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Castelvecchio Pascoli. Finalmente è Rally il Ciocco e Valle del Serchio. È la 43ma edizione, per sei mesi in dubbio, mai in dubbio. Quando le circostanze diventano impossibili entra in gioco la creatività. Era tradizionalmente un Rally invernale, durissimo e spesso innevato, distribuito su un’area geografica molto estesa, Forte dei marmi, Castelnuovo di Garfagnana, la tenuta de Il Ciocco. Poi, quest’anno improvvisamente non si può, non si può quasi niente. Molti si arrendono, si leccano le ferite e scompaiono dalla scena. Altri si rimboccano le mani e “giurano” che non si faranno sconfiggere da un virus. Potremmo dire che è l’anno degli Organizzatori, “O” maiuscola. Max Rendina ha fatto vedere al mondo di che pasta sono fatti i romani, Valerio Barsella mette nella vetrina del Granducato il Rally che fiorisce d’estate, l’evoluzione del Rally su larga scala che diventa anche salotto buono facendo maturare il Ciocchetto. A dirla tutta, mi costa un po’ ma mi inchino alla novità, anche le Federazioni hanno dato a un anno difficilissimo l’impronta dell’efficienza e dell’inventiva.
Sarà tra pochi giorni il Rally de Il Ciocco e Valle del Serchio. Il numero 43 che di numeri ne rinnova e espone molti. 123 iscritti. Il CIR che si lecca i gomiti e il Rally di Zona che entra in prima pagina. C’è tutto il “parterre” dell’Italiano, i migliori contro i migliori, come a Roma, più che a Roma. C’è il ritorno della “Leggenda”, la nuova avventura di Paolo Andreucci e Anna Andreussi all’incubatrice della nuova Peugeot 208 R4.
Barsella & Co. ci lavorano dall’inizio dell’anno. Quando tutto era pronto per il consueto vernissage stagionale il mondo è andato a testa in giù. Da capo, prima un rinvio, poi un altro. Indecisione, no. Il Rally si fa. Dapprima lo si adatta alle circostanze, poi lo si farà emergere dalla mischia con l’impronta creativa dei toscani D.O.C.
Il Ciocco e Valle del Serchio è stato rivisitato in chiave “emergenza”. Parco Assistenza e logistica all’interno della Tenuta, undici prove speciali, tutte nella giornata di sabato 22 agosto, per un totale di 95 km. La tradizionale “Il Ciocco” diventa apertura, a seguire tre passaggi sulle “Tereglio” e “Careggine”, due passaggi sulla “Bagni di Lucca“. In mezzo, la Super Prova Speciale all’interno della tenuta Il Ciocco, rush corto e nervoso. Partenza alle ore 8.00 di sabato 22 agosto, arrivo previsto per le ore 19.05. Tutto in un sabato di fuoco.
Sarà ancora un Rally “a porte chiuse”, definizione contraddittoria e inutile se non c’è il buonsenso, la responsabilità degli appassionati. Che tuttavia dimostrano di aver capito benissimo.
Il microfono a Valerio Barsella, anima di Organization Sport Events.
“Questa 43ma edizione del Rally de Il Ciocco e Valle del Serchio sarà, come tutti ci potevamo e ci dovevamo aspettare, un evento del tutto particolare. Non poteva essere altrimenti, dal momento che sin dalle prime avvisaglie del “pericolo” ci siamo posti l’obiettivo di non rinunciare al nostro Rally. L’edizione numero 43 sarà inevitabilmente segnata da un periodo storico molto difficile che ha sconvolto tutta la nostra vita. È un periodo che stiamo ancora attraversando, e che chiama al lavoro non solo le braccia e la mente, ma anche la coscienza, i principi, i buoni principi. Nonostante tutto quello che ci è capitato tra capo e collo, e che ci tiene la mente occupata dai mille drammi che abbiamo vissuto, direttamente e non, la voglia di ripartire e di rimettersi in gioco ha prevalso su qualsiasi idea di rinuncia. Anzi, ha fatto sì che questa edizione possa finalmente riscuotere un successo ancora più grande. Il rimo segnale di questo “alto gradimento” ci viene da parte dei piloti. Tutti e di più hanno risposto "presente!" alla chiamata. Nuova situazione, inaspettata, a tratti ingestibile, grande spirito di adattamento e mente al lavoro per trovare, realizzare nuove idee.
Resta un problema irrisolvibile, l'amarezza di non poter accogliere il "tifo da stadio" degli appassionati, visto anche il bell'elenco iscritti, ma soprattutto la mancanza di un turismo sportivo atto a muovere quelle leve di ripartenza anche per il territorio circostante. È un aspetto che ci fa stringere il cuore, contro il quale non possiamo fare niente. Anzi, possiamo. Sappiamo che le regole sono a volte difficili, contraddittorie, che mal si adattano a circostanze che la tradizione, in questo caso di passione, ha messo in un angolo delegando la loro applicazione a un più generale buonsenso. Ecco. È quello che richiamiamo a gran voce. Ci aspettiamo da parte del pubblico un momento di responsabile comprensione, di attaccamento.
Bisogna però essere ottimisti per il futuro. E rispettosi delle circostanze e del lavoro altrui. La Federazione ha creato un format che è andato incontro alle esigenze di tutti, clienti ed organizzatori, tagliando costi e chilometri, anacronistici per questa situazione altrimenti ingestibile. Ha dimostrato una grande sensibilità. Siamo appassionati, sportivi. E sportivamente dobbiamo ammettere che il Covid ci ha dato tante opportunità, molte della quali porteranno a un miglioramento sensibile e definitivo. Parliamo, solo per fare un esempio, delle verifiche online. Naturalmente speriamo che tutto questo possa passare presto, che possa andare in archivio con quella sensazione di mareggiata appena passata. Allora, in attesa della grande festa del nostro amato Sport, intanto festeggeremo questa edizione cercando di mantenere il distanziamento e dove impossibile, seguendo la gara attraverso "il mondo social", le piattaforme istituzionali, la buona volontà di chi, come noi, non si è arreso!”
© Immagini Il Ciocco - OSE