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Il Ciocco, 16 Marzo. Così era iniziato, così è finito. Il 47° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio. Edizione memorabile, già ancora prima di partire, apoteosi dell’Evento della Tenuta e della Montagna nel quale Valerio Barsella ha iniettato la summa di una esperienza di riferimento. Ha vinto Andrea Crugnola, navigatore Pietro Elia Ometto, Citroen FPF Racing della ben nota famiglia Fabbri. Pacchetto eccezionale, in confezione regalo per l’occasione, insomma. Questo è il bicchiere totalmente pieno. Fino all’orlo. Ci sono poi dei bicchieri mezzi pieni, e dei bicchieri mezzi vuoti. BoP. Balance of Performance. Nel senso di gara soddisfacente, completamente, non troppo, non a sufficienza.
Per i vincitori la curva di erogazione dell’adrenalina è lineare e semplice, con una logica, piccola caduta nel finale. Crugnola ha vinto subito, prima ancora della prima Pegnana del venerdì, e ha vinto una dietro l’altra nove delle 11 prove speciali dell’avvincente programma. Quando il suo vantaggio è salito a mezzo minuto il triplo Campione Italiano si deve essere chiesto: “Cui prodest pulsere adhuc? (viène quarcosa a quarcuno a spingere dell’artro?) A nessuno. Ha alzato leggermente il piede, fatto passare un paio di volte l’avversario che ha saputo approfittare del regalo, Andrea Nucita, ed è salito al Castello Ariostesco da Castelnuovo di Garfagnana da dominatore assoluto e indiscusso. Quattro vittorie negli ultimi cinque anni non sono certo un superenalotto assegnato per fortuna o caso. Il Campionato Italiano Assoluto Sparco ha già dal vernissage del Ciocco una traccia già nota e profonda sulla quale svilupparsi.
Il bicchiere mezzo pieno è senz’altro quello di Giandomenico Basso, Lorenzo Granai, Team Principal Tobia Cavallini e tutto i Team Toyota Gazoo Racing Italia, che portava a battesimo italiano la Yaris GR Rally2 e la struttura messa insieme per lo scopo. Pochi chilometri sul groppone (continuiamo a concederci alla lingua madre garfagnina) prima della gara, e il debutto nel Rally, non sono stati sufficienti (e nessuno pretendeva che lo fossero) per portare il “pacchetto” al massimo dell’efficienza. Il bicchiere mezzo pieno, anzi a tre quarti, è il secondo posto assoluto, che sta lì come riprova del buon lavoro operato sulle buone scelte del buon, nuovo Team.
Mezzo pieno anche per Simone Campedelli e Tania Canton, che rientravano all’Assoluto dopo due anni di vittorie all’Asfalto e che hanno ottenuto un chiaro terzo posto. In buona forma e più “pulito” rispetto ad altre occasioni (una memorabile proprio qui al Ciocco) l’Equipaggio Skoda-Orange 1 ha saputo riprendere in mano la situazione dell’CIAR Sparco e presentarsi come un serio candidato almeno al podio finale. Vero anche, tuttavia, che Campedelli ha trovato pane per i suoi denti nel confronto per il terzo posto nel confronto con Andrea Nucita, Hyundai, anch’esso rientrante all’Italiano e assai più maturo e convincente rispetto alle passate esperienze.
Mezzo vòto (vuoto) il bicchiere di Paolo Andreucci. Sostanzialmente il più atteso. Non solo per il fatto di essere il Re di Casa, ma anche perché erano tre anni che mancava, essendo il suddito eletto della Garfagnana andato a conquistare per tre volte consecutive il Campionato Terra. La decisione di “rientrare” nell’Assoluto era arrivata un po’ troppo a ridosso (e l’iscrizione all’ultimo tuffo) e comunque con la priorità di continuare per MRF Tyres il lavoro di sviluppo delle gomme da asfalto, indietro rispetto alle già buone coperture da terra. Giù di assetto e di verve, Andreucci ha galleggiato tra la sesta e settima posizione, dopodiché ha tirato i remi in barca e si è concentrato sul “lavoro”. Mancati all’appello dopo un inizio promettente, Bostian Avbelj, foratura, e Rudy Michelini, uscita di strada.
Ormai lanciatissimo dal Ciocco, il CIAR Sparco passa ora alla prova del Regione Piemonte di metà Aprile.
© Immagini – ACI Sport - OSE – Il Ciocco – AcutalFoto
47° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio. Classifica Assoluta Finale: 1. Crugnola-Ometto (Citroen C3 Rally 2) in 1:11'05.1; 2. Basso-Granai (Toyota GR Yaris) a 25.8; 3. Campedelli-Canton (Skoda Fabia RS Rally 2) a 28.5; 4. Nucita-Pollet (Hyundai I20 Rally 2) a 41.7; 5. Signor-Michi (Skoda Fabia RS Rally 2) a 56.3; 6. Bottarelli-Fenoli (Skoda FabiaEvo) a 1'08.8; 7. Andreucci-Briani (Citroen C3 Rally 2) a 1'09.3; 8. Scattolon-Zanni (Citroen C3 Rally 2) a 1'19.3; 9. De Tommaso-D'Ambrosio (Citroen C3 Rally 2) a 1'21.3; 10. Mabellini-Lenzi (Skoda Fabia Rally 2) a 1'25.6; 11. Dapra'-Guglielmetti (Skoda Fabia Evo) a 1'28.6; 12. Sartor-Mattucci (Skoda Fabia Evo Rally 2) a 2'18.6; 13. Panzani-Pinelli (Skoda Fabia) a 2'26.0; 14. Scandola-Gonella (Skoda Fabia R5 Evo) a 2'31.8; 15. Re-Menchini (Volkswagen Polo GTI Rally 2) a 2'51.8; 16. Tosi-Del Barba (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 2'58.3; 17. Guerra-Maifredini (Skoda Fabia RS) a 3'10.3; 18. Avbelj-Andrejka (Skoda Fabia RS Rally 2) a 3'31.1; 19. Grzyb-Binieda (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 3'42.8; 20. Ciavarella-Perna (Skoda Fabia) a 4'17.7…