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Sarà tra le grandi protagoniste dello stand del brand dell’Elica Biancoblu al Salone dell’Automobile di Francoforte 2013 la BMW i8, sportiva ibrida plug-in di cui la Casa di Monaco di Baviera ha comunicato tutti i dati ufficiali.
Ibrida plug-in
Rimasta sostanzialmente fedele nelle forme alla concept che l’ha anticipata, la BMW i8 di serie combina un propulsore elettrico a quello termico. Quest’ultimo (collocato in posizione posteriore centrale) è rappresentato da un propulsore tricilindrico da 1.5 litri TwinPower Turbo alimentato a benzina in grado di erogare fino a 231 CV di potenza, mentre l’unità elettrica (posizionata nella porzione anteriore della vettura) ne promette a sua volta fino a 131.
I numeri della i8
Lunga 4.689 mm, larga 1.940, alta 1.293 e dotata di un passo di 2.800 mm, la BMW i8 ferma l’ago della bilancia su un valore di 1.490 kg (risultato questo dovuto anche all’adozione di un abitacolo realizzato in Cfrp e ad una scocca in alluminio) e presenta un coefficiente di penetrazione aerodinamica che si attesta ad un valore di 0,26.
Contenimento delle masse
Materiali fibrorinforzati a matrice polimerica (Cfrp appunto), anche per le portiere, che permettono di contenere del 50% le masse rispetto a delle aperture più convenzionali, mentre il cockpit adotta una plancia in magnesio, che non solo ha permesso di ridurre le componenti ma anche ovviamente il peso.
Quest’ultimo è stato risparmiato ovunque possibile, anche nei condotti per il passaggio dell’aria relativi a riscaldamento e climatizzazione, che sono stati realizzati adottando delle schiume espanse e che hanno inoltre permesso di contenere – stando a quanto promesso dal costruttore – anche la rumorosità interna, e nel numero di cablaggi presenti.
Tutto all'insegna dell'efficienza
Ottimizzazione di efficienza anche per i cerchi da 20 pollici (realizzati per fucinatura), che presentano un disegno aerodinamico e che sono gommati 195/50 all’anteriore e 215/45 al posteriore, mentre anche superfici trasparenti e bulloneria vantano soluzioni dedicate al contenimento delle masse.
Le prime sono infatti caratterizzate dall’adozione di cristalli temperati chimicamente e costituiti da due strati da 0,7 mm di spessore separati tra loro da una pellicola acustica, una soluzione questa che ha permesso di ridurre del 50% il peso rispetto ai normali cristalli, mentre la seconda vanta componenti in alluminio che rispetto ad analoghe parti in acciaio ha permesso di “limare” il peso di un’ulteriore 45%.
Combinazione termica ed elettrica
I due propulsori sono tra loro amministrati nel funzionamento da un sistema elettronico. In fase di partenza e nel corso della cambiate il motore elettrico coadiuva quello termico, ed in fase di inserimento di curva la coppia viene ripartita principalmente sull’asse posteriore.
In fase di ripresa inoltre l’unità elettrica funge come una sorta di kers per fornire maggior potenza a quella endotermica, provvedendo così a fornire un plus di potenza. Il motore termico promette fino a 320 Nm di coppia massima e sfrutta, oltre all’iniezione diretta, il sistema Valvetronic, mentre la trasmissione è automatica a sei velocità.
Il propulsore ad emissioni zero promette invece una coppia di 250 Nm ed è coadiuvato nel funzionamento da una trasmissione integrata a due velocità, oltre che alimentato da delle batterie ricaricabili in un tempo compreso tra le due e le tre ore e a loro volta alimentate anche dall’unità termica.
Prestazioni
In modalità completamente elettrica la BMW i8 riesce a raggiungere una velocità massima di 120 km/h, scattando verso i 100 km/h con partenza da fermo in 4,5 secondi di tempo per un’autonomia di 35 km.
Tali valori sono ovviamente destinati a crescere quando i due propulsori lavorano in sinergia: la potenza complessiva del sistema diviene infatti di 362 cv, mentre la coppia sale a 570 Nm, numeri questi che permettono alla sportiva ibrida plug-in di Manco di Baviera di raggiungere una velocità massima autolimitata a 250 km/h.
Numerose le modalità di guida a disposizione del guidatore. Dalla Eco Pro che abbatte l’assorbimento di corrente ed i consumi (promettendo così 600 km di autonomia) sino alla più performante modalità Sport, che consente di selezionare i rapporti in maniera manuale e che incrementa potenza massima e risposta del motore grazie ad un incremento del recupero dell’energia cinetica sviluppata in fase di frenata.