Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Cividale del Friuli - Un gran parlare, e un gran preparare, dalla festa della sera prima per celebrare i primi cinquant’anni di storia, allo shake down del mattino, dal contarsi per vedere chi c’è, e come, e chi all’ultimo momento non c’è, fino all’ultimo giro di ghiera o click che sigilla l’assetto definitivo delle vetture. Poi, era ora, il parco di assistenza di mezzogiorno e si entra nel vivo del 50° Rally del Friuli Venezia Giulia, quinta e terzultima prova del Campionato Italiano. Le lista dei partenti è cospicua, oltre 150 macchine al via. La ragione dell’affluenza notevole è nella simpatia e nel prestigio di cui il Rally friulano gode, e nella valanga di titolazioni della gara.
Tre campioni in lotta per il Campionato
Dal CIR all’europea Mitropa Cup, passando per storiche, i monomarca al risveglio, trofei, sub-titoli. Da pensare che ci sia quasi una coppa per tutti. Sotto il profilo burocratico, il Friuli è impreziosito dalla validità continentale della Mitropa, ma è fuori di discussione che l’appuntamento di cartello è l’Italiano. CIR interessante e combattuto, senz’altro avvincente sotto il profilo agonistico della gara che vede tre solidi Campioni, Scandola, Basso e Andreucci, sufficientemente vicini da garantire lo spettacolo del massimo impegno, senza risparmio.
È quanto basta per felicitarsi del programma del Rally, ma anche per dispiacersi un poco. Definito il bello, c’è anche rovescio della medaglia. È vero che tornano, per esempio, Andrea Perego, Alessandro Perico e Rudy Michelini, in piena fioritura di R5, ma è soprattutto vero che Andrea Nucita e Simone Campedelli, per esempio, non sono al via. Dal punto di vista della gara il forfait dell’ultimo momento di due Piloti di sicuro rendimento è un piccolo smacco, per fortuna adeguatamente “rimpiazzato” dalla garanzia dello scontro verosimilmente a tre per il successo. È senza dubbio uno smacco sigmificativo dal punto di vista del Campionato, che per la maggior parte dei Team e dei Conduttori risulta sempre più “ristretto” ed “episodico”, ovvero anti-campionato.
Nucita non è al via: il problema è il budget
A colpire il torneo nazionale è, manco a dirlo, la sindrome da budget, più insidiosa di un’influenza invernale e, ad oggi, ancora senza vaccino. L’altro rovescio della medaglia è che tre Piloti sono in corsa per il Titolo, e il Friuli diventa, come dicono loro stessi, un importante “crocevia”. Ma il Campionato da indirettamente una sconcertante prova di impotenza nel momento che accetta in silenzio di correre senza che, nonostante i due mesi di tempo, sia stata risolta la questione della squalifica di Scandola a San Marino. Morale, tre Piloti vicinissimi, contesa senz’altro accesa, ma resta quel velo di incertezza che può ancora rimescolare le carte, e con quello la brutta sensazione di qualcosa che è stato lasciato in sospeso. No buono. Dice bene Andreucci, meglio non pensarci.
“A colpire il torneo nazionale è, manco a dirlo, la sindrome da budget, più insidiosa di un’influenza invernale e, ad oggi, ancora senza vaccino”
Chiacchiere. Veniamo al sodo. Subit, Erbezzo, 14 e 10 chilometri. Poi di nuovo Subit ed Erbezzo. Infine la Città di Udine, 1,60 chilometri di puro spettacolo cittadino, in notturna. 50 chilometri in tutto, i più “asserpentati” dei quali guardano già verso il confine con la Slovenia, su un territorio che sarà ancor di più enfatizzato dalla giornata conclusiva, e ben più “corposa”, del Rally. Epicentri equamente valorizzati tra Cividale del Friuli e il Capoluogo regionale, e cinque classifiche per il primo giorno del Rally del Friuli Venezia Giulia. Bella attesa.
Peugeot 208 T16, Rally del Friuli 2014: lo shakedown