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Questa volta sembra vero, anche se… Non sembra quasi vero. Due anni di stop al Salone dell’Auto di Ginevra bastano, con il 2022 si riparte dicono in Svizzera. Lasciamo il condizionale sulla 91-esima del GIMS, viste anche la molteplici vicende societarie e finanziarie a monte di quello che effettivamente, per decenni è stato “il salone” dell’auto europeo.
I tempi sono cambiati, definitivamente e non di poco, ma gli organizzatori ci provano a essere ancora centro delle attività espositive per l’automotive internazionale, con Ginevra. Sarà impossibile rinverdire certi fasti, ma qualcuno ci crede in questa rinascita. È il nuovo CEO del GIMS Sandro Mesquita, che addirittura piazza una data anticipatrice delle tradizioni con gli addetti ai lavori che dovrebbero essere operativi sul fronte già a inizio febbraio, visto che si parla di 17 / 27 febbraio come date ufficiali.
Ci saranno le condizioni sanitarie per farlo in presenza un nuovo GIMS? Si presume di sì, anche se non è possibile dirlo con certezza e con quali limiti. Quello che si può dire, è che una macchina complessa come quella di un Salone internazionale dell’auto non si avvia e prende giri in un attimo. Il tempo per organizzarsi, le condizioni mutevoli della pandemia e i budget calanti, non aiutano. Alcune Case dovrebbero confermare già entro luglio, tra poco più di un mese, le loro presenze. In estate quindi sapremo qualcosa di più, del Salone dell’Auto di Ginevra 2022 che attende, ufficiosamente, il pubblico dal vivo nei giorni dal 19 al 27 febbraio 2022 (i primi due sono a uso stampa e operatori).
Al momento a Ginevra attendono le Case, vere protagoniste a cui negli ultimi anni il GIMS andava un po’ stretto, anche per via dei costi e del formato. Ci sarà spazio per nuove attività soprattutto digitalizzate, interessanti, sotto il cappello del GIMS? Gli svizzeri dicono di avere novità pronte e tra le molte difficoltà, hanno un vantaggio: vedere come “parte” il primo Salone internazionale che ospita l’Europa dopo lo scoppio di pandemia, in Germania.
IAA 2021 è programmato a Monaco di Baviera, in settembre e se quel Salone dell'auto segnasse la ripartenza vera, senza noie o delusioni, messa "la prima" in Svizzera si potrebbe inserire la marcia successiva. Per quanto fosse poco simpatico sotto certi aspetti, quel salone ginevrino vissuto da operatori media del Bel Paese, ci auguriamo possa ingranare "le seconda" arrivando subito a limitatore. Se lo merita il settore, prima ancora della Svizzera.