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Verona - Adesso c’è solo da trattenere il fiato. Il 32° Rally due Valli ha archiviato nove delle frazioni cronometrate del programma. Ne restano due, due volte la Erbezzo che conclude il Rally e l’Italiano. Sono poco meno di 43 chilometri sui quali si decide il Campionato Italiano. Il confronto a tre si è ridotto a un duello. Umberto Scandola è “scaduto” a causa di una foratura e di una serie di piccoli problemi, non compresi, alla macchina. Paolo Andreucci e Anna Andreussi sono al comando, con un margine di circa mezzo minuto su Giandomenico Basso e Mitia Dotta.
Duello tra Andreucci e il GPL di Basso
Vista così, è il canto del cigno della S2000, almeno sulla scena dell’Italiano. La nuova Peugeot 208 T16, una macchina nuovissima alla prima stagione di gara, e la BRC Ford Fiesta alimentata a Gas, un esperimento solo a prima vista singolare, hanno fatto passi da gigante. La prima tappa del Due Valli, iniziata venerdì sera con la corta prova spettacolo di Torricelle, e proseguita per tutta la giornata di sabato con la disputa del “grosso” del programma, un giro con quattro prove speciali da effettuarsi due volte, per un totale di poco più di cento chilometro in otto settori cronometrati, Porcara, Ca’ del Diaolo, Badia Marcenigo e Porcara, è archiviata.
Il duello tra Andreucci è Basso è uno spettacolo nello spettacolo, e l’Italiano si va chiudendo con uno show di altissimo livello. A complicare la situazione e ad aumentare il coefficiente di incertezza c’è anche la variabilità del tempo, che ha già offerto una gamma di situazioni molto estesa. Nebbia, pioggia, viscido e asciutto, strade scivolose, sporche, e anche impeccabili. Nella seconda “visita” alla “casa del Diavolo”, la lunga Ca’ del Diaolo, è succeso anche un imprevisto, uno spettatore colpito da un malore, che ha innescato un finale di giornata rocambolesco, con il ritardo di una quarantina di minuti che ha “permesso” alla pioggia di arrivare, al diavolo anche la scelta delle gomme, e al pericolo di insinuarsi con l’incidente di Carella preludio dell’inevitabile interruzione della PS. Per finire, è arrivato anche l’annullamento dell’ultima Porcara, che sarebbe diventata una notturna fuori programma, per un incidente stradale tangente alla gara ma forse figlio della tensione generale portata alle stelle.
“Dopo il “pareggio” serale della Torricelle, Basso e Andreucci ex-aequo in testa, il Pilota di casa, Scandola, si è “staccato” dalla testa della corsa sin dall’inizio del sabato, sulla Porcara”
Scandola è staccato con la sua Skoda
Tutto in fretta, tutto in un continuo variare di condizioni e di stati d’animo, con il colpo di scena dietro l’angolo e l’eccitazione a fondo scala. Non c’è un attimo di relax. Gli unici e ultimi che continuano a prendersela a veranda e spritz sono i giudici sportivi di San Marino, che non muovono foglia e lasciano che il Campionato finisca per riprendere in mano la pratica della squalifica di Scandola, ormai coperta da due dita di polvere. Dopo il “pareggio” serale della Torricelle, Basso e Andreucci ex-aequo in testa, il Pilota di casa, Scandola, si è “staccato” dalla testa della corsa sin dall’inizio del sabato, sulla Porcara. L’abbiamo detto, una foratura. Giandomenico Basso, invece, ha tenuto e ha vinto anche la prima Badia Calavena e la seconda Porcara. Tutto il resto della giornata porta la firma di Paolo Andreucci e di Anna Andreussi. Cinque Prove Speciali vinte e un splendida “doppietta” sulla Ca’ del Diaolo.
Al rientro in parco chiuso la Peugeot 208 T16 blinda in cascina mezzo minuto di vantaggio sulla BRC Ford. Scandola è ancora, molto più indietro e ormai fuori gioco. A voler essere scaramantici trenta secondi vogliono dire tutto e nulla, ma a dire la verità, concreta, sono un bottino ragguardevole, da amministrare con la saggezza del fuoriclasse sulla via dell’ottavo Titolo Italiano.
Peugeot 208 T16 e Paolo Andreucci. Day 1