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Montalcino, 12 Dicembre. Paolo Andreucci e Rudy Briani vincono il Rally del Brunello. E così fanno cinque vittorie su 6 prove… prova inconfutabile che da queste parti del mondo delle quattro ruote fuoristrada il killer imprendibile è sempre lui, Paolo “Serial” Andreucci, detto Paolino, figlio di Leonardo e nipote di Carlino. E con questo, il Terra già ammazzato nelle Marche, è definitivamente in archivio.
Neanche da dire che ci sia stata lotta. No, non sbagli strada: solo un limpido senso unico! E quando i cronometristi finiscono il loro copia e incolla stilando la classifica finale dopo la terza Pieve a Salti che chiude il programma delle 7 Speciali del Rally, tutte vinte da Andreucci con la Fabia di H Sport, cambiano solo le cifre sulle calcolatrici: Mabellini, Oldrati e Merli, i primi tra gli “inseguitori”, sono tutti oltre il minuto, di affanno o di rispetto non si capisce bene, alle spalle del Boia di Casltelnuovo.
Bel Natale, bel Rally, tuttavia, tutti concordi nell’inserire il Brunello tra i manifesti della disciplina come uno di quelli che, per dirla alla Marie Konde (che non c’entra nulla con questo genere di sport) fanno battere il cuore degli appassionati. E non solo per gli scenari o per l’invidiabile ambientazione. Si parla, soprattutto di bella organizzazione, di attenzione al “cliente”, sia esso Pilota, Navigatore o appassionato, di cura del dettaglio.
E non è solo la lunga fila delle moderne monotematiche. Ben 15 Skoda Fabia prima di trovar un’”alternativa”. Che è anch’essa segno di distinzione del Rally originale poiché si tratta della Toyota GR Yaris, astro nascente della categoria, di Paperini e Fruini. Dicevamo che non è solo “moderne”, e infatti è crema di Storiche.
Simile percorso a senso unico anche per il Rally delle storiche, disputato il sabato, poiché al centro della scena del Brunello sale e si impone Aberto Battistolli il Giovine, con la 037 di famiglia e con Simone Scattolin a regolare la pressione della Lancia. C’è, invero, più battaglia che tra le moderne, e difatti a un certo punto “Lucky” Senior e Fabrizia Pons, Lancia Delta Integrale, vincono la seconda Pieve a Salti, interrompendo per un attimo la serie di Battistolli Junior. Poi via lisci e monocorde fino all’ottava, la terza Castiglion del Bosco. Dietro Battistolli Junior e Lucky, impressionante il terso posto dello spettacolare Bruno Pelliccioni, in gara con una Escort, cioè on una Ford RS, e Mirco Gabrielli. Passerella d’onore per Andreucci che, per l’occasione e onorevolmente, porta in vetrina la BMW M3 del Team Jazz Tech. E ora, aspettiamo ansiosi il gran finale di stagione del Ciocchetto.
© Immagini – La Gallery di Marco “Ansel” Passaniti