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In occasione del Salone dell'Automobile di Ginevra 2014 abbiamo avuto occasione di parlare con Harald Wester, Amministratore Delegato del marchio Maserati, che ci ha parlato dei nuovi prodotti, della casa del Tridente e del Gruppo Fiat.
Maserati è tornata in grande stile nel mercato del lusso. Cosa significa questo per l'Italia e per il marchio Maserati?
«Significa tanto, sia per la Maserati che per l'Italia. Tutto il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi 3 anni: lo sviluppo della nuova architettura, della QuattroPorte, della Ghibli. Adesso stiamo lavorando su quest'ultima, abbiamo presentato la concept Alfieri. Questo crea posti di lavoro, successi, fatturato».
Vi aspettavate questo successo?
«Il successo non è una cosa casuale, è frutto di chiarezza di strategia, di idee e di lavoro sistematico e rigoroso verso un obiettivo chiaro, predefinito e raggiungibile. Oggi stiamo per cominciare a raccoglierne i primi frutti. Il matrimonio tra il Gruppo Fiat e il Gruppo Chrysler è una cosa meravigliosa».
Che riscontro c'è in America per i motori Fiat?
«Gli americani hanno un altro modo di vivere. I motori ad otto cilindri costituiscono ancora un ruolo importante negli Stati Uniti. L'introduzione del V6 diesel che offriamo su Grand Cherokee ha avuto un grandissimo successo e la gamma della 500 con i motori benzina 1.4 MultiAir sono esempi delle sinergie tra Gruppi e mondi che una volta sembravano molto diversi ma che ora convergono».
Senza Maserati Fiat avrebbe più problemi?
«Non sarebbe assolutamente corretto dire che senza Maserati Fiat avrebbe problemi. L'opposto è vero: senza il Gruppo Fiat, senza cooperazione e senza il nuovo Gruppo Fiat-Chrysler Maserati avrebbe auto moltissimi problemi a sopravvivere. Maserati da sola non avrebbe mai potuto sostenere gli investimenti che ci sono serviti per arrivare dove oggi siamo arrivati».