Rally di Roma Capitale. Crugnola Europeo… è Campione Italiano!

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Europeo e CIAR si fondono nel grande evento di Max Rendina. Crugnola umilia gli “europei”, Basso completa l’”opera” italiana, Paddon leader dell’Europeo è terzo. Con tre prove di anticipo, Crugnola è Campione CIAR 2023
31 luglio 2023

Roma, 30 Luglio. Rally di Roma Capitale. Sembra ieri, e invece sono dieci anni e 11 edizioni che Max Rendina, Campione del Mondo Produzione nel 2014, fa crescere il suo Rally di Roma Capitale. All’inizio era andato ad esplorare anche la possibilità ci “conquistare” vecchi territori toscani del Sanremo, l’idea era quella di un misto terra-asfalto da paura, poi si è giustamente concentrato su un’identità che fa della sua Corsa un vero e proprio “papabile” mondiale. Asfalto, ma di quelli duri, all’italiana si potrebbe dire, e un epicentro dall’appeal sensazionale: Roma. Rendina continua a crescere insieme all’idea di un Rally che sia esemplare e unico, e a quanto pare ci sta riuscendo. Riunito l’Italiano all’Europeo in una data memorabile, è arrivata anche quella “risoluzione” che ne caratterizza lo spessore di corsa importante.

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Finalmente a vincere il Rally di Roma Capitale è Andrea Crugnola, insieme a Petro Eia Ometto e al comando dell’unità Citroen C3 gestita e resa invincibile da FPF Sport della famiglia Fabbri. Una soluzione che affonda la propria forza in un passato già glorioso, e che oggi fa la differenza in modo quasi plateale. Crugnola era andato vicino alla vittoria varie volte, ma per un motivo o per l’altro, al di là di un’impronta iniziale molto chiara, il successo finale non era mai arrivato. Quest’anno il lavoro di anni e la determinazione a non lasciarsi sfuggire l’occasione, hanno consentito di chiudere il cerchio in un modo che sembra andare al di là della perfezione.

Crugnola ha vinto otto delle tredici prove speciali del Rally, compresa l’inaugurale, spettacolare Speciale del Colosseo, ed è stato in testa alla corsa dall’inizio alla fine. Dal punto di vista statistico la curva della vittoria è… piatta, inesorabile e non lascia spazio ad obiezione alcuna. Sulla strada, invece, il capolavoro è ancora più chiaro, brillante. Come al solito Crugnola è andato all’attacco, subito e forte. Regolando in maniera chiara prima Bonato e Paddon, e quindi Lukyanuk, infine Mares e Llarena, (Sesks si è auto-eliminato mettendo la macchina su tetto) e “difendendo” impeccabilmente le Pirelli dall’aggressione continua degli asfalti laziali, per prima cosa Crugnola ha liquidato il discorso dell’Europeo, validità primordiale del Roma Capitale di oggi. Niente da fare, l’Europeo è un grande campionato, ma quando viene a Casa Italia deve scontrarsi con la dura realtà dei nostri Piloti. Hayden Paddon, Yoann Bonato, Martin Sesks e Oliver Solberg si sono divisi la posta delle prime cinque gare dell’Europeo, e Paddon ne mantiene la leadership, ma è incontestabile che, una volta sugli asfalti di Fiuggi e dintorni, tutti si sono dovuti inchinare allo strapotere, mettiamola così, degli italiani.

Non è, infatti, il solo Crugnola a sottoscrivere il cartello. C’è la chiara contropartita offerta dalla prestazione di Giandomenico Basso, già vincitore a Roma nel 2019 e nel 2021 e in coppia con Lorenzo Granai. Nel pieno di una stagione complicata, Basso ha spolverato le sue migliori qualità ed è stato l’unico, alla fine, a tenere davanti a sé la scia lasciata dal vincitore, Crugnola, e a mantenere alle spalle la minaccia di un colpo di coda di Paddon. Basso è partito “piano”, poi è cresciuto e, una volta raggiunto il livello, è stato di una consistenza impressionante. Solo Crugnola, di fatto e come ha fatto, poteva fare meglio. Dal canto suo Hayden Paddon, una volta visto che non c’era molto da ottenere, ha giustamente amministrato la posizione che consente al neozelandese di mantenere la leadership del Campionato Europeo.

C’è un’ultima cosa, importante (a parte la curiosità del bel debutto di Paolo Andreucci con la Rally3 Renault, Armostrong Campione Europeo), e si torna all’idea di spessore, anche simbolico, che il Rally di Roma Capitale 2013 ha tracciato. Con tre gare d’anticipo sul calendario, infatti, succede che Andrea Crugnola, e di conseguenza Pietro Elia Ometto, FPF, tutti i Fabri del Mondo e la loro Citroen ufficiale, è Campione Italiano CIAR Sparco (così come Gianandrea Pisani lo è del 2 Ruote Motrici). Lo è per il terzo anno consecutivo, tanto per restare nei simbolismi nel decennale del suo primo Titolo nell’Italiano Junior del 2013. Forse sarebbe ora che i Pilota, e magari tutto l’entourage, facesse un salto in avanti!

© Immagini – ACI Sport – Massimo Bettiol

11° Rally di Roma Capitale. Classifica Finale Assoluta. 1. Crugnola-Ometto (Citroen C3) in 1:52'35.2; 2. Basso-Granai (Skoda Fabia RS) a 23.1; 3. Paddon-Kennard (Hyundai i20 N) a 53.8; 4. Llarena-Fernandez (Skoda Fabia RS) a 1'54.5; 5. Avbelj-Andrejka (Skoda Fabia EVO) a 2'04.1; 6. Wagner-Winter (Skoda Fabia RS) a 2'06.2; 7. Bonato-Boulloud (Citroen C3) a 2'12.4; 8. Csomos-Ban (Skoda Fabia EVO) a 2'12.4; 9. Grzyb-Wrobel (Skoda Fabia EVO) a 2'13.4; 10. Mares-Bucha (Skoda Fabia EVO) a 3'47.1; 11. Mabellini-Lenzi (Skoda Fabia EVO) a 4'14.1; 12. Campedelli-Canton (Skoda Fabia EVO) a 4'19.8; 13. Von Thurn Und Taxis-Hain (Skoda Fabia EVO) a 4'56.1; 14. Ferrarotti-Bizzocchi (Skoda Fabia EVO) a 4'58.3; 15. Bottarelli-Bosi (Skoda Fabia EVO) a 5'20.3; 16. Aragno-Segir (Skoda Fabia EVO) a 5'38.6; 17. Armstrong-Fair (Ford Fiesta Rally3) a 6'04.9; 18. Joona-Hussi (Skoda Fabia EVO) a 6'26.8; 19. Tempestini-Itu (Skoda Fabia EVO) a 6'30.9; 20. Tiramani-Grimaldi (Volkswagen Polo GTI) a 6'46.9; 21. Battistolli-Scattolin (Skoda Fabia RS) a 6'57.3; 22. O'Brien-O'Brien (Skoda Fabia) a 8'05.0; 23. Mazzocchi-Gallotti (Citroen C3) a 8'11.0; 24. Somaschini-Arena (Citroen C3) a 9'46.2; 25. Andreucci-Briani (Renault Clio Rally3) a 9'56.2…

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