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Sembra che l'incidente di venerdì scorso sia già, solo, uno spiacevole ricordo per il 10 volta campione italiano Paolo Andreucci. Al rally di Roma Capitale, infatti, il toscano non sbaglia e mette subito in chiaro che gli sfidanti dovranno batterlo sul campo se vorranno tenere aperte le chanche di una vittoria nel CIR.
La prova è valevole anche per il campionato europeo e infatti questa gara registra un numero altissimo di vetture al via, ben 35 R5. Nelle prime fasi sembra che tutti i piloti abbiano avuto qualche problema con la loro vettura, effettuando solo un paio di giri dello shakedown, che presentava un fondo umido, e passando il resto del tempo a affinare l'assetto in vista dei due giorni di gara, dove è atteso il bel tempo.
A far ben sperare per la gara di Andreucci c'è l'ottavo tempo realizzato nella qualyfing stage, valevole per i piloti dell'europeo, che considerato il solo passaggio prima della rottura dell'idroguida e il nuovo navigatore, David Castiglioni, fa brillare il nuovo pacchetto portato in gara a Roma, data l'assenza forzata di Anna Andreussi.
Simone Campedelli, uno dei protagonisti attesi sulle speciali romane, ha dichiarato: "Lo shakedown è stato particolarmente insidioso per via del fondo viscido, non abbiamo voluto esagerare e orientare il setting dell'auto verso queste condizioni visto che nei prossimi giorni le temperature sono previste in aumento. Sarà interessante come al solito il confronto con i piloti dell'europeo che vanno molto forte. Noi comunque dovremmo concentrarci sulla nostra gara senza fare errori, siamo alle ultime due gare e ci sono ancora parecchi punti da assegnare.