CIR 2013. A Umberto Scandola il prologo-spettacolo dell’autodromo Franciacorta

CIR 2013. A Umberto Scandola il prologo-spettacolo dell’autodromo Franciacorta
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La 37ma edizione del Rally 1000 Miglia è partita. Sull’asfalto perfettamente levigato del “Daniel Bonara” Umberto Scandola e Guido D’Amore “staccano” il miglior cronometrico | <i>P. Batini</i>
13 aprile 2013

Dopo un’attesa che si è fatta via via quasi snervante, ha preso finalmente il via la seconda prova del Campionato Italiano Rally. 67 equipaggi hanno passato le verifiche e, dopo due turni di “shakedown”, si sono schierati al via della prima Prova Speciale-Spettacolo, “incastonata” sull’asfalto del Daniel Bonara, il circuito di Franciacorta ad un passo da Brescia.

Del resto il layout del 1000 Miglia è questo, centrato sui contenuti ma anche improntato a una certosina cura dei dettagli organizzativi e scenografici. L’inizio tra i cordoli del Franciacorta è solo l’aperitivo della 37ma edizione del 1000 Miglia, ma ne sprigiona già tutto l’aroma.

Sabato i piloti copriranno oltre 150 chilometri di Prove Speciali sui 600 in totale, distribuiti sui crono dell’“Irma” (17,700 chilometri), della “Pertiche” (26,370) e della “Moerna” (km. 14.070), ciascuna delle quali saranno disputate due volte con gli intermezzi del Parco Assistenza a Brescia e dei rifornimenti a Lemprato di Idro. Domenica, solo mezza giornata di gara, con lo “spauracchio” dell’insidiosa Prova del “Cavallino” (14,520 km.), unica discriminante della seconda Tappa che i concorrenti percorreranno, ancora, due volte.

4.950 metri di asfalto, per molti già nella magia della luce dei riflettori e dei lampi di flash dalla cornice del pubblico. Quello di Franciacorta è uno “scratch” rapido, veemente e nervoso di guida purissima sulla pista segnata, che vale l’ingresso ai fondamentali del 1000 Miglia nel segno beneaugurale di Umberto Scandola e Guido D’Amore.

4.950 metri di asfalto, per molti già nella magia della luce dei riflettori e dei lampi di flash dalla cornice del pubblico. Quello di Franciacorta è uno “scratch” rapido, veemente e nervoso di guida purissima


Ottenendo il tempo di riferimento, 3’49”2, il Pilota veronese azzera, almeno per la serata, i dubbi lasciati sull’asfalto del Ciocco al termine della prima Prova dell’Italiano. Ancora più importante, il successo serale di Brescia ripristina per intero le credenziali della Fabia di Skoda Motosport Italia e restituisce uno dei favoriti del Campionato Italiano Rally al suo ruolo putativo.

Quello lanciato da Scandola non è il solo segnale di “guerra” della serata bresciana. Al secondo posto del prologo, assecondando le attese dei tifosi locali, si è piazzato l’”autoctono” Stefano Albertini, e al terzo Alessandro Perico, già sul podio di Castelnuovo Garfagnana. Entrambi alla guida di una Peugeot 207 S2000. “Solo” il provvisorio quarto posto, invece, per il vincitore del Ciocco e “campione uscente” del Rally organizzato dall’Automobile Club Brescia, ma Giandomenico Basso la sua prima vittoria l’aveva già ottenuta ieri riuscendo a schierarsi, dopo le ansie di inizio Campionato, al via della corsa che ha già vinto quattro volte.

Classifica post-PS3

1-Scandola/D'Amore-Skoda-Fabia-S2000-35'56"5
2-Perico/Carrara-Peugeot-207-S2000-+4"1
3-Albertini/Scattolin-Peugeot-207-S2000-+8"7
4-Basso/Dotta-Peugeot-207-S2000-+10"7
5-Zecchin/Vettoretti-Peugeot-207-S2000-+52"1
6-Re/Castiglioni-Citroen-DS3-R3-+1'09"4


 

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