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Presenza fissa all’Automotive Dealer Day, anche nel 2021 lo stand di SOS Grandine propone a tutti i rivenditori auto italiani e alle assicurazioni il noto servizio di ripristino carrozzerie. Popolarmente conosciuta anche come “levabolli” questa attività non viene troppo mutata dalle rivoluzioni tecnologiche in corso e dalla pandemia. Anzi, permane come casistica nota a tutti gli automobilisti quella della “grandinata”. Come anche ai rivenditori, che durante l'anno possono trovare da un momento all'altro vetture nuove e usate danneggiate, da ripristinare.
Stefano Borsello, responsabile della società piemontese che conta quasi mille punti operativi in Italia, illustra alcuni elementi e caratteristiche di questo servizio. Sempre apprezzato e utile senza distinzioni di segmento o fascia, per le autovetture.
“Siamo presenti al Dealer Day da 10 anni, con SOS. La pandemia e la rivoluzione tecnologica non hanno mutato il nostro lavoro, anzi, il 2020 si è chiuso bene con dei minimi cambiamenti imposti da alcuni tempi delle lavorazioni”.
Perché le auto prendono la grandine anche quando sono ferme, o hanno la spina, se non sono al coperto. “Esattamente, proprio per questo il nostro servizio è sempre rimasto attivo e apprezzato, arrivando con soddisfazione a fine anno coprendo il 97% delle commesse in carico dal mondo assicurativo”.
Come si è distribuito geograficamente il lavoro di SOS Grandine? “Il nostro focus di lavoro è concentrato al centro nord, anche se abbiamo punti operativi al sud. E' solo in certe regioni che hanno piena diffusione le assicurazioni grandine e ci sono fenomeni meteo più gravi. Ultimamente alcune circolazioni d’aria sub-tropicali le vediamo costanti da est a ovest, tra Torino e Venezia. Salvo poi casi sporadici anche gravi, come è stato per l’Emilia e la Brianza”.
Quali sono le novità del momento e in ottica futura? “Qui a Verona, possiamo annunciare il nuovo accordo di convenzione con HDI, ne siamo orgogliosi. Ci sono poi le collaborazioni con Helvetia assicurazioni e tutta la rete Ford, sia per il parco nuovo sia per le altre vetture nei service. Non parliamo di sola grandine in quest’ultimo caso, ma anche dei danni generici gestiti dai sistemi e dalla piattaforma operativa SOS”.
Spieghiamo qualcosa di più, nella pratica del servizio su vettura. “Semplicemente si tratta del nostro servizio che con addetti e strumentazione, si sposta dove serve. Oppure, quando le zone sono inflazionate di grandine saturando gli operatori di zona, possiamo addirittura far spostare le vetture su bisarca. Presso i centri dove vengono ripristinate più rapidamente. Sono poi riconsegnate al momento opportuno”.
Un lavoro del mondo auto che non muta troppo, nonostante il passare degli anni. Le strumentazioni che si aggiornano, ma è soprattutto l'opera manuale ed artigiana, a valere.”Sì, esattamente. Gli operatori sono sempre più apprezzati e devo dire anche giustamente pagati. Il nostro lavoro avviene con strumenti e modi diversi, per esempio a freddo, secondo i casi. Quello che non cambia però è che si lascia la carrozzeria in perfette condizioni, a opera finita. Sia che si tratti di un piccolo bollo o di una serie di danni più pesanti”.
Le evoluzioni di strumento e attrezzature, dove aiutano oggi? “Ci sono nuove lavorazioni automatiche che ci supportano a individuare per conteggiare i bolli, sì. Utili nelle perizie, nei tempi di report, ma è poi l’opera artigiana degli operatori a chiudere il lavoro”.
Per curiosità, se si contano sempre, quanti sono i bolli che mediamente trovate su auto? “E’ molto difficile dirlo, perché dipende ovviamente dal tipo di grandinate. Possono esserci vetture che hanno solo pochi bolli, o quelle che sono completamente tempestate con anche centinaia di bolli. Le ripariamo tutte e, con i nostri dati, possiamo vedere le grandinate e i danni su auto degli ultimi 12 anni".
Tendenze e numeri? "Ultimamente le grandinate sono più massive, con chicchi più pesanti. Una media? Da 350 a 500, ma il problema non è la quantità. Sono alcune tipologie di bollo profondo che richiedono maggior lavoro”.