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Milano, 9 Marzo. Perfetto! Il colpo d’occhio è la migliore sintesi prospettica della presentazione ufficiale dei programmi di Peugeot Sport Italia, ufficializzati a Milano in una serata formale ma in un’atmosfera di famiglia. Paolo Andreucci ha messo su qualche etto, Anna Andreussi, più bella che mai, è accomodata in platea perché non rubi la scena, i coniugi più veloci d’Italia non la smettono di scambiarsi sorrisi e sono il ritratto della felicità. Posto che non ci sia l’erede più veloce d’Italia in arrivo, vuol dire che hanno passato un inverno sereno e portato a compimento in modo soddisfacente il lavoro di aggiornamento e di progresso del programma agonistico.
Al loro fianco un uomo-ragazzino biondo e euforico, Michele Tassone, che è la risposta all’unica domanda che avremmo voluto porre e la cui risposta è arrivata solo qualche ora prima della presentazione. Ma insomma, crisi o non crisi, continuerete a lavorare concretamente per il futuro dei giovani “rallisti”, darete un seguito al Progetto Peugeot Italia Junior Team che ha portato in pista da ufficiale, lo scorso anno, Stefano Albertini? Sulla soglia ormai dei cinquanta, portati da re leone, l’”Otto Volante” di Castelnuovo Garfagnana si sottopone di buon grado al confronto visivo, e più che nel conteggio dei capelli o delle rughe la risposta è nella non contenuta felicità del ventitreenne di Cuneo. Sì, Michele Tassone, Gabriele Michi e la Peugeot 208 R2 in gara nel CIR sono il seguito del Progetto giovani di Peugeot Italia.
Hic, a Milano, Abundant Leones!
È soddisfatta la platea, di vedere tutti insieme gli artefici della vittoria nella magnifica stagione 2014 del CIR, e sono soddisfatti e orgogliosi gli… artefici. Mettere insieme un programma articolato e impegnativo, “anche economicamente”, come quello di Peugeot Sport Italia per il 2015 non è, oggi, facile. Troppi ragionieri in giro, freddi conti alla mano che la fanno da padrone, e la paura di una crisi che viene dal basso ma che intimorisce in alto, “istigando” alla prudenza e talvolta inibendo il coraggio. È forse anche per questo che Eugenio Franzetti è salito su un gradino più in alto della carriera, portando il lucido coraggio della sua passione su una terrazza da cui si gode e si controlla il panorama operativo non più della sola filiale Peugeot ma dell’intero Gruppo PSA, ma continuerà a frequentare le officine della fabbrica dei sogni di Peugeot Sport Italia. Non perché squadra che vince non si cambia, ma perché l’iniezione del suo ingegno è parte integrante dell’obiettivo 9° Titolo italiano, e oltre, di Andreucci-Andreussi, che per Peugeot non è un progetto a scadenza. Anzi. Per questo fa bene vederlo sul palco, auto “confermato”.
Del resto “formazione” e traguardi di Peugeot Sport Italia sono globalmente confermati o rilanciati, fatto salvo il Trofeo RCZ che ha concluso il suo ciclo promozionale, e si articolano oltre l’impegno nella difesa del doppio Titolo italiano assoluto del Campionato Italiano Rally e nella scalata dello Junior Team. Oggetto di conferma e di sviluppo, con una ulteriore attrattiva della formula, è infatti il 36° Trofeo Peugeot Competition, destinato agli “indipendenti” su più livelli e in diversi scenari, e con premi finali che spaziano dalla partecipazione ai test con le Vetture ufficiali a un volante per il Rally di Monza da Equipaggio “Factory”, passando per un anno di 308 GTI “stradale” a disposizione.
Leggermente più “tirato” Carlo Leoni, ora responsabile delle attività sportive, segno che l’”ufficiale” ligure di Peugeot Italia ha portato alla serata milanese l’inerzia di iper attività invernale cui si “è visto costretto” dalla mole di impegni dello Sport-Secondo-Perugeot-Italia, ma gli fa da contraltare fisiognomico l’inossidabile, olimpico e non meno sornionamente soddisfatto Fabrizio Fabbri, che dell’impegno tecnico di Peugeot Italia nei Rally è la parte emergente di un iceberg portentoso. Le Macchine, presenti anch’esse, celano sotto la tradizionale rivisitazione della livrea la spunta di quegli aggiornamenti che il lavoro dei Racing Lions avevano suggerito e richiesto.
"Ucci-Ussi" i coniugi più veloci d'Italia
La macchina di “Ucci-Ussi” (raccapricciante forma contratta che sta ad indicare l’Equipaggio Campione Italiano), nuova fiammante, ha beneficiato della logica serie di affinamenti che portano nel reparto di produzione della vettura da corsa i dati ricavati dell’esperienza delle gare della passata stagione, genericamente indicati in un miglioramento delle prestazioni e del comportamento del motore, e in una serie di ottimizzazioni a livello di impiantistica, frenante, elettrica e di assetto, e della “relationship” con le coperture Pirelli di cui Paolo Andreucci è mediatore di lusso e secondo a nessuno in quanto a competenza.
Laurent Guyot, poderoso responsabile commerciale di Parigi, ha più volte annuito durante la presentazione, elargendo solo di quando in quando le sue più ermetiche ed elusive, ormai famose “verità” in risposta a domande che avevano un orizzonte più largo, concedendo in questo frangente l’effetto di un potere ulteriormente rassicurante. La sua presenza è solo in parte formale e in rappresentanza di Casa Madre e Peugeot Sport. Incassare l’assegno a saldo della nuova 208 T16 presuppone non soltanto l’espletamento di una funzione “tecnica” delicata, ma in questo caso l’inserimento al suo posto di un altro tassello del sodalizio italo-francese, costantemente teso ad un risultato tangibile di progresso tecnico.
Andreucci al WRC in Sardegna e forse alla Dakar
E siccome le notizie certe non soddisfano mai come quelle presunte e ventilate, per finire una la presumiamo e, via libera alla fantasia, una la ventiliamo noi, “distrattamente” interessati. La prima è nelle corde di Eugenio Franzetti, e riguarda la partecipazione di Paolo Andreucci al mondiale WRC che si correrà in Sardegna, quest’anno libero da “vincoli” con l’ltaliano. La seconda è nelle corde di una semplice logica fondata, e riguarda l’interesse per la Dakar da parte di Paolo Andreucci, più forte Pilota Italiano, in uno sviluppo biunivoco con un’auspicabile assunzione di ruolo da parte di Peugeot Sport.
Ma forse le cose si muoveranno solo nel momento in cui Anna Andreussi, per ora tiepida all’idea, comprenderà che non può lasciare andare da solo il Compagno. Qui non si tratta di confermarsi anche bravo attore, di una scampagnata sull’Etna o di portare a spasso sul filo del brivido cinque Campionesse del Volley!