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Dopo tante novità di prodotto, vere o camuffate, pronte a uscire e sbancare il mercato o magari solo esposte, per fare colpo sul web, anche un po’ di colore dal Salone dell’auto di Ginevra 2019.
È quello che gli addetti ai lavori vivono intensamente dal lunedì al mercoledì, circa, quando convergono tutti per il GIMS in quella ridente cittadina sul lago, priva di traffico e dal costo vita contenuto, che è Ginevra. Sono i giorni che precedono l’apertura al pubblico, dedicati ai media e agli operatori. Sono giorni dove tutti lavorano con ritmi serrati perché si svelano in anteprima le auto e i concept, sfornando per il piacere delle Case, milioni di dati sulla rete, svizzera (tra immagini, video, audio e testo) diretti poi ai dispositivi mobili o le stampe di ogni luogo del mondo. Sono però anche quei giorni dove si scoprono virtù e pecche di quanto, per molti, era atteso con ansia.
La prendiamo sullo scherzoso allora, svelando le sensazioni vissute tra viaggi rigorosamente in auto, ristori, conferenze, unveiling e tutto il resto.
Ginevra ha il Salone più importante d’Europa, fisso, contrariamente a Parigi e Francoforte che si alternano di anno in anno. Il motivo non è ovviamente che qui si producono auto, o gli spazi siano migliori.
Di certo auto non ne mancano anche fuori dal Salone: Ginevra ha tanto traffico, troppo.
A Ginevra si è in Svizzera, costa tutto un po’ caro, per noi italiani in trasferta. Che se poi sbagli a far cambiare il contante e ti rimane, in Francia, tornando, non accettan franchi per fare benzina e ti rimangono di ricordo.
A Ginevra 2019 il modello più atteso era il nuovo SUV Alfa, ma non è stato il più applaudito dagli addetti ai lavori.
A Ginevra 2019 noi ci siamo andati in auto, con un viaggio organizzato provandone tante in sequenza. Tra sedi varie, eventi, ristoranti, alberghi e ovviamente fiera. Marchi e modelli diversi, ma tre cose in comune: gomme Michelin, tecnologia Bosch e interni Alcantara. Curiosi di conoscerle?
Per ora vi diciamo solo quella piaciuta di più, da guidare su strade anche innevate, in mezzo a tante belle e veloci, lussuose, poderose o raffinate tedesche, svedesi e americane… E’ la Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio. Premio asssitenze guida alla Volvo V60 e cattiveria invece alla BMW Serie 3 M Sport.
La sala stampa di Ginevra ha il peggior catering tra quelle dei Saloni auto internazionali, se due macchinette del caffè e due bocce d’acqua, sommate a quattro croissant buttate sui tavoli di prima mattina, possano definirsi catering.
L’organizzazione svizzera ha diffuso con anticipo i nomi dei VIP ospiti al Salone 2019, tra cui….. Nessuno a noi noto (pur validi sono tutti riferibili al mondo locale).
Auto più bella? De gustibus. A noi, pensando al contesto locale piace le leggerezza Rolls-Royce, con una Black Badge Wraith.
L’auto più interessante? Dicono la Peugeot 208, vero per il mercato.
Il concept più bello? Ex aequo Skoda Vision iV e Fiat Centoventi.
Belle donne? Abbastanza, da perderci la testa, certo più raffinate e interessanti di buona parte delle "novità" automobilistiche.
Belle donne in bella mostra agli stand? Pochissime e molto seriosamente vestite (forse è giusto così, siamo al GIMS non a EICMA).
Lo stand più gettonato per mangiare? Forse quello Seat, con la Paella sempre gradita al primo piano (ma è meglio andando in sede da loro, a Barcellona, soprattutto senza certa gente "da Salone" intorno a far ressa).
Lo stand più tranquillo e ben servito per mangiare? Forse quello Porsche, impeccabile gestione e bella vista al piano sotto (pieno di Porsche...); orari e avventori un po’ rigidini e troppa carne, però..
WiFi libero e gratuito per chi lavora? A Ginevra è solo in Sala Stampa e fortunatamente, da chi lo elargisce ai propri ospiti come il gruppo VW.
L’auto più curiosa al Salone? Golden Sahara II, esposta allo stand Goodyear (perché ha le gomme traslucide e la guida assistita, anche se nata negli anni Cinquanta).