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Peugeot Italia è da anni che investe molte energie nel mondo dei Rally, partecipando da protagonista al Campionato Italiano, dove ha vinto per ben cinque volte consecutive il titolo Piloti grazie all’intramontabile coppia formata da Paolo Andreucci ed Anna Andreussi.
L’anno scorso però il Leone, dopo i tanti successi con la 207 S2000, ha rimesso di nuovo tutto in discussione facendo debuttare la nuova e “piccola” 208 di categoria R2. Un’auto portata in gara sempre da Ucci-Ussi, che nonostante avessero soltanto il compito di sviluppare la vettura per i clienti, sono comunque riusciti a portare a casa il titolo Costruttori.
Quest’anno poi i francesi sono tornati a competere nella massima categoria, la R5, con la nuovissima Peugeot 208 T16, un’auto che si è dimostrata fin da subito molto competitiva ma che necessita ancora di alcuni affinamenti tecnici. Ed è proprio con quest’auto che Ucci-Ussi stanno prendendo parte al Campionato Italiano Rally, naturalmente con ambizioni di vittoria assoluta. Nel frattempo la piccola 208 R2 è stata affidata a Stefano Albertini, giovane promessa del mondo rally, che grazie al supporto di Peugeot Italia, ha la possibilità di crescere a livello agonistico e fare esperienza a fianco del maestro Andreucci.
In occasione della prova di queste due vetture da competizione, abbiamo avuto la possibilità di parlare con i protagonisti di questa avventura tutta italiana. Non solo con Paolo Andreucci in persona, ma anche con il giovane Stefano Albertini e con Fabrizio Fabbri, Team Manager e proprietario della Racing Lions, la squadra che schiera le auto nel CIR.
Paolo Andreucci, Pilota Peugeot Italia CIR
Come procede lo sviluppo della nuova 208 T16?
«Lo sviluppo della Peugeot 208 T16 procede al meglio su tutti e due i terreni (asfalto e terra, ndr). Grazie al supporto diretto di Peugeot Italia e della Racing Lions stiamo facendo davvero passi da gigante, ma anche Pirelli ci sta dando una grossa mano grazie ad una gomma da asfalto e terra molto competitiva. Abbiamo tutte le carte in regola per vincere».
Quali sono le principali differenze la tra 208 R2 e la R5?
«Entrambe le vetture sono spinte da un quattro cilindri 1.600. La R2 però sfrutta un aspirato, mentre la T16 R5 è turbo per cui abbiamo una differenza di 100 CV tra l’una e l’altra. La R2 ha circa 180 CV, mentre la R5 ne ha circa 280 a cui si aggiunge una chiara differenza di coppia. La meno potente è due ruote motrici, mentre la T16 ha la trazione integrale che ci garantisce maggior trazione in accelerazione e più grip anche in frenata. La differenza è anche nei costi ovviamente: la R2 costa circa 50-60.000 euro, mentre per la T16 servono circa 210.000 euro».
Stefano Albertini, Peugeot Italia Rally Junior Team
Come sta andando la stagione con la 208 R2?
«La stagione è iniziata con un po’ di sfortuna, ma con l’aiuto della squadra e di Pirelli siamo riusciti a migliorare fino a conquistare la vittoria alla Targa Florio».
Come ti è sembrata finora la 208 R2?
«La 208 R2 è un’auto molto divertente e davvero facile da utilizzare. Rappresenta un ottimo compromesso tra i costi e le prestazioni. È vero che non abbiamo una grandissima potenza, ma l’ottimo assetto e i freni eccellenti compensano questo deficit alla grande».
In passato con quali altre auto hai gareggiato?
«In passato ho corso con la Peugeot 207 S2000 e prima ancora la Renault Clio»
Qual è la particolarità di lavorare in un team ufficiale con il supporto diretto di Peugeot Sport?
«Peugeot Sport adotta un metodo di lavoro molto preciso e questo mi permette di imparare molto. E poi è un grandissimo onore essere nella stessa squadra di Paolo Andreucci».
Fabrizio Fabbri, Owner e Team Manager Racing Lions
Racing Lions e Peugeot hanno stretto un legame importante...
«Sì, da tanti anni lavoriamo a fianco di Peugeot Italia portando avanti senza dubbio un impegno molto importante. Quest’anno abbiamo questa sorta di doppia squadra con la 208 T16 di Andreucci da un lato e la 208 R2 di Albertini dall’altro».
C'è ancora tanto da lavorare sulla 208 T16?
«Lo sviluppo principale delle vetture viene portato avanti da Peugeot Sport, noi però poi seguiamo la messa a punto sul campo. La 208 T16 si è dimostrata fin da subito veloce, anche se ci sono ancora degli aspetti da migliorare, legati in maniera particolare all’affidabilità. È ancora il primo anno che corre, quindi c’è ancora tutto il tempo per farla maturare».
Com'è stato lavorare con un prodotto come la 208 R2?
«La R2 lo scorso anno con Andreucci si è dimostrata davvero eccezionale, arrivando a regalare prestazioni più elevate di vetture di categoria superiore. Il merito è principalmente del suo telaio davvero eccezionale. Con la 208 R2 siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato tra prestazioni e prezzo. È una macchina da corsa a tutti gli effetti con un costo però relativamente basso».