CIR 2013. Costa Smeralda. Profumo di mirto e Mondiale

CIR 2013. Costa Smeralda. Profumo di mirto e Mondiale
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24 ore all’estate, meno alla partenza dei Rally gemellati nel paradiso del mediterraneo, l’Italia Sardegna WRC e il Costa Smeralda CIR. Mondiale e Italiano a confronto, ma paragone non solo “tecnicamente” difficile| P. Batini
20 giugno 2013

Olbia, 20 Giugno 2013. Mancano 24 ore all’estate. Nell’aria profumo di… secco, come se l’inverno non fosse neanche passato di qui. Il sopravvissuto, quasi violento verde della lunghissima primavera “irlandese” è indifeso e ha anche lui le ore contate. WRC e CIR hanno gemellato i loro destini anche quest’anno. Mondiale e Italiano passeggiano insieme sulle banchine torride di Olbia, si preparano, sondano le auto nella polvere di granito dello “shake down” del Monte Pinu, intagliano battistrada, perfezionano “click” e giri di vite, correggono assetti e strategie per entrare insieme nell’estate e nel week end clou del Pianeta Rally, che sposta la sua orbita in Italia.

Bicchiere mezzo vuoto...

Ma Rally Italia Sardegna e Rally Costa Smeralda non vanno propriamente a braccetto. Uno sta più avanti, l’altro soffre l’aria un po’ snob della categoria nobile. Potrebbe anche sembrare giusto, meritocratico, ma non lo è, e in ogni caso è un’occasione persa, la miope rinuncia a qualcosa di più grande. Il Mondiale è dei flash, l’Italiano dell’ombra, ma per fortuna brilla di luce propria.

Pubblico diviso

Ci rimetterà la grande festa sarda dei motori, almeno un po’, divisa in due saloni a discapito di tutti, soprattutto dei non invitati che sono i veri ospiti e la ragione ultima per cui il motore dei Rally continua a girare. S’intenda il pubblico, che scarpina per chilometri e cuoce per ore, sotto il sole implacabile, per assistere allo spettacolo degli Dei dei Rally, e dovrà dividersi o aspettare ore per seguire le star e poi i beniamini locali o prescelti dall’affezione alla disciplina, ispirati da quei meccanismi della passione che rimangono in buona parte imperscrutabili.

cir sardegna 2013 (5)
Se vogliamo trovare il lato buono nella festa separata, allora c’è anche quello, per fortuna. Lo spettacolo che si prolunga nella giornata al solo costo di un maggior numero di bottiglie nel frigo portatile, il doppio colpo dei migliori del Mondo e dei migliori Italiani sulla stessa, incomparabile scenografia


Se è difficile il “travaso”, o il salto di categoria, sarà faticoso o impossibile anche il confronto tra le due categorie, o soltanto episodico su una Prova Speciale e un’altra, e comunque in non uguali condizioni di terreno. Neppure l’analisi a distanza potrà dire se il Signor Rossi che milita nell’Italiano sarebbe stato all’altezza del Signor Bianchi che corre nel Mondiale.

... E bicchiere mezzo pieno!

Ma se vogliamo trovare il lato buono nella festa separata, allora c’è anche quello, per fortuna. Lo spettacolo che si prolunga nella giornata al solo costo di un maggior numero di bottiglie nel frigo portatile, il doppio colpo dei migliori del Mondo e dei migliori Italiani sulla stessa, incomparabile scenografia della Gallura, del mare delle Bocche, delle due città più operose del Nord della Sardegna, Olbia e Sassari, il contesto arricchito e una maggiore cassa di risonanza. E, tecnicamente, vedere come camminano in cielo e come sulla terra, e in che modo si corre sulla terra livellata come il piano di un biliardo e un po’ più da “cross” qualche ora, e qualche passaggio, dopo. O come hanno preparato i loro bolidi i reparti ufficiali delle grandi Factory, e come lo hanno fatto nelle officine ritagliate negli ambienti delle filiali nazionali e nei garage dei preparatori privati, antiche e autentiche culle dei Rally di oggi.

Ottimisti a oltranza, la prendiamo come un’occasione, doppiamente speciale per tutti i motivi di cui sopra, e cercheremo di seguire il tracciato di punti di un programma complesso e lungo, anche se l’evento è definito “compatto”, per vedere come è il Mondiale in Italia, e com’è l’Italiano in casa sua. Vedremo se è possibile avvicinare i due palcoscenici o aprire una grande porta di comunicazione tra i due saloni della festa, nel “biblico” proposito di ristabilire una regola primordiale. Cercheremo, insomma… di far fruttare al massimo a nostro favore il ricatto ignominioso del biglietto-rapina emesso dal cartello dei traghetti.

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