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Skoda al Salone di Ginevra ha presentato due novità importanti, la Fabia restyling e la concept Vision X: un connubio tra la tradizione e l’innovazione che contraddistinguerà l’azienda nei prossimi anni. A spiegarcelo, proprio in occasione della kermesse elvetica, è stato il direttore di Skoda Italia, Francesco Cimmino. Le basi per il futuro si fondano nel presente: naturale, quindi, cominciare dai risultati del 2017.
Qual è il vostro bilancio del 2017? Quali sono state le soddisfazioni più grandi?
Francesco Cimmino: «Il 2017 è stato un anno molto positivo per noi, e completa un altro tassello nel ciclo di crescita della nostra azienda. In quattro anni abbiamo raddoppiato i volumi di vendita sul mercato italiano, fondamentalmente grazie alle vetture tradizionali: i nostri punti di forza al momento sono ancora Fabia e Octavia. Ad oggi i nuovi SUV, dal punto di vista di vetture immatricolate, non forniscono ancora un apporto così elevato per via delle restrizioni legate alla produzione. Dal punto di vista della percezione, dell’acquisto e dei contratti, abbiamo in canna molta più forza di quella che riusciamo ad esprimere con l’immatricolato: questo a mio avviso è l’aspetto positivo del 2017. Siamo partiti in modo fortissimo nel 2018, specialmente con Karoq, che sta andando alla grande. Se avessimo la possibilità di avere le macchine che abbiamo chiesto sul mercato italiano, vedremmo una Skoda in crescita ancora più forte, con un ottimo mix di macchine tradizionali e di nuovi SUV».
Dal punto di vista della percezione, dell’acquisto e dei contratti, abbiamo in canna molta più forza di quella che riusciamo ad esprimere con l’immatricolato: questo a mio avviso è l’aspetto positivo del 2017
Per la Kodiaq, dunque, c’è ancora lista di attesa?
«I tempi fortunatamente si stanno accorciando moltissimo: oggi in quattro mesi si riesce ad avere la vettura personalizzata. In precedenza bisognava aspettare sei/otto mesi. Credo che la nostra rete abbia fatto un ottimo lavoro nel gestire l’attesa, dando vetture sostitutive e cercando di venire incontro alle necessità dei clienti. Mi aspetto un grande miglioramento nel prossimo futuro».
Pensa che anche per Karoq si possa verificare una situazione analoga?
«Al momento la situazione sembra buona. Vedremo come andranno le cose più avanti in termini di contratti siglati: vista la mole attuale, la domanda potrebbe superare l’offerta. La macchina è molto centrata sul nostro mercato, perché ha una dimensione perfetta e un’equazione di valore molto buona. La qualità degli interni è straordinaria, quindi credo che sia la macchina giusta per chi desidera un SUV di dimensioni medie».
Prima parlava degli “zoccoli duri”: Octavia e Fabia. Per quanto riguarda soprattutto Octavia, il mondo flotte è il più importante?
«Devo dire che Octavia si è rilevata da questo punto di vista, la grande sorpresa. Anche grazie alla motorizzazione a metano, ha riequilibrato il mix tra il mondo delle flotte e quello dei privati. Guardando i dati di febbraio, siamo secondi dietro a Fiat nel ranking dei privati in quel segmento. Questo è motivo di grande soddisfazione, perché vuol dire che non vendiamo solo alle flotte. La nostra proposta nel mondo delle Station Wagon rimane vincente, grazie all’equilibrio tra dimensione, spazio e costi di esercizio».
Pensa che l’impegno nelle corse sia una parte importante per Skoda?
«Io credo che l’impegno nei Rally faccia parte della tradizione di Skoda, però forse non è il nostro asset principale. Noi offriamo un prodotto per le famiglie, una soluzione intelligente, perché abbiamo una serie di caratteristiche che fanno apprezzare il prodotto quando lo si possiede, visto che è in grado di agevolare una serie di aspetti tipici della quotidianità. Il design, poi, ci sta aiutando molto, perché le vetture sono belle e si è orgogliosi di andare in giro con queste macchine. Certo comunque i Rally aiutano a far percepire l’aspetto prestazionale presente nel nostro alto di gamma (RS) e la solidità dei nostri prodotti».
Dal punto di vista tecnologico ci sono degli esercizi di proiezione futura, a testimonianza del fatto che la marca continuerà a lavorare sulle propulsioni alternative. Il metano diventerà il pilastro della nostra strategia, così come i motori elettrici, inevitabili nel percorso di tutto il nostro gruppo, dettato dalle normative stringenti sulle emissioni
Parliamo della nuova tappa della vostra visione per il futuro: con Vision X entrate in una dimensione ancora più avanzata e strategica
«Vision X rappresenta la porta di Skoda verso il futuro: presentiamo un concept molto vicino alla realtà. È il terzo pilone della gamma SUV/crossover: vedrà la luce a metà del prossimo anno. Dal punto di vista tecnologico ci sono degli esercizi di proiezione futura, a testimonianza del fatto che la marca continuerà a lavorare sulle propulsioni alternative. Il metano diventerà il pilastro della nostra strategia, così come i motori elettrici, inevitabili nel percorso di tutto il nostro gruppo (Volkswagen, ndr), dettato dalle normative stringenti sulle emissioni. L’altro elemento importante è la combinazione ibrida metano/elettrico che rappresenta il DNA di Skoda. È una soluzione che porta a grandi economie di consumo: il CO2 stimato è di 89 g/km».