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Castelvecchio Pascoli, 5 Marzo. Il Rally perfetto finisce alla perfezione, perfettamente dominato dall’equipaggio che l’aveva già vinto nel 2020 con la stessa Macchina. Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto, con la Citroen C3 Rally del Team FPF, i Racing Lions dei Fabbri per meglio intendersi. Questa è la chiave agonistica che produce un risultato su cui non c’è nulla da obiettare, in una specie di dejà vu in chiave di realtà aumentata. È un week end di Rally che vale la pena di conservare nel piacere della memoria, e che porta al mulino inerte del CIAR un prezioso documento inaugurale. Questo è il Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, oggi 45° episodio di una serie formidabile. È l’evento degli appassionati toscani per gli appassionati di tutto il Mondo, del Ciocco inteso come ambientazione e proprietà, di Valerio Barsella inteso come rappresentante di una élite di organizzatori che fanno, da noi come in altri paesi, la differenza.
Il tema centrale della corsa della Garfagnana era il confronto finalmente diretto di due storie invernali parallele: il ritorno di Andrea Crugnola con Citroen e quello di Giandomenico Basso con Hyundai. L’accordo di Crugnola con FPF era maturato sistematicamente, l’incontro cruciale di Basso con FriulMotor era arrivato a bomba come la sorpresa della vigilia. Per Crugnola è stato come ritrovare il proprio posto dopo una piccola pausa, per Basso si trattava in effetti di ricostruire un rapporto tecnico datato della campagna vittoriosa del TER 2017 e appena rispolverato in un altro paio di occasioni. Probabilmente anche la differenza di tempo per mettere a punto le rispettive “relazioni” ha esaltato la bravura di Crugnola e sacrificato la prestazione di Basso.
Comunque, poche storie, la storia è semplice e chiara. Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto schiacciano sull’acceleratore della C3 sin dallo shakedown, e si può dire che alzano il piede solo in occasione dell’ultima Renaio, ultimissimo riscontro del Ciocco numero 45 ormai in curriculum. In mezzo, sui 120 chilometro delle 12 Speciali del Rally, ci sono 9 Speciali vinte e una leadership, apparsa subito inattaccabile, che resta inviolata per l’intera durata della Corsa e del week end. Per la cronaca, le tre restanti prove sono andate a Tommaso Ciuffi, Ciocco 1, Damiano de Tommaso, Ciocco 2, e a Giandomenico Basso, Renaio 2, quando in gioco c’era il terzo posto sul podio del Ciocco.
Parlare di avversari, in casi come questo, è un po’ distribuire premi di consolazione. Alcuni aspetti della “battaglia”, comunque, meritano l’onore della prospettiva. Il primo riguarda ancora Basso. Perso sulle discese della Careggine con un problema di freni, Basso non si è mai del tutto ripreso, ma è un fatto che ha dato vita all’atteso crescendo, seppure in tono minore, che ci si aspettava. La vittoria nell’ultima Speciale del Rally resta come un appunto emblematico. Non solo, in questo modo, Basso recupera un terzo posto indubbiamente lusinghiero e utile, e si potrebbe dire che quella vittoria all’ultimo tuffo rappresenti l’indicatore di un prosieguo di Campionato meno ovvio già dal prossimo Rallye di Sanremo.
Indubbiamente ottima la prova di De Tommaso e della Ascalone, Skoda, autori di un secondo posto significativo, perché d fatto proietta l’Equipaggio” nell’élite di massima attenzione dell’Italiano. Molto regolare quando non velocissimo, vedi la Ciocco vinta, De Tommaso è calato solo nella penultima Speciale del Rally, più per deconcentrazione che per un errore, e questo nulla toglie all’incremento di credibilità. Viene da ripensare al “programma” lanciato da Damiano 3 anni fa: nel Mondiale WRC tra… anni! Dunque il segnale del Ciocco deve essere obbligatoriamente attendibile.
Ci si doveva aspettare di più da Albertini? Probabilmente sì ma è meglio aspettare a giudicare, preferendo soffermarci sulla bella prestazione di Michelini (che parteciperà anche lui a tutto l’Italiano). Un po’ delusi da Andolfi? Sì, certo, ma rincuorati dal fatto che Scattolon abbia fatto meglio di lui e piuttosto bene, e semmai dovremmo chiedere a Tommaso Ciuffi, uno che guida molto bene, una maggiore costanza di rendimento. In definitiva, e in ogni caso, gli elementi per considerare la stagione interessante, ci sono tutti.
Un’ultima parola per un Rally Il Ciocco e Valle del Serchio di sole, ambientazioni, atmosfere e spettacolo: grande!
45° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio. Classifica Finale Assoluta:
1. Crugnola-Ometto (Citroen C3 R5) in 1:20'35.7; 2. De Tommaso-Ascalone (Skoda Fabia) a 31.1; 3. Basso-Granai (Hyundai I20 N) a 42.3; 4. Albertini-Fappani (Skoda Fabia Rally 2) a 45.3; 5. Michelini-Perna (Volkswagen Polo GTI) a 51.3; 6. Scattolon-Bernacchini (Skoda Fabia) a 58.9; 7. Andolfi-Fenoli (Skoda Fabia) a 1'00.1; 8. Ciuffi-Gonella (Skoda Fabia Rally 2) a 1'23.4; 9. Tosi-Del Barba (Skoda Fabia) a 1'45.3; 10. Rusce-Paganoni (Hyundai I20 N Rally 2) a 2'04.5; 11. ''Lucchesi jr''-Ghilardi (Skoda Fabia) a 3'31.0; 12. Profeta-Raccuia (Skoda Fabia) a 4'10.6; 13. Pisani-Vecoli (Peugeot 208 Rally 4) a 5'31.4; 14. Mabellini-Lenzi (Renault Clio) a 6'23.8; 15. Campanaro-Ancillotti (Ford Fiesta) a 7'19.5
Il Calendario del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco 2022
3-5 Marzo, Rally Il Ciocco e Valle del Serchio
7-10 Aprile, Rallye Sanremo
5-8 Maggio, Targa Florio
23-26 giugno, Rally Alba
21-24 luglio, Rally di Roma Capitale
25-28 Agosto, Rally 1000 Miglia
6-8 Ottobre, Rally 2 Valli