D'Arrigo, Petronas: «La Formula 1? Il banco di prova più difficile»

D'Arrigo, Petronas: «La Formula 1? Il banco di prova più difficile»
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Intervista al CEO e managing director del gruppo Petronas, Giuseppe D'Arrigo
11 aprile 2019

State lanciando il primo olio ottimizzato per i veicoli ibridi ed elettrici. In cosa si si distingue un olio adatto a questi motori?

Giuseppe D'Arrigo: «PLI sviluppa una gamma completa di prodotti. Syntium 7000 Hybrid per motori ibridi si occupa di mantenere il motore alla temperatura ottimale assorbendo e dissipando il calore eccessivo lontano dal propulsore. PETRONAS iona invece è rivolto a tre aree critiche dei veicoli, zone in cui i fluidi svolgeranno sempre più un ruolo fondamentale: il motore e la trasmissione, la batteria e i cuscinetti».

In un mondo che va sempre di più verso le motorizzazioni elettriche, temete un minor impiego dei vostri componenti nel prossimo futuro?

«I costruttori sono sottoposti a una crescente pressione per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020. Anche in PLI, ci siamo impegnati per ridurre le emissioni di CO2 attraverso la nostra tecnologia dei fluidi. Vediamo la diffusione della mobilità elettrica come una tendenza che apre nuove opportunità e sfide tecnologiche per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei nostri partner e consumatori. Ciò significa che ora i nostri fluidi devono essere compatibili con componenti elettronici immersi nell’olio di trasmissioni e assali. Anche i pacchi batteria a bordo dei veicoli ibridi ed elettrici devono essere raffreddati; e sono necessarie soluzioni efficienti ed economiche. PETRONAS iona è un passo importante verso questo obiettivo.
Allo stesso tempo, tuttavia, il numero di motori a combustione interna (ICE) sulle nostre strade dovrebbe aumentare di circa l'80% nei prossimi 10 anni (1,8 miliardi di ICE) e il numero di veicoli elettrici crescerà ad oltre 150 milioni entro il 2030.
Ciò significa che il settore avrà nuove significative opportunità di business che si aggiungono alla crescita derivante dalla nostra base clienti tradizionale».

Questo è il decimo anno di collaborazione con il Team Mercedes. Ci può spiegare quant’è difficile creare un prodotto perfetto per la F1 e perché?

«Le condizioni di guida in Formula 1 sono estreme e le competizioni sportive ci offrono il miglior banco di prova per la nostra tecnologia dei fluidi. Quando si progettano prodotti per un team Campione del Mondo di Formula 1 del calibro di Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport, migliorare le prestazioni del nostro fluido in modo da fornire sempre i migliori risultati rappresenta una sfida costante. Siamo orgogliosi di essere stati in grado di farlo e abbiamo dimostrato la nostra capacità nello sviluppo di soluzioni fluide vincenti. Investiamo in tecnologie e strutture all'avanguardia come l’ultra moderno centro di ricerca e tecnologia PETRONAS di Torino, l'hub verso il quale convergono tutti i risultati degli sviluppi nell’ambito dei fluidi che vengono portati avanti anche in Cina, Brasile, Nord America, Sud Africa e, naturalmente, in Malesia, sede di tutte le attività di ricerca e sviluppo del gruppo PETRONAS.
Per soddisfare la domanda attuale e futura, PETRONAS si avvale di scienziati e tecnici di grande esperienza tutti concentrati al miglioramento e all’innovazione delle nostre soluzioni fluide. Ingegneri dedicati seguono il team Mercedes AMG PETRONAS Motorsport in ogni gara di Formula 1 per tutta la stagione del campionato per condurre test e analisi in loco, proprio sui fluidi PETRONAS usati nelle competizioni su pista».

In che modo questa esperienza viene tradotta sul prodotto consumer?

«Le gare ci danno l'opportunità di testare la nostra tecnologia dei fluidi sui più difficili banchi di prova e tutte le conoscenze acquisite le riversiamo nello sviluppo dei prodotti per il consumatore finale. Partecipare a questi campionati ci sprona a fare in modo che quanto di meglio siamo in grado di garantire ai team vincenti, di cui siamo partner, sia anche disponibile per i nostri clienti».

Per un’azienda come la vostra che si occupa di tutte le fasi del processo produttivo, quanto è difficile gestire periodi di grandi cambiamenti geopolitici e commerciali come quelli che stiamo vivendo, vedi la Brexit, le questioni legate ai dazi, la crisi del Venezuela ecc.?

«Operiamo in oltre 90 paesi in tutto il mondo, con condizioni politiche molto diverse. L'unica cosa che possiamo fare è assicurarci di essere fedeli al nostro impegno. In questo caso, riteniamo che il mercato sia molto forte. Indipendentemente dagli attuali cambiamenti politici ed economici, siamo impegnati in questo mercato e crediamo nella forza dell'economia nel lungo periodo, quindi per noi è business-as-usual, tutto come al solito».

D'Arrigo con Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Toto Wolff
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In Italia chi sono i vostri principali clienti e quali sono i vostri canali di distribuzione e di vendita in ordine di importanza? 

«L'Italia è un mercato importante e strategico per PLI. Qui è nata FL Selenia: acquisita da PETRONAS nel 2008, vanta una storia nel mondo dei lubrificanti di oltre 100 anni. E proprio in Italia negli ultimi tre anni abbiamo registrato una crescita costante della nostra quota di mercato da circa il 17,2% al 19,5%. In Italia e in Europa, il nostro focus è sul segmento medio-alto, vale a dire lubrificanti semi-sintetici e completamente sintetici per veicoli passeggeri e commerciali».

Perché avete scelto di investire nel centro di Ricerca e sviluppo di Villastellone, sebbene l’Italia sia oggi un Paese che non favorisce una programmazione certa del proprio business? Quanto ha contato la sua figura in questa decisione?

«Riteniamo che la tecnologia sia fondamentale per garantire la sostenibilità aziendale e per rimanere competitivi nel settore.
Per questo motivo abbiamo investito molto nell'infrastruttura R&T con complessi all'avanguardia, che hanno dato vita a una rete globale di centri di ricerca di livello mondiale e investimenti in tecnologia come i 60 milioni di dollari destinati alla realizzazione del nostro Global Research and Technology Centre a Torino. Ad esso si sono affiancati anche un modernissimo impianto di miscelazione di lubrificanti a Maharashtra, in India, un nuovo centro R&T a Guangxi, in Cina, e uno per l'America Latina a Contagem, in Brasile. Torino è la capitale automotive a livello mondiale, con importanti OEM situati in questa zona. Creare il nostro Centro di Ricerca & Tecnologia Globale qui significa essere presenti proprio dove tutto accade in ambito automobilistico».

L'Italia è un mercato importante e strategico per PLI. Qui è nata FL Selenia: acquisita da PETRONAS nel 2008, vanta una storia nel mondo dei lubrificanti di oltre 100 anni. E proprio in Italia negli ultimi tre anni abbiamo registrato una crescita costante della nostra quota di mercato

Mi parli di moto. Avete dei progetti di crescita a riguardo o è un segmento in cui non vi interessa crescere?

«Siamo molto attivi nello sviluppo di soluzioni fluide per il segmento delle due ruote e, di fatto, abbiamo una gamma completa.
I principali mercati in cui si registrano crescite nei consumi di lubrificanti sono principalmente quelli dei paesi in via di sviluppo, in cui i motocicli rappresentano il principale mezzo di trasporto. All'inizio di quest'anno, PETRONAS ha anche presentato il PETRONAS Yamaha Sepang Racing Team (SRT), che segna l'inizio del nostro coinvolgimento nel campionato MotoGP. Questo è un passo significativo ed entusiasmante per PETRONAS dato che abbiamo già piloti del team PETRONAS Sprinta Racing che gareggiano nelle categorie Moto2 e Moto3. Per la prima volta, il Sud-est asiatico è rappresentato in tutte e tre le categorie del Gran Premio motociclistico: MotoGP, Moto2 e Moto3».

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