CIR 2017. Il Rally Adriatico secondo Andreucci-Andreussi

CIR 2017. Il Rally Adriatico secondo Andreucci-Andreussi
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Andreucci-Andreussi alla prova dell’Adriatico “segreto”, quarta del CIR e seconda del CIR Terra. È una gara bella e difficile, da affrontare con grande cautela… e una Peugeot 208 T16 in gran forma
12 maggio 2017

Cingoli, 12 Maggio 2017. Un Rally in gran segreto. Per evitare le ricognizioni abusive hanno “svelato” tutto alla vigilia, per confermare quello che si poteva facilmente supporre e farci prenotare con il patema d’animo di un Rally marchigiano ma magari con le prove in Svizzera.

Comunque sia una data importante della stagione, poiché si approda alla metà del calendario CIR e alla seconda prova del Campionato Italiano Terra. È soprattutto la terra, configurazione rara nell’Italiano sebbene must del Mondiale, che genera qualche apprensione. Non è il caso dell’Equipaggio di Peugeot Sport Italia, Andreucci e Andreussi, che affrontano la nuova sfida di un Rally ostico per il curriculum ma affascinante per le sue caratteristiche. 15 prove speciali in due giorni “serrati”, inizio venerdì con la partenza da Senigallia e arrivo a Cingoli, domenica pomeriggio. Parco assistenza a Jesi. Spettatori, organizzatevi. Ne vale la pena.

All’Adriatico abbiamo spesso avuto poca fortuna, ma questo non toglie nulla al fatto che sia un Rally affascinante e tecnicamente avvincente

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Anna Andreussi. “È vero, all’Adriatico abbiamo spesso avuto poca fortuna, ma questo non toglie nulla al fatto che sia un Rally affascinante e tecnicamente avvincente. Per non parlare dell’agonismo. Lo affrontiamo quindi con la chiara intenzione di invertire la tendenza e di aggiungerlo al curriculum recente del mio Pilota, visto che lui è in grande forma e che la nostra Peugeot lo è altrettanto.”

Ma questa storia del segreto sulle prove speciali?

Paolo Andreucci. “Direi che è una cosa un po’ buffa, una stupidata. Lo hanno fatto perché non si andasse a provare, ma visto che ci sono delle regole, basterebbe istituire dei controlli e applicare le eventuali sanzioni. Così nessuno va a provare, e va bene, ma per esempio neanche gli spettatori sanno in anticipo dove andare a vedere il Rally, e non possono organizzarsi che all’ultimo minuto. E così, in cascata, va così per la promozione dell’evento. Non bene.”

Pronti alla battaglia o alla guerra?

PA. “Per entrambe, naturalmente, bella figura al Rally e buoni punti in Campionato. Questi gli obiettivi. Purtroppo e per fortuna partiamo per primi, visto che siamo in testa al Campionato. Puliremo le strade e mi viene da pensare che da noi i più bravi devono essere penalizzati invece che essere premiati. Da altre parti leadership e shakedown danno il diritto a scegliere la posizione di partenza, o di accedere a un sorteggio, qui no. In altri sport ci sono altre regole che tengono conto dei più bravi, per esempio con le teste di serie.”

È una questione di “teste”?

PA. “Va beh. Parliamo d’altro, è più interessante. Prevedo che ci possano essere delle sorprese, il Rally è sempre piuttosto delicato e incerto. Terra, una bella terra, e belle prove speciali con molti tratti davvero spettacolari. Non troppo lunghe, perché è difficile reperirle e perché continuano ad asfaltare.”

Qualche novità tecnica?

PA. “È una Corsa tutta da vedere. La macchina va bene. Non abbiamo novità particolari, anche se potrebbero arrivare all’ultimo momento, ma possiamo contare sulle migliorie di motore e di altri particolari che hanno messo la 208 T16 su un piano di eccellente competitività, ormai dimostrata. Tatticamente le novità sono ancora meno. Prevedo che potremmo divertirci di più il secondo giorno, e prevedo anche che miglioreremo senz’altro il risultato ottenuto… lo scorso anno.”

Il Rally Adriatico è un appuntamento importantissimo. Quindi si pensa a tutto per essere pronti a tutto. La Gara è difficile ma a noi piace molto

Terra & Fortuna. Ci si pensa?

AA. “Senza dubbio il Rally Adriatico è un appuntamento importantissimo. Quindi si pensa a tutto per essere pronti a tutto. La Gara è difficile ma a noi piace molto, anche se, appunto, non è tra le nostre favorite quando si parla di fortuna. Cercheremo, dunque, di recuperare con la sorte, e quindi con il risultato. Le strade sono molto, molto belle, sono tra le più belle in Italia e non solo. Insieme al San Marino, l’Adriatico è una di quelle due gare su terra che hanno condizionato la nostra stagione 2016. È logico che vorremo affrontarle entrambe al 110%. Il regolamento è stato parzialmente allineato, e quindi almeno il secondo giorno si potrà partire in ordine di classifica, un fatto molto importante sulla terra. Il risultato, insomma, lo dobbiamo costruire sui due giorni di gara tenendo conto anche di questa variabile.”

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