Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Roma, Caput Mundi, 25 Luglio. Giandomenico Basso e Lorenzo Granai vincono (anche) il Rally di Roma Capitale edizione del decennale e quarta prova dell’Italiano Rally a coefficiente 1.5, e terza prova del Campionato Europeo Rally dopo Polonia e Liepaja.
È un Rally alla “famolo strano”, il colossal organizzativo di Max Rendina che porterà il suo Evento nel Mondiale, questo è certo. Il Roma Capitale diventa di anno in anno più importante e prodigo di azione in un insieme da capogiro di Italiano, Europeo, anche tradizionalmente “locale” per rispetto alla passione di questi luoghi stratosferici. Diventa “strano” quando ci si aspetta un certo tipo di dinamica ed evoluzione, e invece si finisce per scoprire che i nostri sono talmente bravi, determinati e forti, che il cartellone dell’Europeo sparisce sotto i colpi dell’Italiano di questi fenomeni.
Sin dalle prime battute è Andrea Crugnola, Hyundai, contro Giandomenico Basso, Skoda. C’è gente del calibro di Lukyanuk, di Gryazin, Mikkelsen o Breen, ma i nomi impegnati a guadagnare l’Europa per partire a caccia del Mondo (o a rifarsi una verginità nella serie “promo) si sfuocano riassorbiti dall’azione del duello di casa nostra, per poi in molto casi sparire, sciolti nell’acido della dura realtà italiana, o finire fortemente ridimensionati.
Si comincia con lo spettacolare… spettacolo della Caracalla, la sera del venerdì. Il programma è infernale, 14 Prove di lunghezza variabile, ma mai corte, un bel caldo allucinante, anche a Fiuggi e dintorni, e molta fatica in previsione. Si sa, da queste parti gli asfalti non sono come in Svizzera o Olanda. Poi si va alla sfida del sabato, quella “vera”. Alla fine del primo giro hanno vinto due volte Crugnola e due volte Basso. Andrea è in testa, “Giando” paga 2 secondi, Lukyanuk, terzo, è già oltre dieci secondi. Si pensa che è il riscaldamento degli “europei”. Invece no, è la cruda realtà! “Vuoi fare il Mondiale? Prova prima con l’Italiano, chiedilo a Rovanpera!” Il solito tifoso che c’inzecca. Esce Solans, fora Gryazin.
Secondo giro, ancora Rocca di Cave, Rocca Santo Stefano, Bellegra invece di Affile-Bellegra. Gryazin si fa vivo vincendo la terza e ultima, le altre due sono ancora appannaggio di Basso e Crugnola. Dopo 66 chilometri di Speciali e un giorno di gara Crugnola è avanti, Basso e 5 secondi, Lukyanuk a più di 20. Niente da fare per Ciuffi, Volkswagen, incidente.
Sabato. Fiuggi-Guarcino, bei 20 chilometri per avanbracci tonici, Collepardo-Civita, 10 Chilometri, Santopadre (quasi un’invocazione)-Arpino, oltre 20 pietre miliari da scantonare. Due giri, la fatica si è già fatta sentire, i ritiri si sommano alle defaillances parziali. Basso vince la prima, meno 2 secondi in fattura, poi vince anche la successiva, ma in questo caso c’è il colpo di scena che segnerà lo sviluppo della Gara fino alla fine. Crugnola fora sulla Collepardo e lascia sull’asfalto 32 secondi. Gli resta un lieve margine su Lukyanuk, ma Basso, già due vilte campione europeo, diventa improvvisamente irraggiungibile. Ancora non ci si crede, un così bel Rally ridimensionato da un peccato veniale. Prezzo troppo alto ma si sa, anche questo è lo Sport. Sull’ultima del mattino Basso può rilasciare l’acceleratore e far vincere lo spagnolo Llarena. Si accontenta del terzo posto alle spalle dell’ormai inoffensivo Crugnola e si avvia al secondo giro, ultima tornata di prove speciali del Rally. Un momento, sette ritiri in questa sola Speciale. Tra questi anche Lkyanuk, che perde una ruota e con quella il terzo posto che passa a Llarena. Crugnola può stare più tranquillo.
Ultimo giro. Crugnola e Basso salutano il pubblico amico con una vittoria ciascuno, poi tirano entrambi i remi in barca. Tempestini vince l’ultima, “cruenta” Santopadre che miete altre tre vittime, tra questi Oscar Solberg. Speciale bellissima, un po’ tutto il Rally è bello. Finale quasi a sorpresa, di nuovo la Fiuggi-Guarcino di 20 chilometri. terzo passaggio sulla Speciale, resta una sola faccenda da sistemare. Norbert Herczig, Skoda Fabia lancia l’attacco al podio, vince la Speciale e batte Llarena. Alla bandiera a scacchi del Rally il podio è suo, tre decimi di secondo davanti allo spagnolo. Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, Skoda Fabia, vincono il 9° Rally di Roma Capitale, 35 secondi a Crugnola, 40 a Herczig. Hanno vinto sei delle 14 Speciali, Crugnola e Ometto ne hanno vinte 4. Entrambi gli Equipaggi sono stati in testa per sette Speciale, Basso fino alla fine del Rally.
Basso e Granai passano in testa al Campionato Italiano con 76. Fabio Andolfi resta al secondo posto con 64 punti e mezzo. Si va ora al Rally 1000 Miglia, Brescia, i primi di settembre.
© Immagini – CIR – Renault – Hyundai Motorsport Media
Rally Di Roma Capitale 2021. Classifica Finale ASSOLUTA: 1. BASSO-GRANAI (Skoda Fabia Rally2 Evo) in 1:54'06.6; 2. CRUGNOLA-OMETTO (Hyundai i20 R5) a 35.8; 3. HERCZIG-FERENCZ (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 40.4; 4. LLARENA-FERNANDEZ (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 40.7; 5. MARCZYK-GOSPODARCZYK (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 56.2; 6. ANDOLFI-SAVOIA (Skoda Fabia R5) a 1'04.8; 7. TEMPESTINI-ITU (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 1'06.5; 8. MIKKELSEN-FLOENE (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 1'18.9; 9. BREEN-NAGLE (Hyundai i20 R5) a 1'29.1; 10. CAIS-ZAKOVA (Ford Fiesta R5 MkII) a 1'31.6; 11. SCATTOLON-BERNACCHINI (Volkswagen Polo Gti R5) a 1'38.1; 12. SIGNOR-BERNARDI (Volkswagen Polo Gti R5) a 1'48.8; 13. SCANDOLA-FAPPANI (Hyundai i20 R5) a 2'13.7; 14. MUNSTER-LOUKA (Hyundai i20 R5) a 2'23.0; 15. ARES ROEL-VAZQUEZ LISTE (Hyundai i20 R5) a 2'51.0; 16. POLLARA-MANGIAROTTI (Skoda Fabia R5) a 3'05.0; 17. STRITESKY-HOVORKA (Skoda Fabia R5) a 3'16.2; 18. BONATO-BOULLOUD (Citroen C3 Rally2) a 3'26.4; 19. PROFETA-RACCUIA (Skoda Fabia R5) a 3'34.8; 20. CAMPEDELLI-CANTON (Volkswagen Polo Gti R5) a 4'37.4