CIR 2014. L’Adriatico fissa i primi campioni

CIR 2014. L’Adriatico fissa i primi campioni
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L’Italiano a -1: resta aperta la corsa per il titolo piloti, ma molti giochi sono già fatti. Peugeot ha vinto il suo 8° titolo costruttori, e anche Junior, Trofei, e “Terra”, hanno già il loro Campione 2014 | <i>P. Batini</i>
25 settembre 2014

Cingoli, 21 settembre - L’entusiasmante scontro tra i tre “big” della stagione 2014 del CIR, così “teso” e ricco di colpi di scena, ha catalizzato gran parte delle attenzioni del Rally dell’Adriatico, distraendo da altri confronti “embedded” nella gara di Cingoli senz’altro molto interessanti, e per i quali la penultima di Campionato è stata decisiva.

A parte, vorremmo prima di tutto, e ancora una volta, fare i complimenti a Colombini che, in coppia con Furlan, ha conquistato il secondo posto assoluto con una gara a dir poco eccellente. Certo è che il sanmarinese non poteva trovare modo migliore per raccontare della sua affezione per la gara adriatica e, probabilmente, Denis Colombini ne ha approfittato anche per rinfrescare la memoria degli appassionati e ricordare il successo ottenuto nell’edizione del 2008. Oggi, tre PS vinte e il secondo posto assoluto con una Fiesta R5, allora la vittoria con una Lancer Evo. Complimenti, dunque.

Complimenti a...

Ma i complimenti vanno anche a Giacomo Scattolon e Fabio Grimaldi, che con una gara eccezionalmente accorta, così come l’intero Campionato, e con il secondo posto ottenuto a Cingoli alle spalle di Andolfi, hanno concluso la “fatica” della stagione conquistando il Titolo della Junior, accompagnato dal successo anche nella Coppa CSAI R2. Scattolon rinnova così anche il successo della Peugeot 208 R2, questa volta con una macchina privata portata in gara dal Team ViEffeCorse.

Complimenti a Alex Vittalini e Sara Tavecchio, che si aggiudicano il Trofeo Monomarca Citroen Racing Trophy, anche in questo caso con una prova di anticipo sulla fine del Torneo. Alla guida, per la prima volta sulla terra, di una Ds3 R3, l’equipaggio del Wita Team ha ottenuto all’Adriatico il quinto successo stagionale, dimostrandosi fedelissimo non solo al Trofeo, vi partecipano dalla prima edizione, ma anche al gradino più alto del podio.

Complimenti a Peugeot, che si aggiudica il CIR Costruttori 2014. “Presi” dal carico di colpi di scena che, all’improvviso nel corso della sesta Prova Speciale dell’Adriatico, si è abbattuto sui Racing Lions, per un attimo la squadra ha visto “nero”


Complimenti a Ivan Ferrarotti e Manuel Fenoli, che si aggiudicano all’ultima prova il Trofeo Clio R3 Produzione, mentre per l’assegnazione del Trofeo Twingo R2, che vede ancora il binomio Panzani-Baldacci in testa con Carella-Bracchi in agguato, bisognerà attendere il risultato del 2 Valli. E complimenti a Michele Tassone che, in coppia con Daniele Michi, ha ottenuto il successo nel Trofeo Suzuki Swift Sport 1600 R1B, che contrassegna anche la prima affermazione di una vettura alimentata a GPL, non a caso una delle macchine, insieme alla R5 di Basso, dell’interessantissimo progetto BRC Gas Equipment.

Complimenti al sempreverde Renato Travaglia, che con Giacomo Ciucci ha chiuso nelle Marche la “pratica” del Trofeo Rally Terra con un en plein. Alla guida di una 207 S2000 del Team Munaretto, Travaglia ha ottenuto all’Adriatico, “dimenticando” l’impegno di Campionato, anche un eloquente 5° posto assoluto. Niente da fare per Ricci e Biolghini, ormai troppo staccati per poter “ricucire” il margine nella prova conclusiva del TRT, il Conca.

Peugeot ancora vincente

Last but not least, complimenti a Peugeot, che si aggiudica il CIR Costruttori 2014. “Presi” dal carico di colpi di scena che, all’improvviso nel corso della sesta Prova Speciale dell’Adriatico, si è abbattuto sui Racing Lions, per un attimo la squadra ha visto “nero”. Stefano Albertini e Silvia Mazzetti costretti al ritiro per un misterioso black out elettronico, Paolo Andreucci e Anna Andreussi “lunghi” su un tornante e con il cambio danneggiato.

Sembrava che la giornata fosse entrata in un tunnel infinito. Inevitabilmente, l’ansia cresceva man mano che Andreuci si avvicinava al Parco Assistenza guidando la macchina danneggiata in punta di dita, per trasformarsi, una volta consegnata ai meccanici, nell’eccitante rush per cambiare tutto nei trenta minuti consentiti dalla tabella. Con la “vittoria” in tempi record dei tecnici, la giornata usciva dal tunnel e riprendeva sui binari corretti.

Paolo ripartiva alla rincorsa dei punti di Campionato momentaneamente messi a rischio con la 208 T16 di nuovo in piena efficienza, e al paddock si poteva ricominciare a fare i conti. Quelli in prospettiva, per il titolo conduttori che si concluderà solo al termine del 2 Valli, e quelli per il Campionato Costruttori. E qui il ritorno a una più gratificante forma di positività. Con il terzo posto conquistato da Andreucci in seno al CIR, infatti, Peugeot conquista, con tre vittorie e tre terzi posti ottenuti con gli Ufficiali Peugeot Italia e con il contributo dei privati, il Titolo Costruttori 2014, con un Rally di anticipo. È l’ottavo della serie.

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