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Castelvecchio Pascoli, 12 Marzo. Rally il Ciocco e Valle del Serchio. Parte il Rally e parte il Campionato Italiano Rally Sparco 2021. Parte un evento per molti motivi super atteso e per altri, molti, straordinario. È l’inaugurazione quasi perfetta della stagione dei grandi Rally italiani. Quasi perché dalla festa è stato tenuto fuori il Pubblico. A malincuore, naturalmente. Non sono ancora tempi in cui sia concesso “allargarsi”, purtroppo. Però proprio per gli spettatori è stato fatto molto. La gara toscana va in diretta pressoché dalle prime battute e pensando anche alle ultime, e il resto lo fa una forma di “esercizio” della passione cui la disciplina non era abituata, ma che in altri ambiti è del tutto normale. Vedi, un esempio per tutti, la finalissima di Coppa America che “ci” vede protagonisti. Se per Luna Rossa, dunque, siamo tutti a bordo campo di regata, per di più a notte fonda, per il Ciocco e per il CIR del primo appuntamento possiamo bene essere a bordo… strada in virtual mode. Ci rifaremo più avanti.
Il Ciocco e Valle del Serchio è affilato come una spada fatale. Record di iscritti, le star del Mondiale di Hyundai, formula “compact”, ma con ben 9 Speciali, avvio e battesimo del Power Stage all’italiana. A questo il Ciocco era in fondo abituato con il tradizionale breve strappo all’interno della tenuta. Cambia, dunque, che per il Campionato è la prima volta, e che per la prima volta verranno assegnati quei 3-2-1 punti previsti dal nuovo regolamento.
“Prove generali”, Shakedown e Power Stage, la Super Speciale Il Ciocco, 1,98 chilometri al fulmicotone. Questo è il programma del Venerdì. Tutto il resto è nel tabellone di Sabato, dall’alba al tramonto. Eccitazione massima, c’era da prevederlo. La Gara di OSE e di Valerio Barsella è sempre un evento speciale.
Al Ciocco le motivazioni sono come le scatole cinesi. Una dentro l’altra in una sequenza da capogiro. Si comincia chiedendosi chi c’è e dove sono quelli che hanno risposto presente. Di per sé molto interessante, il CIR lo diventa di più quando di “svela”. Crugnola c’è, con Ometto, era naturale ma non si sapeva come. Il Campione in carica è nel nuovo programma di Hyundai Italia. Macchina Friulmotor, sponsor Peletto, gomme Pirelli. E con la stessa Macchina ci sono Neuville, insieme a Martijn Wydaeghe, e Breen, con Nagle. Il primo a fare esperienza… di navigatore, si dice, il secondo a guidare, anche per l’Italiano. Quindi uno è “trasparente” l’altro no. C’è Basso, con Granai, l’ultimo ad arrivare ma certamente non l’ultimo degli arrivati. Corre con una delle unità della flotta Skoda, circa metà del parterre delle R5, o Rally 2 che dir si voglia. E c’è Andreucci con Pinelli, Diamine! Arriva per l’occasione con una Fabia anche il toscano, Re di casa e dell’Italiano, ufficialmente a provare gomme. Si inaugura, così, la relazione tecnica per lo sviluppo delle coperture indiane MRF. Poi, che si possa puntare anche al bersaglio grosso non è mai una novità o un’eccezione, quando si parla di Andreucci.
Shakedown. Crugnola prova ben otto volte, il che la dice lunga sulla determinazione del Campione ad entrare in palla nella nuova configurazione. Ottiene il terzo tempo. Andreucci prova una volta meno. La “scusa” è sempre la stessa, provare gomme. “Fortuna” che piove, un test in più. Meglio di Crugnola, stesso tempo. Il tempone lo stacca Neuville, non c’è da meravigliarsi. 2 minuti esatti, un decimo meglio di Andreucci e Crugnola.
Power Stage. Il primo della stagione. Anzi, il primo della storia dell’Italiano. Stessa musica, o quasi. Neuville, Andreucci, Breen. Però Neuville due secondi abbondanti più veloce. Crugnola è dietro anche al re dell’asfalto, Albertini, in corsa con una Skoda insieme a Fappani. Basso è molto indietro, un problema alla partenza è fatale in una prova così breve e “tirata”. In evidenza anche Scattolon, Polo, Ciuffi e Profeta, Skoda. La stranezza: Neuville è totalmente trasparente, Andreucci lo è ma porta via punti, dunque il primo dell’Italiano dopo un giorno di gara è… Craig Breen, Hyundai.
In attesa del grande Sabato. 90 chilometri di speciali, Massa Sasso Rosso, Careggine, Molazzana per tre volte. Tutto in un giorno di fuoco!
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