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Campofelice di Roccella, 29 Maggio. La Peugeot 208 T16 di Andreucci ha chiuso la serata inaugurale della Targa Florio, in programma la sola cortissima speciale-spettacolo e il rientro al parco chiuso, con il cambio rotto. Al mattino successivo, quando la Gara riprende, sotto i tendoni di Peugeot Sport Italia i tecnici sono già pronti con il “pezzo” da sostituire. I meccanici dei Racing Lions hanno 15 minuti di tempo per effettuare la non difficile, ma complessa operazione, oltre i quali ogni minuto che passa “costa” dieci secondi. L’ultima volta hanno impiegato 20 minuti.
La macchina entra al Parco Assistenza e va sui “trespoli” alle 8:55, e scatta l’operazione. L’”orchestra” di Peugeot Sport si esalta nella straordinaria armonia di uno spartito conosciuto a memoria, e la 208 T16 riparte alle 09:11. Sedici minuti in tutto, quattro minuti sotto il precedente record, un minuto “fuori”, ovvero dieci secondi da scontare sulle nove Speciali che compongono il puzzle della prima giornata “piena” del 99° Targa Florio. I meccanici meritano un premio speciale, Paolo Andreucci e Anna Andreussi si incaricano di confezionarlo aggredendo il Rally.
La rimonta di Andreucci-Andreussi
Tre giri, tre prove speciali ciascuno. Campofelice, Lascari, Cefalù, 110 chilometri cronometrati in totale, Chardonnet, Perico, Andreucci, nell’ordine all’uscita del “prologo”. Basso vince la prima Campofelice e passa al comando del Rally, Andreucci è terzo, dietro anche a Scandola, dieci secondi e 9 decimi dal battistrada. Dieci sono la penalità, 0.9 lo scarto effettivo. Si può fare. La gara entra nel vivo e in una delle sue rappresentazioni più avvincenti subito dopo, con la terza PS.
Andreucci vince la Lascari 1, erodendo un terzo del ritardo, la successiva Cefalù 1, scavalcando Scandola e annullando un altro terzo del ritardo, e la prima ripetizione della Campofelice, “eliminando” anche Basso che nel frattempo ha “toccato”. Quando rientra al Parco di Assistenza, Andreucci è in testa alla corsa con 15 secondi di vantaggio su Scandola, e mezzo minuto su Chardonnet che ha rilevato la terza posizione. Comunque vadano le cose nei due giri successivi i meccanici, che applaudono il loro Campione, sono ricompensati.
Mezzo minuto il vantaggio su Chardonnet
Ma la “musica” non cambia per l’intera giornata, e ogni speciale che segue, fino alla nona, declina lo stesso, ripetitivo ed incitante risultato. Al termine della tappa, la più lunga e senz’altro la più difficile del Rally, la Peugeot 208 T16 e il suo Equipaggio, entrambi Campioni d’Italia, hanno vinto otto delle nove Prove Speciali in programma, e cementano il primato provvisorio con oltre mezzo minuto di vantaggio sulla Fabia S2000 di Scandola, e quasi un minuto e mezzo sulla Fiesta di Chardonnet.
La “sventagliata” di vittorie ha piegato le gambe agli avversari e, con una simile “scarica” di successi parziali, verrebbe da dire che Andreucci è ora “saldamente” in testa. Ma non è così, non nel caso della Targa Florio, corsa troppo delicata per essere archiviata sulla base di indizi e tendenze, per quanto chiari e forti. Le strade del Targa sono disastrate, variamente e improvvisamente scivolose, “scalinate” e rattoppate, prive di qualsiasi forma di omogeneità, e basta un infinitesimale calo di attenzione per trasformare un lento processo di costruzione del successo in un evento di improvvisa distruzione. O un attimo di sfortuna.
Perico e Riolo fuori dai giochi
Perico, per esempio, ne è la dimostrazione. Una foratura lenta nel primo allungo sulla Campofelice, e una uscita nella successiva Cefalù, e il gioco è fatto, si può caricare la macchina sul camion e ripartire del tutto insoddisfatti dalla trasferta siciliana. Ma Perico non è la sola vittima illustre del Targa 2015. Lo è anche l’eroe “nazionale” Totò Riolo, chiamato a sedere su una Fabia S2000, uscito di gara nella seconda Campofelice, lo è Giacomo Scattolon e lo stesso Basso, che è riuscito a rimettere la BRC Fiesta in strada ma al prezzo di un ritardo irrimediabile di oltre venti minuti.
Tutti i Rally del CIR hanno la caratteristica di sospendersi per una notte in attesa della giornata conclusiva, e quando alla fine dell’”incontro” mancano i tre “round” sulla Gratteri, c’è da dire che se un equipaggio dovesse scegliere una delle Speciali di questo Targa per gestire un vantaggio, seppure aleatorio, ecco, la Gratteri, generalmente più larga e meno “isterica” delle altre strade della corsa più antica del mondo, è proprio una di quelle da preferire, insieme alla Lascari che però è già in archivio.
Per il pubblico della Targa Florio dunque, una folla di appassionati “esigenti” che vale l’intera storia e il diritto di un’edizione del centenario indimenticabile, è venuto il momento di seguire, dopo la giornata di arrembaggio della Peugeot di Andreucci, anche la sottile eleganza di un finale più “tattico” del suo campione preferito.
CIR, Rally Targa Florio, 29/05/15
Classifica generale PS10 (top ten)
1. Paolo Andreucci - Peugeot 208 T16 R5 - 1.09'38"0
2. Umberto Scandola - Skoda Fabia S2000 - +36"2
3. Sébastien Chardonnet - Ford Fiesta R5 - +1'23"8
4. Luca Rossetti - Renault New Clio RS R3T - +4'56"8
5. Matteo Vintaloro - Citroen DS3 R5 - +5'32"8
6. Ivan Ferrarotti - Renault New Clio RS R3T - +5'53"0
7. Giuseppe Testa - Peugeot 208 VTI R2B - +5'54"6
8. Michele Tassone - Peugeot 208 VTI R2B - +6'00"4
9. Alberto Rossi - Peugeot 208 VTI R2B - +7'34"7
10. Fabrizio Andolfi - Renault New Clio RS R3T - +11'09"0
La Targa Florio vista dalla Peugeot di Andreucci-Andreussi - il video:
Rally Targa Florio, si comincia! #UcciUssi dajeeee!
Posted by AutoMoto.it on Venerdì 29 maggio 2015
Piero Batini