CIR 2015. Città di Roma Capitale. Vittoria di Scandola (Skoda Fabia R5)

CIR 2015. Città di Roma Capitale. Vittoria di Scandola (Skoda Fabia R5)
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Uno-due dell’Equipaggio di Skoda Motorpost Italia che, dopo la vittoria in Slovenia del Nova Gorica, “piega” Basso e si aggiudica anche il Rally di Roma, penultima prova dell’Italiano. Basso e Andreucci ai posti d’onore
20 settembre 2015

Roma, 21 Settembre. Quando suona il gong dell’ultima ripresa, i tre passaggi sulla Prova Speciale Guarcino “Bonifacio VIII” di 11,8 chilometri, la situazione generale è tesa. Agonisticamente parlando, s’intende, perché in verità l’atmosfera creata dal Rally di Max Rendina è generalmente piuttosto rilassata. Comunque, in testa, dalla fine della prima tappa del Rally capitolino c’è Umberto Scandola, ma Giandomenico Basso è lì, ad appena 3 secondi e uno ma in “credito”, in un certo senso, dei dieci secondi di penalità, conseguiti per un ritardo al CO a causa di una foratura, che hanno indebolito il risultato dell’Equipaggio BRC Ford nascondendone in parte la performance eccellente.

 

Da parte sua Scandola è cresciuto ancora nel “legame” con la nuova Skoda Fabia R5, avuta in mano per il San Marino ma non sfruttata a causa delle due sfortunate, premature uscite all’ombra del Titano e, successivamente, in Friuli, e la competitività del “pacchetto” è tornata su livelli più consoni alla caratura tecnica del Campione italiano 2013.

 

Sempre per un problema di foratura, non drammatico ma irrimediabile, Paolo Andreucci, il nono Titolo Italiano già in tasca dalla vittoriosa campagna del Friuli, non può ragionevolmente essere considerato un “pericolo”, almeno in questa occasione. Sulle tortuose prove del Rally il minuto accumulato sulla lunga Monte Livata “Caput Mundi” è un ritardo incolmabile.

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Giandomenico Basso è stato protagonista di un serrato duello con Scandola

Tra Basso e Scandola è battaglia avvincente

Scandola contro Basso, insomma, Skoda contro BRC Ford, testa a testa per un risultato che per entrambi è prezioso.

 

Giandomenico Basso non si fa pregare. Liscio, potente e perfetto nei passaggi a fil di muretto o di strapiombo dell’insidiosa Speciale conclusiva, porta la BRC alla vittoria nei primi due passaggi della Guarcino, che gli valgono il recupero di sette decimi e oltre un secondo rispettivamente. All’ultimo, buffo “remote” service, buffo perché è nello stesso piazzale di assistenza ma segregato da una linea di fettuccia, Macchine e Piloti da una parte e assistenti dall’altra, neanche un sorso d’acqua che può passare il “confine”, lo vantaggio di Scandola si è assottigliato ad appena 1 secondo e tre.

 

La sfida è così portata su un livello ancora più alto, e diventa oltre che decisiva, di conseguenza anche pericolosa. In ogni caso delicata visto che entrambi i Piloti hanno già sulla “coscienza” parte della sfortuna accumulata durane la stagione.

 

D’altra parte non c’è scelta. Qualsiasi “calcolo” o strategia complessa può solo nuocere al finale cronometrico, ed entrambi i Piloti, ormai “acclimatati” allo spessore del confronto diretto, non si risparmiano. Basso si migliora ancora, sui quasi dodici chilometri “chiave”, di 2 secondi e 3, ma Scandola, messi da parte tutti i residui imbarazzi, suscita al traguardo un meritato boato di ammirazione. Il suo già buon tempo fino ad allora, non distante dal crono di Basso, esplode in un nuovo, quasi clamoroso record del tracciato.

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Andreucci al Rally Due Valli dovrà spingere per assicurare a Peugeot il titolo marche

Secondo successo per Scandola e D'Amore

Ben cinque secondi, tondi, meglio della sua precedente prestazione, e un secondo e mezzo abbondante migliore del riferimento di Basso. Ristabilite le distanze, ha termine la bellissima battaglia. Il 3° Rally Città di Roma Capitale si chiude con la bellissima prestazione dell’Equipaggio Skoda Motorsport Italia, che vale la seconda vittoria, dopo quella ottenuta all’Adriatico, di Umberto Scandola e Guido D’Amore.

 

Altre cose belle. Oltre ad offrire al pubblico lo show della WRC di Lorenzo Bertelli graditissimo apripista, e la piattaforma perfetta per i meritati complimenti ad un Campione autentico, il Rally Romano ha riproposto il massimo livello di competitività di Scandola e della ritrovata, grande vena del migliore Basso “powered” by BRC. Il CIR, dal canto suo, ritrova e riunisce tutti i suoi più forti protagonisti e se ne compiace, promuove il Rally Città di Roma Capitale a evento raffinato e avvincente, e scatena un gran finale di Campionato al Rally Due Valli, che chiude la stagione a Verona.

 

Se il Titolo è già assegnato dal Friuli ad Andreucci ed Andreussi con la Peugeot 208 T16, Roma non ha emesso alcun verdetto definitivo per quanto riguarda l’ordine dei posti d’onore e per quanto concerne la corsa al Titolo Costruttori. Stando così le cose, Scandola cercherà ancora e in tutti i modi di battere Basso in casa, ma avrà bisogno di un “aiutino” esterno per concludere il Campionato al secondo posto, e Andreucci si vedrà costretto in ogni caso fare il guastafeste per spingere Peugeot, che comanda la provvisoria con 14 punti di vantaggio su Ford, verso la conquista del nono Titolo Marche.

 

Se non sono le premesse per un Due Valli al fulmicotone queste!

 

Foto: APPhotosport

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