Rally. Fantastico Scandola in fantastico Ciocchetto

Rally. Fantastico Scandola in fantastico Ciocchetto
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Il Pilota di Hyundai Rally Team Italia ha completato l’opera, iniziata sabato, vincendo anche domenica e aggiudicandosi uno dei Rally più tirati della stagione italiana. Andreucci e Perico sul podio de Il Ciocco “One size fits all”
20 dicembre 2020

Castelvecchio Pascoli, 20 Dicembre. Francamente un finale di stagione così avvincente non me lo sarei aspettato. Eravamo saliti sulla Montagna per salutare, fare gli auguri, vivere un rilassato  week end di Rally con un pizzico di sano “veleno” agonistico. Una festa prima della Festa All included, insomma, e alla resa dei conti, il Ciocchetto Rally Event, piccola opera natalizia di Organization Sport Events, si è rivelato una occasione di raro spessore. Nonostante l’aria di festa, nonostante la posta in palio fine a sé stessa, nonostante la evidente pace armata, come è sempre nello Sport, ma armata a salve, senza alcuna venatura di affermazione al di fuori della morale sportiva più pura. Un grande… piccolo Rally. Complimenti alla Montagna della Bassa Garfagnana, sopra Castelvecchio Pascoli, complimenti al Il Ciocco. Ma sì, certo, complimenti anche a Valerio Barsella, la guida dell’Organizzazione che vive l’onda di passione in un’esemplare esperienza professionale. Sempre a fondo scala in sesta marcia.

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Il “match d’inverno” de Il Ciocchetto Rally era andato al riposo, una umida e fredda sera dell’ultimo sabato utile dell’anno, con la supremazia di Umberto Scandola ai danni di Palo Andreucci. Leggerissima nei termini cronometrici, più evidente per le dinamiche che l’avevano caratterizzata. Scandola, infatti, era riuscito a mantenere altissima la pressione sull’avversario “storico”, di fatto impedendogli di passare in non più di due occasioni sulle sette a disposizione. Andreucci, come suo solito, non si era concesso a una gara di rimessa, ed aveva provato in tutti i modi, spingendo anch’egli al massimo, a riprendere il controllo di una situazione che gli stava sfuggendo di mano poco a poco. C’era da subito una doppia evidenza. La prima era che né Scandola né Andreucci avrebbero concesso un solo metro dei 33 chilometri del Rally alla noia, la seconda era che entrambi i Piloti, pur in una condizione ambientale delicata, stavano guidando allo stato dell’arte, e non avrebbero prestato il fianco al benché minimo errore. Per la verità la Citroen di Andreucci era meno adattata al contesto, forse ancora in un assetto troppo dedicato ad altri terreni e altre stagioni, mentre la Hyundai di Scandola era al centro perfetto del compromesso tecnico ideale. Poi, nessuno dei due Piloti poteva vantare un ruolo di diritto poiché alle loro spalle stavano andando forte Perico, Tosi, Tribuzio, anche Volpi. Quando si corre su distanze così… sprint, nessuno può pensare di fare la differenza sulla velocità, e quindi deve raccomandarsi ad una assoluta costanza di rendimento e affidabilità. Infatti basta un errore e non c’è vantaggio che tenga.

Domenica si gira pagina. C’è un sole abbacinante, le nuvole sono basse e lo spettacolo è da capogiro. Chi è stato al Ciocco sa di cosa si parla. Il Rally si annuncia non meno combattuto, ma potrebbe essere diverso.

Le condizioni si avvicinano un filo alle “preferenze” di Andreucci e il toscano parte con una vittoria secca nella prima Stadio. Tutti in piedi. Deh, al Ciocco quando il dio sale in cattedra si fa silenzio! Scandola, invece, gli risponde per le rime, vince la prima Noi TV e poi “dilaga” fino alla penultima Speciale, ben 5 secondi accumulati sul patrimonio che ammonta ormai a 13. Sembra impossibile, ma finalmente Scandola può concedersi una pausa e di amministrare il vantaggio sull’ultima. Se la aggiudica Perico, Scandola è “solo” quinto, sei piloti in sette decimi di secondo.

Umberto Scandola, sì proprio il Pilota che dopo una dozzina d’anni ha regalato agli italiani una vittoria di Speciale Mondiale, indimenticabile Monza 2020, vince il Rally il Ciocchetto Event e rinnova dopo due anni la dedica alla memoria di Perissinot. Andreucci è secondo a 14 secondi – ora venitemi a dire che non è stato un Rally “tirato” – Perico terzo, un po’ più indietro in verità, ben 1 minutino. Questo podio devo averlo già visto da qualche parte, anni fa!

La festa è finita, è il caso di dirlo. La festa del Rally bella per tutti. Ora pensiamo al Natale. Gli auguri dal pianeta Rally scendono dal Ciocco.

 

© Immagini Sport Events – PB – AmicoRally

29° Ciocchetto Event Rally. Classifica finale assoluta:  1. Scandola-Pasi (Hyundai I20 R5) in 31'37.78; 2. Andreucci-Castiglioni (Citroen C3 R5) a 14.08; 3. Perico-Turati (Skoda Fabia R5) a 1'00.15; 4. Tosi-Del Barba (Skoda Fabia R5) a 1'04.39; 5. Tribuzio-Cipriani (Skoda Fabia R5) a 1'29.00; 6. Volpi-''Freddyna'' (Skoda Fabia R5) a 1'35.25; 7. Turk-Kacin (Hyundai I20 R5) a 2'01.56; 8. De Cecco-Serena (Hyundai I20 R5) a 2'20.45; 9. Peletto-Bodda (Volkswagen Polo R5) a 2'58.78; 10. Marcucci-Vellini (Skoda Fabia R5) a 3'07.74; 11. Verbilli-Albertini (Renault Clio RS) a 3'45.12; 12. Audirac-Vilanova (Renault Clio S1600) a 3'51.86; 13. Turrini-Bucciarelli (Citroen C2 VTS) a 3'56.81; 14. Dal Castello-Zanet (Ford Fiesta R2) a 3'58.43; 15. Silvestri-Guerretti (Skoda Fabia R5) a 4'22.86; 16. Lagana'-Barbaro (Skoda Fabia R5) a 4'28.11; 17. Ricci-Ercolani (Hyundai I20 R5) a 4'39.92; 18. Simonetti-Riterini (Renault Clio R3) a 4'54.81; 19. Turrini-Aldini (Citroen Saxo VTS) a 5'11.54; 20. Gessa-Demontis (Peugeot 106 S16) a 5'11.78

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