GIMS 2018, Pirelli: Cyber Car porta le gomme nell’Infotainment e nelle centraline Powertrain
Punti chiave
La principale novità ginevrina 2018 della P Lunga è un nuovo passo nella cosiddetta “rivoluzione” digitale degli pneumatici. Le gomme odierne sono elementi utili anche per raccogliere e inviare dati, infatti. Si chiama Cyber Car e sarà in primo equipaggiamento con le maggiori Case auto già entro la fine del 2018. In sostanza il sistema presentato al Salone è capace di far interagire ancor più di quanto sia oggi il pneumatico con l’elettronica di bordo. Nello specifico i sistemi di assistenza alla guida delle nuove vetture più evolute in arrivo, beneficeranno di nuovi parametri operativi legati alla gommatura tricolore.
Cyber Technologies
Già dal 2002 Pirelli lavora in questo ambito, dove sono stati sviluppati sistemi utili sinora soprattutto alle flotte (Cyber Fleet) ma non solo, pensando a Pirelli Connesso, che ha già esordito sul mercato americano e sta per debuttare da noi in Europa, come prodotto Aftermarket. Come non manchiamo di ricordarvi sulle pagine di Automoto.it il pneumatico è sempre fondamentale per l’auto: punto di contatto con l’asfalto, oggi in grado di raccogliere informazioni importanti per sicurezza ma anche economia ed ecologia di guida. Questi nuovi sistemi si basano su un sensore posto all’interno della gomma e collegabile al cloud Pirelli. Viene misurato lo stato operativo di ogni pneumatico e quindi sono trasmesse le rilevazioni a una centralina. Queste informazioni, dovutamente raccolte e filtrate, sono comunicate ad un’App, nel caso di Pirelli Connesso, ma soprattutto all’intelligenza di bordo oltre che ad un’app nel caso di Cyber Car. Proprio Cyber Car è il nuovo sistema 2018 di pneumatico smart, rivolto al primo equipaggiamento (OEM) e progettato a stretto contatto con i carmaker. Fatta eccezione per la pressione rilevata dai TPMS, fino a oggi nessuna altra informazione veniva trasmessa dalle gomme all’auto. Cyber Car porta i dati identificativi del pneumatico, la pressione, la temperatura interna e la profondità del battistrada alla rete dati della vettura. Sono di conseguenza ABS e controllo di stabilità in primis, a beneficiare di questi nuovi valori in ingresso. Come? Leggendo il tyre ID si può correggere meglio l’assetto, a fini non solo di prestazione ma anche sicurezza e comfort. Tra i valori molto utili anche il carico verticale, specie per le elettriche che potranno ottimizzare l’autonomia residua: conoscendo il peso della configurazione vettura, i sistemi saranno in grado di calcolare molto precisamente i chilometri residui. Il sistema può inoltre mettere a disposizione informazioni tramite l’interfaccia del veicolo, sui parametri operativi della gomma. In questo caso viene facilitata la tempestiva manutenzione (ruotare le gomme stagionalmente, cambiarle o ripararle). Disponibili anche servizi personalizzabili, quali il car valet, l’assistenza su strada e in officina. Per il futuro le Cyber Tyre avranno una piattaforma tecnica capace di raccogliere ancora più informazioni, trasmesse ogni giro ruota all’elettronica di bordo. Una prima applicazione di questo genere è già operativa sulla Ferrari FXX K, per uso pista. Preoccupazioni per l'automobilista in merito a costi? Poche pensando alle economia di scala sui singoli sensori e schede delle ecu, qualcuna in più se si è tipi molto apprensivi, qualora dovesse andare "fuori range" un ingresso dati e di conseguenza accendere spie anomalia anche per sistemi un tempo non legati alle gomme.
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Omologazioni specifiche
Gommature Pirelli in base alle richieste delle Case auto? Un tempo era tabù, con solo Porsche ad avere una propria specifica sin dal secolo scorso, evidente al pubblico, ora sono invece molte le principali novità qui al Salone di Ginevra 2018 che calzano pneumatici della P lunga dedicati, in bella mostra: Ferrari 488 Pista, Lamborghini Urus, Italdesign Zerouno Roadster e via dicendo.
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