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Verona, 11 Ottobre. Gli ultimi due passaggi sulla Prova Speciale Erbezzo, 20 bellissimi chilometri al confine con il Trentino sui saliscendi, e il cui “acuto” è il Passo Fittanze, non dicono niente di nuovo. Anzi, sottolineano definitivamente la situazione venuta a crearsi al termine del lunghissimo, e determinante, “tappone” di sabato, e congelano il risultato nell’identico podio del Città di Roma Capitale: Scandola-Basso-Andreucci. Finale comunque avvincente.
Scandola è già in una botte di ferro, e non può far altro che confermare le frustrazioni di Basso e una certa “irregolarità di funzionamento” di Andreucci. L’uno ovviamente impossibilitato a ribaltare la sua gara pesantemente condizionata dal guasto all’idroguida di sabato, e l’altro troppo preso dalla parte di difensore del Titolo Costruttori che Peugeot sta per staccare per la nona volta. Del “fenomeno” di Squadra risente anche Michele Tassone, per una volta, anzi la seconda, alla guida della 208 T16, bravo ma a tratti “legnoso”. Ma viene il dubbio che in questa occasione, neanche i Basso e gli Andreucci più in forma avrebbero avuto potuto aver ragione di uno Scandola così accorto e determinato.
Basso non si tira indietro, come sempre, e spinge fino all’ultimo cercando di mettere pressione al leader. Vince e strappa un secondo nella penultima speciale, e ne concede meno di uno al termine della prova che chiude il Rally. Orgoglioso e bravo, ma anche sfortunato, e il risultato dell’ultimo “stretch” di domenica mattina resta sostanzialmente un nulla di fatto che accompagna il secondo posto, il terzo ottenuto nel corso dalla stagione. È sufficiente per stare davanti a Scandola in Campionato e confermare il secondo posto assoluto nella graduatoria dei piloti 2015, ed è un bel risultato in assoluto, ma certamente non quel successo che Pilota e Squadra si auguravano dall’inizio della stagione e che, per un motivo o per l’altro, non è mai arrivato.
Peugeot vince il titolo Costruttori
Andreucci, invece, dà l’impressione di essersi defilato di “default” per concentrare la sua gara sul Titolo Costruttori, il primato che chiuderebbe il “full” di Peugeot Sport Italia anche nel 2015. Il target diventa meno diretto, e la gara di Andreucci, costellata da piccole “sviste” e da scelte non troppo indovinate, lascia quasi perplessi. Oltre un minuto dalla testa della corsa, del resto, per il Toscano è un fatto clamoroso. Ma l’obiettivo è lì, dietro l’angolo, e arriva sempre la giornata in cui bisogna far cassetta. Terzi Andreucci & Signora, quarti Tassone & Michi, Peugeot si porta a Milano il 9° Titolo riservato alle “Fabbriche”, l’estera più premiata in Italia, in perfetta sintonia con il 9° alloro conquistato dal Pilota, e chiude la stagione senza lasciare una sola briciola agli avversari.
Ed ecco Umberto Scandola, il vincitore. Una gara perfetta, controllata e gestita in funzione della “strada” da fare, degli avversari da battere e del risultato da ottenere. Le strade sono quelle di casa sua, “scaldate” dal suo pubblico, e non c’è niente da aggiungere. Degli avversari anche, abbiamo detto, ma Scandola aggiunge. Non nuovo a preferire l’obiettività dell’analisi globale alla valutazione di se stesso, Scandola sembra quasi “giustificarsi”, ma solo per premettere che se i suoi avversari non avessero avuto la loro dose di sfortuna, il confronto sarebbe stato ben più serrato e la vittoria maggiormente in discussione. Gentile, modesto, generoso, onesto e galantuomo.
Cala il sipario sul CIR 2015
Solo in un secondo tempo Scandola si concede di parlare della propria aumentata sensibilità con la nuova Fabia R5, della buona tattica adottata e delle scelte perfette per quanto riguarda pneumatici e assetti. E allora parla di Skoda, che il veronese ritiene la R5 più performante del momento, dei suoi “gommisti” Michelin, del suoi Meccanici e dei suoi Tecnici, del suo Pubblico, tutti con la maiuscola. Alla fine, meno male, tra i commenti di Scandola c’è spazio anche per il… Pilota. Ha vinto sei delle undici Prove Speciali, è stato in testa al Due Valli a partire dalla terza PS fino alla fine della Corsa. Ha anche vinto l’ultima Speciale dell’ultimo Rally del Campionato, che chiude al terzo posto assoluto, un punto appena alle spalle di Basso, con tre vittorie, all’Adriatico ancora con la Super 2000, al Roma e al Rally di Casa con la nuova R5.
Il CIR 2015 chiude dunque i battenti. Peugeot ha fatto banco regio aggiudicandosi i Titoli Piloti (Andreucci-Andreussi) Junior (Tassone-Michi) e Costruttori.
Il CIR 2015 chiude dunque i battenti. Peugeot ha fatto banco regio aggiudicandosi i Titoli Piloti (Andreucci-Andreussi) Junior (Tassone-Michi) e Costruttori. L’Equipaggio Ferrarotti-Fenoli si aggiudica all’ultima prova il Campionato Produzione con una New Clio Renault, che quindi è il Costruttore-Produzione. I due Trofei Renault si chiudono con le vittorie di Luca Panzani e Luca Rossetti, e Verona assegna anche il Trofeo Suzuki a Uliana-Mad Jack e il Trofeo Promozionale Peugeot a Simone Giordano, primo anche nella gara del TRN.