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Termini Imerese, 10 Maggio 2019. Targa Florio 2019. Tre cose sono uscite clamorosamente alla perfezione dal cilindro della prima, corta Tappa dell’Edizione numero 103. Il sole di Sicilia, puntuale all’appuntamento cruciale dopo due anni di dissidenza, le fettuccine ai carciofi di Cerda e ricotta del riluttante ma geniale ristoratore Rosalino Nasca, e la doppia vittoria del finalmente perfetto Luca Rossetti, che offre insieme a Eleonora Mori un contributo di gran classe al successo del Team Citroen e al Campionato.
Non era iniziata così. Il porto di Termini Imerese è il modo di incominciare nel caos, tra container, barche a vela in secco, annodati camion articolati e isterici poliziotti impazziti nel tentativo di mettere un minimo d’ordine nell’impossibile vitalità della banchina. Contesto ideale perché la Super Speciale intitolata alla Città, e sviluppata per due chilometri e mezzo di rotoballe sul piazzale merci della banchina infinita, diventi un buon pretesto per vedere la mossa del Rally da lontano, nella fattispecie dal Belvedere che si chiama così ma che ce n’è di assai meglio in Sicilia. A stendere una nota di colore sulla Targa che si fa largo c’è e si mantiene fortissima la passione siciliana, respiro oceanico e imbattibile forza di un Popolo che accompagna la Corsa più antica del mondo verso il suo futuro imperscrutabile. E a portare subito su un livello superiore la contesa e lo spettacolo c’è un manipolo di super eroi del volante, nella fattispecie i migliori del Campionato Italiano Rally.
Oltre allo scatto iniziale e cortissimo, la prima giornata della Cursa, che era iniziata con lo shakedown del mattino, si incentra su un programma corto e solo nominalmente ripetitivo. Le due Prove Speciali di Cefalù, infatti, vengono disputate in condizioni molto diverse l’una rispetto all’altra. La prima esecuzione nel tardo pomeriggio, la seconda nel fascino avvolgente della notte. Lo spettacolo è subito su un livello superiore e i contenuti, lasciamocelo dire, su un altro pianeta.
Merito della performance “incredibile” di Luca Rossetti, che porta finalmente un sorriso sui volti del Team Citroen che si sforzava di fare buon… viso a gioco almeno non perfetto dopo le due Prove iniziali del Campionato, Ciocco e Sanremo. “Rox” e Eleonora Mori impeccabili, e così la C3 R5 del Team Citroen Italia che può portare finalmente in prima pagina i risultati della scelta invernale indirizzata verso il Pilota cui affidare il cambio di tanta e tale Storia.
Lo spettacolo del Targa è nella competente, contagiosa passione del tifo siciliano. Ti metti su una curva cruciale, aspetti pazientemente, e lo spettacolo all’arrivo, al passaggio e all’uscita dei Piloti diventano una pagina di università del Rally. Professori i tifosi. Noi ci piazziamo cinque chilometri circa dentro la Speciale. Passa Basso. Il plebiscito è tiepido. Efficienza intermittente. Ecco Campedelli, forte in entrata, mediamente veloce in scorrimento, repentino in uscita. Un po’ meglio e scattano i cronometri. Si sapeva già che è lui il riferimento legato ai pronostici.
Ed ecco Luca Rossetti. C’è perfetta, aggressiva fluidità nell’azione dell’Ufficiale Citroen Italia e il passaggio è accompagnato dall’ovazione della curva Est. Uno urla di fermare il cronometro. Sa quel che dice, e infatti Rossetti è già un paio di secondi sotto l’”ex” riferimento. Terzo allo “scratch” del Porto, Rox stravince la prima Cefalù a passa in testa. Vola qualche “scusa”, olio, filler, polvere, ma di fatto Campedelli e Basso sono battuti, Albertini e Crugnola stracciati. L’esecuzione perfetta di Rossetti è stata un atto dovuto di grande bellezza.
Si cambia scenario. Completamente. È notte, Targa Florio affascinante e difficile. Cefalù 2 che è anche prova del nove. Si cambia ma… non cambia. Semmai si migliora. Il Mago di Partinico, qui accanto a me, garantisce che con il fresco della notte i motori rendono di più. Rossetti non si capisce se ha ascoltato il Mago o i Fabbri, considera invece migliorato il “feeling”, termine abusato nei Rally come i rovesci di pioggia delle previsioni meteo, e soprattutto il grip, la tenuta dell’asfalto freddo e umido. Il risultato è doppio: una nuova, netta vittoria, il leggero vantaggio che si somma, un’incredibile dose di fiducia che fa del “pacchetto” Citroen lo spauracchio della vigilia di Campionato.
Poi si dirà che la Gara è ancora lunga, complicata, difficile, varia. Che farà caldo, molto e per la prima volta, e che gli Avversari colti di sorpresa, in particolare Campedelli e Basso che sfilano nell’ordine, vorranno replicare alla sfida Citroen e si sveglieranno bellicosi.
Tutto possibile. Ma il primo capitolo del Targa Florio 103 è questo. In archivio con una doppietta da manuale. E ora tutti al Nasca.