Il video delle novità Jeep al Salone di Francoforte 2013

In occasione del Salone Internazionale di Francoforte, Klauss Busse, Responsabile Design Interni Chrysler, Jeep, Dodge, Ram, ci ha parlato delle novità della Casa americana alla rassegna automobilistica tedesca

Quali sono i più importanti cambiamenti per quanto riguarda la Wrangler?
«L’auto che vedete dietro di me è la Jeep Wrangler Polar edition, pacchetto estetico con colorazioni e finiture che richiamano le regioni artiche e sedili riscaldati. Esternamente c’è la colorazione hydro blue che vedete alle mie spalle, con finiture bianche brillanti che richiamano la regione polare. Alcuni dettagli esterni sono molto interessanti – una delle placche riporta le coordinate della regione in cui è stata rilevata la minore temperatura al mondo, -89,2°. Il pacchetto Wrangler Polar è quindi un mix di dettagli e colorazioni».

«Jeep è un marchio di grande fascino e ricco di storia, per cui quando facciamo una nuova Jeep siamo molto prudenti nell’evolverne il design – a volte avviene qualche rivoluzione, ma per lo più puntiamo sull’evoluzione. Tutto ruota attorno alla Willys del 1941, il punto fermo del nostro design, la nostra prima auto da cui ancora oggi prendiamo spunto stilisticamente. Il disegno trapezoidale dei passaruote, per esempio, non è mai cambiato. Curiamo molto anche piccoli dettagli: all’interno dei fari dell’auto che vedete dietro di me abbiamo ricavato un pittogramma dei fari della Willys. Cerchiamo sempre di inserire nei nostri design dettagli che riportino al 1941».

Com’è possibile combinare la Grand Cherokee e la Jeep sotto lo stesso marchio?
«Abbiamo un ampia gamma di veicoli: la Wrangler, ovvero la jeep più estrema, diversi altri modelli come la Patriot o la Compass o la Grand Cherokee che abbiamo qui. Pur essendo tutte Jeep sono destinate a mondi leggermente diversi: la Wrangler è per il fuoristradista puro, mentre la Cherokee è un auto molto più gustosa da guidare su strada che però incredibilmente ha quasi le stesse capacità della Wrangler: è una vera Jeep, anche se molto più raffinata».

Avete qualche italiano nel vostro team Jeep negli Stati Uniti?
«Abbiamo una partnership con Fiat, scambiamo molte idee con il nostro studio a Torino, quindi ne abbiamo un'influenza ma non abbiamo designers italiani negli USA».