CIR 2015. Andreucci-Andreussi-Peugeot. “Il Gatto a nove code flagella ancora al Targa Florio”!

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Lunga passerella finale sulle tre PS Grattieri, per incoronare d’alloro il Campione moltiplicatore di Record. Scandola e Chardonnet sul podio di Campofelice di Roccella. L’anno prossimo è Targa Florio Numero 100.
30 maggio 2015

Campofelice di Roccella, 30 Maggio. Il titolo l’ho preso paro-paro dalla saggezza popolare, scegliendo una soltanto tra le tante espressioni di entusiasmo che la Sicilia dei Motori ha dedicato al suo Campione preferito e, da anni ormai, figlio adottivo. Ma altri titoli sono spuntati come fiori dall’entusiasmo popolare. Dal più scontato “La nona sinfonia” al “Paolo insegnagli la strada”, citazione dell’urlo che accompagnò, scritto sui muretti del circuito delle Madonie, la prima, leggendaria vittoria di Nino Vaccarella.

 

Scelto questo titolo, ci sarebbe da chiedersi, però, se il “terrificante” riferimento al numero 9, gridato da un Tifoso lanciato poster e pennarello tra le braccia di Paolo Andreucci, voleva evocare ieri la nona speciale vinta che completava il capolavoro della prima giornata di gara, oggi la nona, pesantissima Targa d’ottone che va aggiungersi nella sala dei riconoscimenti del Fuoriclasse toscano o, domani, il nono Titolo che la vittoria del Targa accetta già, prima ancora di affrontare la seconda metà del torneo, come ipoteca sul Campionato Italiano. E nove sia, comunque e da qualsiasi parte lo si guardi, a coronamento della 99ma edizione della Targa.

Nona vittoria alla Targa Florio per Andreucci e Andreussi

CIR 2015 Targa Florio sab 26
La gioia in casa Peugeot

 

Key facts. Nove vittorie di Prova Speciale, su tredici in totale, nove successi assoluti a partire dal 1997, il terzo consecutivo negli ultimi tre anni, e il 99° Targa Florio va in archivio con l’ennesima impresa compiuta oggi da Paolo Andreucci, insieme all’inseparabile Anna Andreussi, alla sua squadra, e al pizzico di fortuna che accompagna sempre le gesta gli eroi. Se il clamoroso guasto al cambio della 208 T16, infatti, si fosse verificato durante la prima speciale del venerdì, invece che al termine della prova spettacolo di giovedì sera, Andreucci avrebbe potuto fare ben poco. Invece la fortuna ha avuto il sopravvento sulla malasorte, e offerto al Team dei Meccanici l’opportunità di superarsi nell’operazione di sostituzione del cambio impiegando appena sedici minuti, record precedente stracciato e stupendo show corale.

 

Il resto della gara di Paolo… ma sarebbe meglio dire dall’inizio, è un crescendo quasi stupefacente, in un’interpretazione del suo talento che è equilibrio perfetto tra velocità, refrattarietà all’errore e alla pressione “ambientale”, e spettacolo. Anche per questo, non solo per il suo record, il toscano più veloce del Mondo è così particolarmente amato nella Sicilia della Corsa che non a caso è un mito.

Riolo, Perico e Basso traditi da errori, propri e altrui

CIR 2015 Targa Florio ven 46
Basso ha concluso la gara lontano dalla vetta

 

Inutile dire che la Targa Florio, più di altri Rally, si vince solo riducendo drasticamente a zero il numero degli errori. Ne basta uno piccolissimo e, non c’è attenuante, indulgenza o “jolly”, la gara va a monte. Ne hanno commessi Salvatore “Toto” Riolo, che pure ha vinto tre volte sulle strade delle Madonie, Alessandro Perico, e Giandomenico Basso. I primi due sono ritirati, il terzo ha caparbiamente rimesso la macchina in strada e ripreso la gara, ma ormai lontano anni luce da un risultato qualsiasi che non fosse quello di onorare la sua fama di Pilota irriducibile. E anche la fortuna, in presenza dell’errore, al Targa si fa da parte.

 

Perico aveva anche forato, prima di uscire di strada, e Riolo è stato poi “centrato” da un autista-pilota-c....... che ha pensato bene di non rispettare uno stop. D’altra parte si fa presto a condannare le “vittime” di un errore al Targa. Il numero di volte che la macchina può scappare a destra o sinistra, lanciata da una improvvisa deformazione dell’asfalto o dallo svanire del “grip” sotto le ruote è inimmaginabile. Bravi, e fortunati, quelli che sono riusciti a superare indenni le mille trappole, meno bravi ma non degli “scarponi” i meno fortunati.

Secondo posto per un conservativo Scandola

Umberto Scandola, per esempio, non ha vinto una sola Prova Speciale, ma ha trattenuto la sua spettacolare aggressività di guida e non ha commesso un solo sbaglio. In questo modo il Campione 2013 ha raccolto alla fine del Rally un secondo posto che forse non si aspettava, e che si trasforma in una buona “pesata” per il Campionato, e ha concluso con una prova superba il lungo ciclo della sua avventura alla guida della Skoda Fabia Super 2000, che ora finalmente va in “pensione” per far entrare in scena l’attesa, nuova Macchina in configurazione R5.

 

Lasciando stare che Sebastien Chardonnet non conosceva le strade che portano al trionfo della Targa Florio, che il francese è uno specialista della terra, e che se fosse un fuoriclasse assoluto, avrebbe avuto più fortuna nel Mondiale. Ma “Seb” è comunque uno bravo, e uno che ha subito capito con che… asfalti aveva a che fare. Per questo il pilota Ford ErreEffe ha preferito continuare a costruire sulle Madonie un futuro migliore passando per una serie di test sulla sua Fiesta R5. Si sarebbe accontentato del quarto posto che sembrava nella logica di inizio Rally, e ovviamente è più contento del podio che, comunque, ha strameritato.

Ottimo sesto posto assoluto per Tassone e Michi

CIR 2015 Targa Florio sab 25
Grande la maturità tecnica mostrata da Tassone

 

Correre al riparo dagli errori vuol dire anche lasciare sull’asfalto molto tempo, e infatti alle spalle di Andreucci, Scandola e Chardonnet c’è quello che solitamente si chiama “vuoto”. Ma, ancora effetto Targa, in Sicilia il “vuoto” può essere tutt’altro che disonorevole e trasformarsi in un successo personale importante. Ed ecco che, prive di errori, sono bellissime anche la gara di Rossetti a Chiarcossi, Equipaggio già due volte vincitore del Targa che con la Clio RS “vale” il quarto posto e un passo avanti nel primato del Campionato Produzione, e la corsa dell’autoctono Vintaloro che insieme a Cambria è premiato con un quinto posto che, da queste parti soprattutto, vale un anno di gloria. Per non parlare del sesto posto assoluto ottenuto da Michele Tassone e Daniele Michi, che è dimostrazione di grande maturità tattica del pur giovane pilota. In gara con la 208 R2 dello Junior Team Peugeot Sport Italia, il piemontese ha dato vita ad un bellissimo duello con Giuseppe Testa, scegliendo di soffrire durante tutta la prima giornata di gara e riservando le sue carte migliori per il piatto di un autentico gran finale.

 

Edizione 99, vuol dire che la prossima Targa Florio è la numero 100. Vuol dire mettersi al lavoro da domani per un impegno che, preso in mano due edizioni fa da ACI Sport, non può essere limitato a garantire la sopravvivenza della Corsa minacciata dall’impietoso cinismo dei tempi che corrono.

La propaganda locale incita ad un'edizione "cento" della Targa Florio... mondiale

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Salvati i numeri 98 e 99, adesso l’impegno si trasforma nella responsabilità di invertire d’un colpo la tendenza, e confezionare un evento che, senza mezze misure, non dovrà essere niente di meno che indimenticabile. Chissà se proprio per questo la propaganda locale incita ad un’edizione “cento” della Targa Florio… Mondiale!

 

E intanto, a proposito di Mondiale, il CIR si sposta in Sardegna, questa volta simbolicamente, per accompagnare l’avventura-regalo di compleanno che Peugeot Sport Italia ha voluto offrire a Paolo Andreucci e Signora.

Per quanto riguarda il CIR vero e proprio, se ne riparla a metà luglio, con il san Marino. Di nuovo, per l’ultima volta quest’anno, Terra.

 

Targa Florio, lo shakedown dei vincitori Andreucci-Andreussi - il video

 

99ma Targa Florio, Classifica Assoluta Finale.

1. ANDREUCCI-ANDREUSSI (PEUGEOT 208 T 16) in 1:36'10.7;

2. SCANDOLA-D'AMORE (SKODA FABIA) a 47.0;

3. CHARDONNET-DE LA HAYE (FORD FIESTA) a 1'32.4;

4. ROSSETTI-CHIARCOSSI (RENAULT NEW CLIO RS) a 6'17.1;

5. VINTALORO-CAMBRIA (CITROEN DS3) a 7'08.9;

6. TASSONE-MICHI (PEUGEOT 208 VTI) a 7'40.9;

7. TESTA-INGLESI (PEUGEOT 208 VTI) a 7'49.3;

8. FERRAROTTI-FENOLI (RENAULT NEW CLIO RS) a 7'59.9;

9. ROSSI-TORLASCO (PEUGEOT 208 VTI) a 9'55.7;

10. ANDOLFI-ROCCA (RENAULT NEW CLIO RS) a 13'22.8;

11. GUBERTINI-IALUNGO (SUZUKI SWIFT SPORT) a 18'56.0;

12. IACUZZI-SEVERINO (RENAULT CLIO) a 19'07.4;

13. ULIANA-PALITTA (SUZUKI SWIFT SPORT) a 19'07.7;

14. VALLINO-DESOLE (SUZUKI SWIFT SPORT) a 19'11.9;

15. SARESERA-SCAMPERLE (SUZUKI SWIFT SPORT) a 21'09.9;

16. RAO-ZEPPEGNO (SUZUKI SWIFT SPORT) a 21'31.6;

17. BASSO-GRANAI (FORD FIESTA R5 LDI) a 21'33.6;

18. MARTINELLI-BRUGIATI (SUZUKI SWIFT SPORT) a 22'15.1;

19. CHIAUDRERO-AVOLA (SUZUKI SWIFT SPORT) a 23'20.9;

20. STRABELLO-BIANCHI (SUZUKI SWIFT SPORT) a 23'33.3;

21. DENARO-PITTELLA (SUZUKI SWIFT SPORT) a 23'34.0;

22. GALATI-CATALANO (CITROEN C2 R2) a 23'40.7;

23. COGNI-RAPPOLDI (SUZUKI SWIFT SPORT) a 24'32.8;

24. FEDERIGHI-RAMACCIOTTI (RENAULT TWINGO) a 24'52.8

 

 

Piero Batini

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