CIR 2018-4. Rallye Elba. Inizio Campedelli (Ford)

CIR 2018-4. Rallye Elba. Inizio Campedelli (Ford)
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Prima, complessa tappa del Rally Elba numero 51. Due prove al pomeriggio e due la sera, in mezzo la “Spettacolo” di Portoferraio. All’intermedio del primo giorno di Gara Campedelli, Andreucci e Crugnola in 10 secondi
26 maggio 2018

Portoferraio, 26 Maggio. Il Rally all’Isola d’Elba è di nuovo realtà e in pieno svolgimento. Rallye Elba, è la volta del Campionato Italiano Rally, quarta Prova. Si torna pian piano ad assaporare l’atmosfera di uno dei Rally più amati e maggiormente evocativi. Sarà l’ambientazione, eccezionale, sarà quel senso di vaga magia che consiste nel riuscire a far stare dentro un’isola di 10 per venti chilometri una corsa lunga e complessa come un Rally. Naturalmente, per la tradizione isolana è un gioco da ragazzi, e poi l’”antico” Rallye Elba, quello che faceva venire le palpitazioni e sognare, sulla terra e di notte, tutta la notte, era anche di più, molto di più al punto che allo “scoglio”, ancora oggi, basta un niente per far scoccare la scintilla del ricordo epico, dello splendore di Fulvia e Stratos, 124 e 131, Delta e 037, delle grandi Scuderie, dei Fuoriclasse del Mondiale all’Università del brivido. In Toscana, ma non solo, per molti la nascita della passione coincide con un’edizione del Rallye Elba. Oggi siamo alla numero 51, l’ACI poteva far celebrare il cinquantesimo con il ritorno nell’Italiano, è arrivata tardi ma non importa, ACI o non ACI questo è il Rally degli elbani.

Pollara sulle strade del rally Elba 2018
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Tra formula CIR e tradizione, il Rally dell’Isola d’Elba è un Evento complesso, difficile e delicato. Intanto per il programma, poi per le strade, infine per le curve. Non bastasse, l’asfalto, talvolta “specchiato” sul quale tutti, prima o poi, hanno lasciato il “segno”. L’indicizzazione delle priorità determinate dalla classifica provvisoria del Campionato fa il resto, costringendo taluni a spingere forte per non perdere il treno, e altri a rallentare per controllare di essere perfettamente sui binari. Paolo Andreucci, Anna Andreussi e la Peugeot 208 T16, i Campioni in carica, sono nettamente in vantaggio, ma come ha tenuto a precisare Andreucci, il vantaggio va incontro alle gare sulla terra, nelle quali partire davanti è una tassa, e alle due finali del Campionato a coefficiente 1,5. Meglio, dunque, considerare quel vantaggio come una circostanza nominale, non perdersi a fare calcoli e puntare sempre a un “buon” risultato.

Due prove speciali al pomeriggio, due la sera dopo l’intermezzo della Prova Spettacolo. Non risulterà troppo spettacolare né davvero inaugurale, stranamente posizionata al tramonto a metà del programma, ma avrà il pregio di radunare la folla delle grandi occasioni al parcheggio del supermercato (molti, in effetti, fatti un po’ “prigionieri” all’interno della struttura e “costretti” ad ammirare le evoluzioni dei Campioni del Rally dai parcheggi aerei). Belle, affascinanti davvero le due prove in notturna, l’anima dell’Elba, e grande attenzione alla scivolosità degli asfalti, talvolta davvero imbarazzante.

Andreucci all'attacco!
Andreucci all'attacco!

Comunque, nessun “danno” serio alla fine della prima giornata di Gara, con una riuscita interpretazione da parte dei principali attori. Andreucci, che come si diceva gode del vantaggio di essere leader del Campionato, ha potuto controllare da una posizione sempre buona. Campedelli, invece, deve attaccare e cercare di portare al suo attivo una prima vittoria che finora gli è stata, o si è, negata. Crugnola offre ancora una volta la sua interessante versione dei fatti e si qualifica al titolo di rivelazione della stagione.

Cosicché Campedelli, Ford Fiesta, ha vinto quattro delle cinque frazioni cronometrate ed è stato in testa dall’inizio alla fine della Tappa, Andreucci ha potuto amministrare la seconda piazza concedendo una diecina di secondi appena all’arrembante avversario, e Crugnola è terzo ad appena due decimi dall’Equipaggio Campione d’Italia. Crugnola, e Andreucci ancora di più, sono stati di una regolarità impressionante, convincendo alla fine tutti del fatto che in una Tappa così delicata e satura di insidie, la cosa migliore era non fare il minimo errore.

Crugnola, e Andreucci ancora di più, sono stati di una regolarità impressionante

Il parziale alla fine della prima tappa, di fatto, tenderebbe ad escludere dalla lotta di vertice tutti gli altri. Bene Scattolon, che è quarto ma a tre quarti di minuto, meno bene l’indecifrabile Scandola alla stessa altezza, e senza voto, al momento, Nucita, vittima peraltro di una foratura all’inizio della Tappa. Naturalmente è solo l’inizio, anzi il primo terzo di Gara, mancando al traguardo in “Calata” a Portoferraio ancora un centinaio di chilometri distribuiti sulle rimanenti 5 Prove Speciali.

 

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