Scandola: «Il CIR 2014 sarà un Campionato ricco di interesse e di competizione»

Scandola: «Il CIR 2014 sarà un Campionato ricco di interesse e di competizione»
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Il Campione è lui, Umberto Scandola. Il detentore del Titolo Italiano Rally ha mantenuto intatto (o quasi) l’assetto della sua stagione trionfale. Il 29enne Pilota veronese è pronto a confrontarsi con avversari e novità | <i>P. Batini</i>
14 marzo 2014

Con le vittorie all’Adriatico, al San Marino e al Friuli, sempre sul podio ad eccezione del Rally conclusivo di San Remo, e con ben 29 Prove Speciali vinte, otto soltanto nel “picco” del Rally del Friuli, insomma con un ruolino di marcia da autentico mattatore, Umberto Scandola si è laureato per la prima volta Campione Italiano Rally lo scorso anno.

Non ancora trentenne, e molto forte sia su asfalto che su “terra”, il pilota veronese torna ora al CIR per difendere insieme a Guido D’Amore il Titolo conquistato con la Skoda Fabia Super 2000. Un inverno silenzioso, che Scandola ha passato da “civile” al lavoro e con la famiglia. L’annuncio del programma 2014 del pilota e della squadra è, infatti, arrivato praticamente alla viglia dell’inizio del Campionato Italiano, rivelando la conferma dell’intero “pacchetto” ad eccezione della scelta degli pneumatici.

Umberto Scandola ha un carattere schivo e riservato, e tende a rifuggire dal chiasso e dalle luci della ribalta. Sembra quasi che la stagione trionfale conclusa con il massimo alloro nazionale abbia fatto principalmente parte di un lungo, ragionato programma. Nella riservatezza del lavoro della sua squadra e della sua famiglia, che svolge un ruolo fondamentale nella carriera del pilota, c’è lo studio attento delle opzioni e delle opportunità, e Scandola ha dimostrato più di una volta di aver saputo intelligentemente sfruttare anche aspetti tattici passati praticamente inosservati o trascurati da altri piloti.

La vittoria del 2013 è arrivata al culmine di una carriera iniziata nel 2000 con il secondo posto nella Subaru Cup. L’assalto finale al Titolo Italiano è iniziato, invece, nel 2008, ed è caratterizzato da una progressione costante nei risultati. Con la Skoda Scandola e D’Amore hanno ottenuto anche il secondo posto al termine della stagione 2012 del CIR. Tutto pronto per il CIR 2014, dunque.

Sarà un bel Campionato. Ci sono iscritti e la competizione non mancherà. Ci sono anche delle novità, queste nuove macchine turbo di cui non si conosce ancora molto e non il valore in rapporto con le Super 2000. Insomma, lo sviluppo del Campionato sarà sicuramente interessante


Umberto, come ha passato l’inverno il Campione Italiano Rally?
«Campione Italiano sì, ma un inverno non diverso da quelli precedenti. Ho le mie passioni invernali, come la motoslitta, ma ho anche il mio lavoro, quindi diciamo che l’ho trascorso non diversamente dal solito».

E tra passioni e lavoro, la preparazione alla stagione che sta per iniziare. Giusto?
«Certo, sicuramente. Abbiamo lavorato un po’ a tavolino alla ricerca delle soluzioni migliori da adottare quest’anno, e ci siamo dedicati al set up della macchina. Ci siamo preparati, insomma».

Hai cambiato gomme. Come mai?
«Il fatto è che Skoda Motorsport è appoggiata a Michelin da sempre, e ci è sembrato giusto che anche noi, in Italia, adottassimo questa soluzione. È stata operata la scelta di seguire la Casa Madre anche per avere dei riscontri più precisi a livello di regolazioni».


Avete fatto dei test, immagino, sono stati necessari adattamenti particolari?
«Qualche piccolo adattamento sì. Quando si cambiano gomme c’è sempre qualcosa da affinare. Però sono tutti e due ottimi prodotti, e quindi sono sicuro che ci troveremo bene con Michelin quanto con Pirelli».

Equipaggio che vince non si cambia. Con Guido d’Amore al tuo fianco, sulla Skoda Fabia S2000 con cui avete vinto il Campionato Italiano Rally 2013. Vi siete sperimentati “verificati” in vista delle novità e del confronto con gli avversari?
«Sì, abbiamo fatto dei test la settimana scorsa, e partecipato a un Rally dalle nostre parti. Direi che siamo andati abbastanza bene. Certo, per quanto bene ci si possa sentire, c’è da dire che il vero test è quello che viene dal confronto con gli avversari, in gara. Ed è in gara che si scopre il vero valore dei test. Per il momento siamo soddisfatti, e la macchina è molto buona».

Abbiamo fatto dei test la settimana scorsa, e partecipato a un Rally dalle nostre parti. Direi che siamo andati abbastanza bene. E' è in gara che si scopre il vero valore dei test. Per il momento siamo soddisfatti, e la macchina è molto buona


Non grossi cambiamenti sulla Fabia S2000…
«No, solo piccoli interventi di setup, a livello di sospensioni, di ammortizzatori, e altri di dettaglio. Non grandi cose, ma qualcosa di nuovo c’è, come sempre quando si tende a migliorare continuamente».

E come mai avete annunciato così tardi il vostro nuovo programma?
«Perché stavamo studiando ed eravamo alla ricerca della situazione ottimale nel rapporto con Skoda Italia, per investire al meglio il budget che loro ci mettono a disposizione. Poi abbiamo stilato i programmi precisi, e quindi abbiamo rimandato il più a lungo possibile l’ufficializzazione del programma per sapere di più della gara in Sardegna, per sapere come sarà, quanti chilometri, formato. che tipo di percorso...».

E, a proposito, come sarà dunque questo Sardegna?
«Eh, non si sa ancora. Non si capisce ancora come sarà!»

Che si decidano a… decidere, allora. Che idea ti sei fatto dello scenario del Campionato Italiano 2014?
«Secondo me sarà una bella stagione, come lo è stata quella scorsa e forse di più. Sarà un bel Campionato. Ci sono iscritti e la competizione non mancherà. Ci sono anche delle novità, queste nuove macchine turbo di cui non si conosce ancora molto e non il valore in rapporto con le Super 2000. Insomma, lo sviluppo del Campionato sarà sicuramente interessante».

Non ti sei fatto un’idea delle nuove R5?
«Onestamente no, non ne ho la più pallida idea. Non riesco a capire».

Non è, del resto, un tuo problema diretto. Hai dimostrato un perfetto affiatamento con la Fabia Super 2000, sai come gestire una macchina così “appuntita”, e da lì riparti.
«Certo. È così. E da questo punto di vista abbiamo il vantaggio di conoscere ancor meglio la nostra macchina. Adesso bisogna aspettare di vedere qual è il reale valore delle R5, ma sono sicuro che la nostra Skoda sarà competitiva».

Probabilmente non pioverà e questo rende le cose un po’ più facili. Diciamo che sono sicuro che partiremo tutti con il coltello tra i denti, anche perché dobbiamo tutti dimostrare qualcosa. Peugeot ha un’auto nuova, Giandomenico Basso ha l’auto a Gas, noi vogliamo dimostrare che Skoda è ancora competitiva


C’è anche un programma R5 nei piani di Skoda?
«Io so che Skoda Motorsport, lo ha annunciato pubblicamente, sta lavorando ad un progetto R5, ma in questo momento non ho informazioni più dettagliate».

E per il Ciocco, che è qui dietro, sei pronto? Mi pare che intanto sei stato malato, la settimana scorsa…
«Eh sì. Ma diciamo anche che negli ultimi due anni mi sono ammalato proprio nella settimana del Rally d’inizio Campionato. Quest’anno l’ho fatto due settimane prima, quindi direi che abbiamo affrontato il “problema” in anticipo e adesso siamo pronti. La cosa non è male. Fisicamente siamo a posto, e abbiamo molta voglia di correre. Vediamo come va questa prima Prova».

Campionato Italiano Rally. Qualche altra gara nel tuo programma?
«No, per il momento il nostro obiettivo è e resta il Campionato Italiano».

E la tua squadra, è sempre la stessa?
«Certo, l’entourage è sempre lo stesso. Sono tutte persone estremamente qualificate e direi che non ci sono cambiamenti anche in questo caso».

Pilota Ufficiale ma anche… lavoratore “ufficiale”. Un lavoro che t’impegna molto. Come ti organizzi per fare entrambe le cose, come abbiamo visto, così bene?
«Allora, diciamo che sono Pilota Ufficiale a tutti gli effetti perché Skoda Italia investe nel motorsport grazie anche ai risultati che abbiamo ottenuto, e poi in famiglia abbiamo anche un’attività. Io ho anche aperto un nuovo negozio, ma in famiglia riusciamo a gestire entrambi gli aspetti della nostra vita e a farli rendere entrambi».

Giusto, tuo fratello ti segue anche nell’avventura motoristica…
«Il Patron del Team è lui, tutto gravita attorno a Riccardo».

E come ti aspetti il Ciocco e Valle del Serchio di quest’anno?
«Dopo le ricognizioni posso dire che ho visto che per il momento le prove sono molto scivolose, “sporche”. Probabilmente non pioverà e questo rende le cose un po’ più facili. Diciamo che sono sicuro che partiremo tutti con il coltello tra i denti, anche perché dobbiamo tutti dimostrare qualcosa. Peugeot ha un’auto nuova, Giandomenico Basso ha l’auto a Gas, noi vogliamo dimostrare che Skoda è ancora competitiva. Insomma, tutti dobbiamo e vogliamo dimostrare e mostrare il meglio dei mezzi che abbiamo fra le mani».

E allora appuntamento già dallo shakedown di Massarosa… In bocca al lupo!
«Grazie mille. Crepi! Grazie a tutti voi!».

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