Targa Florio. Edizione 105. Ci pensa Andreucci a iniettare un po’ di eccitazione…

Targa Florio. Edizione 105. Ci pensa Andreucci a iniettare un po’ di eccitazione…
Pubblicità
Paolo Andreucci sempre sulla breccia. Archiviato un Adriatico “esplosivo”, ecco la botta pirotecnica della partecipazione al “Targa”. Con una Rally4. Ma quale? Non è come credete (soprattutto se avete dato retta all’elenco iscritti)
4 maggio 2021

Tribune di Cerda, 3 Maggio. Targa Florio. C'è ancora chi si ferma alle tribune del mito, e nutre il cuore di un ricordo indelebile d’altra gente, d’altre imprese e d’altri tempi. L’ultima speranza è stata cinque anni fa, quando il rilancio di una tradizione preziosa, unica e così italiana è stato limitato a una mano di colore e un po’ di intonaco. Le tribune di Cerda, azimuth della “Cursa” leggendaria, hanno già ripreso a sbiadire e perdere pezzi, erose dal vento di mare e dall’indifferenza. La “vera” Targa Florio resta un ricordo, un mito abbandonato, un marchio che potrebbe far impallidire Monza, Modena 100 Ore e 1000miglia, imprigionato nel suo destino come un piroscafo affondato.

Oggi c’è un piccolo Rally, un’escursione da aperitivo di storiche, una fiammata di ricordo una volta all’anno, poi è di nuovo letargo. Dura dal 1977. Quando sarà dato il via alla prova di Campionato Italiano che ne occupa il territorio e il calendario, saranno passati 16063 giorni da quel 15 Maggio che ha segnato la fine della Storia. Fu la 61ma edizione, e la vittoria di Raffaele Restivo e Alfonso Merendino, primi sul Piccolo Circuito delle Madonie con una Chrevron-BMW B36 quando “a Cursa” fu interrotta dall’incidente che ne ha segnato fatalmente l’esistenza.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Oggi il Rally Targa Florio mantiene in movimento il testimone di una staffetta impossibile. Registra le imprese di eroi diversi e moderni, dai Nuvolari e Moss ai Merzario, i Cunico e Cerrato, dai Nino Vaccarella ai Totò Riolo. Un nome sopra tutti, quello di Paolo Andreucci che ha vinto dieci volte e che, con la sua specialissima "calligrafia", ha riscritto una parte del mito.

Non doveva esserci, l’anno scorso Andreucci aveva vinto con Anna Andreussi e la Peugeot Rally4. Quest’anno il programma è il Terra con Francesco Pinelli e la Skoda dell’amico Max Rendina.

Poi l’annuncio, l’exploit: Paolo Andreucci al Targa 105. Presto, la lista degli iscritti! Ce n’è una detta ufficiale che fa il giro dei media. Dice Andreucci-Peugeot. Ecco, quello è uno scherzo di un buontempone distratto, o di un incompetente stralunato.

Paolo Andreucci correrà il Rally Targa Florio con una Renault. Anzi, porterà a battesimo la nuova Clio Rally4. È una bella notizia e, in un certo senso, un ritorno alle origini. Le origini del successo del Toscano al Targa Florio, del primo datato del 1997 (con Simona Fedeli) e firmato con una Mégane Maxi.

Abbiamo telefonato a Paolo con una piccola lista di domande da fare a bruciapelo. È vero? Sei contento? Come è successo? È un episodio o una serie? E il Terra? E MRF?

Invece per prima cosa gli abbiamo chiesto: “Dove sei?” - e buona parte delle risposte è venuta da sé.

Paolo Andreucci. “Sono in macchina scusa, mi senti? Sono in autostrada, in questo momento in Calabria…”Allora è tutto vero. Vai avanti per favore…

PA. “Non c’è niente di particolarmente strano, non è un colpo di scena. Tutto è iniziato con la richiesta di fare un test con la nuova Clio Rally4 due ruote motrici. Macchina nuova, bella, come sempre da continuare a definire nel dettaglio, da sviluppare. Io, lo ammetto, una certa esperienza ce l’ho. Così ho accettato di portarla a battesimo sulle strade della leggenda. La Sicilia ce l’ho nell’anima. Rispondo alla seconda domanda. Sì, sono contento. Quando mi chiedono di correre o mi offrono di farlo sono contento. Non vi sbagliate, sono ancora un grande appassionato, prima di tutto! Passiamo alla prossima: è un episodio? Sì, direi di sì. Credo che possiamo definirla un’esperienza spot, isolata. Anche se so bene che l’appetito vien mangiando. È stata una richiesta di test, un contributo allo sviluppo della nuova Clio Rally4, dal test è nata l’idea del Targa Florio. Nessun’altra “idea”, è una partecipazione spot al CIR. Il nostro programma, di Francesco e mio, resta saldamente ancorato alla partecipazione all’Italiano Terra. Non c’è “pericolo” di una sovrapposizione, com’è successo lo scorso anno, quando stavo per vincere sia il Terra che il 2 Ruote e ho dovuto scegliere. Mi ha fatto molto piacere che Renault mi abbia cercato, e non escludo che ci si possa risentire per lo sviluppo della Macchina, ma principalmente, insieme e prima del Terra il programma è con MRF e Sparco, legato allo sviluppo delle gomme MRF. Rispondo subito anche al dubbio che vorrai sollevare, e cioè che al Targa con Renault corriamo con gomme diverse. Questione risolta sul nascere, a priori. MRF non ha ancora le gomme per queste Macchine, dunque non c’è incompatibilità. Comunque i primi che ho voluto sentire sono proprio loro. Appurato che non c’erano “attriti” di sorta, avanti. Anzi, il principio di MRF è che il Pilota debba essere il più possibile attivo, allenato, e correre al Targa è indubbiamente una bella opportunità per tenermi “tonico”. Il rapporto è chiaro e lungimirante. Poi arriveranno anche le MRF da 16 e 17.”

Capito tutto. In Bocca al Lupo “Vecchio!

 

© Immagini – Andreucci Media – Renault - Targa Florio

Clio Rally4 (Base: Clio R.S. Line) Scheda Tecnica

Telaio Monoscocca acciaio saldato con roll-bar
Avantreno: Pseudo McPherson

Retrotreno: braccio ad H

Ammortizzatori Bos Suspension a tre vie di regolazione

Motore

1.3 TCe Renault – 4 cilindri – 16 valvole, Turbina Borg Warner – Flangia 30 mm

Potenza: 215 cv

Coppia: 350 Nm

Regime massimo: 6.500 giri/minuto

Trasmissione Sadev sequenziale a 5 rapporti + retromarcia

Ultime da Campionato Italiano Rally

Pubblicità