa celebre in tutto il globo, ovvero la 911.
Come sempre squadra che vince non si cambia, quindi era inutile stravolgere un modello di estremo successo come la 911.
Le modifiche sono per lo più perfezionamenti e nuovi dettagli di stile, che a prima vista rendono la coupé tedesca ancora più elegante.
Nuovi sono i gruppi ottici, anteriori e posteriori, che mostrano nuove geometrie delle luci a led.
Compare anche una inedita griglia di aereazione sopra al motore, così come si rinnova il logo “Porsche” posteriore, che ora campeggia indisturbato senza la compagnia dell'emblema “Carrera”.
Il contagiri della 911 restyling con motore turbo infatti presenta una zona rossa fissata a quota 7.200 giri/min.
Un regime di rotazione molto alto per un motore turbo ma soprattutto poi non così distante da quello delle 911 aspirate attuali che presentano una zona rossa rossa a 7.500 giri/min, con possibilità di raggiungere un picco a 7.800 giri/min.
Si guarda al futuro, invece, con la Mission E. Si tratta di una vettura totalmente elettrica, capace di sprigionare ben 600 cavalli. La cosa che lascia basiti, però, non è tanto nelle prestazioni - da supercar - ma nei tempi di ricarica e nell'autonomia: appena 15 minuti per un'autonomia di 400 km, mentre con le batterie agli ioni di litio completamente ricaricate, i chilometri salgono addirittura a 500. Invecchiano, di colpo, tutte le altre auto ad emissioni zero.
Porsche Mission EPorsche Mission-E concept. La Tesla ha le ore contate se arrivano i tedeschi?
Posted by AutoMoto.it on Venerdì 18 settembre 2015