CIR 2015: il Ciocco delle Meraviglie!

CIR 2015: il Ciocco delle Meraviglie!
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Prima assoluta del CIR 2015, il Rally del Ciocco e Valle del Serchio esce allo scoperto con il potenziamento del suo affermato format. Dall’intervista al suo realizzatore, Valerio Barsella, il quadro generale di un Rally super
16 marzo 2015
Il Ciocco, 15 Marzo. Non che il Rally del Ciocco e Valle del Serchio abbia bisogno di presentazioni o di essere “dipinto”, la sua immagine di Rally super è stampata nella memoria e nell’immaginario degli appassionati, ma talvolta i cambiamenti sono ben sotto la pelle, e tali da catapultare un evento già di riferimento oltre la sua celebrata caratura. Sono tre i punti essenziali attorno ai quali la prova di apertura del Campionato Italiano fa perno per proiettare in avanti la sua evoluzione. Aria di grandi aspirazioni internazionali, si direbbe, non dichiarate e neanche dette, ma alle quali non si può fare a meno di gettare un pensiero.


Il Rally del Ciocco e Valle del Serchio è una creatura della Garfagnana, ma anche e soprattutto della sua estesa Provincia e di un gruppo di inossidabili appassionati, che la realizzano con impeto ogni anno amplificato, e della sua guida, Valerio Barsella. Barsella è una “strana” figura, trascinata da una potente passione per la sua Terra e per il suo Rally, che lo fa muovere d’istinto, ma allo stesso tempo incollata “culturalmente” all’evoluzione dei tempi, alle regole che cambiano, al mondo stesso che… fa fatica a migliorare.

 

logo rally ciocco 2015
Il logo della trentottesima edizione del Rally il Ciocco e Valle Serchio

Il movente del Ciocco diventa, dunque, uno sprone al rilancio globale, della specialità, dell’atmosfera del Ciocco e, non di meno, di una sintesi evolutiva perfettamente aderente alle esigenze del un momento. Sembra facile, logico, ma in realtà non c’è niente di più difficile che spingere come un appassionato e controllare la spinta come un ragioniere. Barsella sembra riuscirci bene, e la struttura del Rally che sta per lanciare il CIR 2015 ne diventa la testimonianza tangibile. Il Rally del Ciocco avrà dunque la partenza da Forte dei Marmi e la conclusione a Castelnuovo di Garfagnana, in un abbraccio di Sport che si estende dalla Versilia alla Montagna toscana. I tre punti, dicevamo: il “Forte”, un sabato di Gara al fulmicotone, e una domenica “antologica”, con tutto quello che il Rally può esigere ed offrire, nell’arco della mattinata conclusiva.


Forte dei Marmi ma non la prevista Prova Speciale inaugurale. Nessuna stranezza o ripensamento. Dopo la tempesta di vento che ha devastato la regione, la “capitale” versiliese si preoccupa di contare i danni e lanciare i rimedi, e di restituire alla globalità del comprensorio e ai suoi cittadini, otto su dieci colpiti dalla furia degli elementi, acqua, luce e gas, efficienza e immagine. La Prova Speciale può aspettare un anno, così come ha fatto la Tirreno Adriatico e, paradossalmente, gli Amministratori sembrano quasi scusarsi per una decisione che è solo logica e responsabile.

valerio barsella
Valerio Barsella, a sinistra, insieme a Sebastien Loeb

 

Valerio Barsella, insieme a tutta la Organization Sport Events, condivide al 100%.

«Neanche parlarne. Quello che è successo a Forte dei Marmi ha colpito tutti, non solo noi che gravitiamo attorno alla città versiliese. Non vedo una scelta diversa da quella che antepone la gravità della situazione creatasi. Niente Prova Speciale al Forte, dunque, ma il Rally seguirà nel suo sviluppo l’intero programma di base al netto della rinuncia alla “piccola” PS. Partirà da Forte dei Marmi, dove verranno effettuate anche le verifiche, e si sposterà al Ciocco passando da Serravezza per lo shakedown. Dal Ciocco partirà all’alba del sabato, e a Castelnuovo Garfagnana si concluderà domenica a mezzogiorno. Intanto la prima “testimonianza” del nostro lavoro viene dalle iscrizioni. Abbiamo una novantina di Macchine, aspettiamo ancora le eventuali raccomandate partite venerdì a ridosso della dead line, dunque almeno una diecina più dello scorso anno. I “Big” ci sono tutti, da Andreucci e Andreussi con la Peugeot 208 T16 ufficiale e gli 8 Titoli Italiani, naturalmente, alle BRC e Skoda ufficiali di Giandomenico Basso e Umberto Scandola. Da Alessandro Perico, che ha confermato la sua presenza, a una bella “muta” di giovani, che è un fatto bellissimo, e di Piloti locali. Tutti i grandi, gli emergenti e quei giovani promettenti che rappresentano il ricambio e la linfa anche e ancor di più per il nostro Sport, rimasto un po’ fermo negli ultimi anni. Una bella partecipazione, che merita un bel banco di prova».

 

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La 208 di Aundreucci durante l'edizione scorsa del rally

 

Vediamo quali sono le novità dell’edizione 2015.
«Il Rally porta dei cambiamenti di rilievo rispetto all’edizione dello scorso anno. Non nel format ma in tutto quello che riguarda l’aspetto sportivo. Sono state rivisitate le Prove, con un 70% circa di varianti. Sono prove speciali molto belle, anche molto tecniche naturalmente, che portano il Ciocco e Valle del Serchio su un gradino più alto. La Prova di Careggine, per esempio, viene ripresentata nel formato originale degli anni novanta. Il programma segue la rotta che dalla Versilia si sposta sulle montagne attorno al Ciocco. Partiremo venerdì da Forte dei marmi, controllo a Serravezza, dove è previsto anche lo shakedown, arrivo al Ciocco. Si riparte sabato mattina alle 06:00. Per prima la Prova di Cerretoli, alla quale abbiamo aggiunto i tre chilometri che l’avvicinano a Careggine, il piccolo paese che vuole il Rally e che ci ha dato la possibilità di allestirvi due prove al mattino e, una volta invertiti i servizi, due anche al pomeriggio. I concorrenti passeranno in quest’area praticamente l’intera giornata. Dopo la Cerretoli sarà la volta della Renaio, una “classica” del Rally, anche questa da effettuarsi due volte senza l’intermezzo del Parco Assistenza. Ecco che si delinea la durezza del Rally 2015: sei prove al mattino, senza assistenza ma con la possibilità, in caso di maltempo e pioggia, di una sosta solo per il cambio della gomme, e sei al pomeriggio, in una giornata lunghissima, e significativamente dura, che si concluderà alle 20:00».

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La Skoda Fabia di Umberto Scandola alla trentasettesima edizione dell'evento

 

Non proprio uno “sprint”, insomma, ma un’evoluzione vera e propria nel senso del “tono”.

«In questo senso c’è un riferimento al passato della disciplina, con la necessità indotta di spingere sulla prestazione ma anche di amministrare risorse e meccaniche. Diventa una lunga giornata di impegno, sia per la gara “maggiore” del CIR, sia per la “minore” del Trofeo Rally Nazionale, che andrà in scena solo il sabato ma con una giornata “piena” di gara. Abbiamo pensato che era giusto offrire anche ai concorrenti del TRN un Ciocco “vero”, una giornata completa e probante di Rally. La domenica resta dunque riservata agli equipaggi del CIR, con la Prova di Coreglia che sarà disputata due volte. Stesso nome, rispetto allo schema dello scorso anno, ma Prova abbondantemente rivisitata visto che, in realtà, quest’anno la PS è costituita dalla somma della Coreglia più la Tereglio, andando a formare così una prova speciale non solo lunga, ma davvero completa. Tutte le Prove del Rally sono belle, ma la Coreglia in questa configurazione lo è ancor di più, direi che è straordinaria perché gli Equipaggi scopriranno veramente tutto quello che c’è da sapere su un Rally, dai tratti in salita e in discesa, dal lento al veloce, dallo scorrevole al molto tecnico, tutto con un impegno di guida notevolissimo. Diciamolo: è una prova eccezionale sotto il profilo della completezza!»

 

Un complesso organizzativo imponente e delicato, con quale mira?

«La mira, l’obiettivo è quello di offrire un Rally bello, impegnativo e completo. Il format lo favorisce, la densità tecnica del sabato e la piccola “antologia” della domenica realizzano una Prova che nessuno potrà sottovalutare e che esalterà i più bravi e preparati. Non certo una gara per i Piloti della domenica. L’impegno è delicato e non privo di rischi, certo, ma ha una contropartita esaltante. Nella soddisfazione per il nostro lavoro, e quello di cinquecento persone votate al nostro Rally, per il legame che crea sul territorio attraverso la trasformazione e la maturazione dei rapporti tra le persone e le forze in campo, per l’esaltazione della bravura dei Piloti e, di conseguenza, per lo spettacolo che può offrire al pubblico “storico” del Ciocco e Valle del Serchio».

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