Volkswagen Passat

Volkswagen Passat
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A ciascuno il suo spazio…
19 febbraio 2007

A sentire certe cartelle stampa verrebbe da pensare che spazio e versatilità siano due concetti appena inventati, roba di esclusiva competenza di SUV, monovolumi di tutte le taglie e crossover assortire, ma le cose non stanno esattamente così e la protagonista di questo test drive – la Volkswagen Passat Variant – fa di tutto per dimostrarlo. Riuscendoci egregiamente, come vedremo.
Prima che le automobili crescessero in altezza come certi palazzi di periferia, infatti, a queste esigenze riuscivano a rispondere egregiamente le station wagon, che qualcuno dalle nostre parti chiamava perfino “giardinette”, nomignolo un po’ affettuoso che ben si adattava a vetture in grado di accogliere senza battere ciglio famiglie numerose e i relativi bagagli, ma anche carichi e attrezzature varie per il lavoro e il tempo libero.

Abbiamo voluto iniziare con questo piccolo amarcord il nostro racconto della station wagon tedesca perché pur essendo di fronte ad una vettura assolutamente moderna in tutto e per tutto rischia di passare quasi come una scelta conservativa. Così, nel provare la Passat Variant, siamo andati anche alla ricerca di cosa offre di diverso e – diciamo – migliore questa soluzione di carrozzeria rispetto alle configurazioni diventate tanto di moda negli ultimi tempi.
Eccome quello che abbiamo scoperto.

Semplicità e imponenza
Tradizionalmente la Volkwagen Passat non è mai stata una vettura vistosa, badando più all’essere che all’apparire, più alla sostanza – intesa come praticità e spazio interno – che alla ricerca di soluzioni a effetto fini a se stesse. Con questa generazione, però, in Volkwagen hanno evidentemente alzato un po’ il tiro, e non solo per le dimensioni esterne, che sono ormai da ammiraglia vera: 4.774 mm di lunghezza, 1.820 mm di larghezza e 1.466 mm di altezza. Ingombri importanti, che contribuiscono a conferire alla station wagon tedesca l’immagine di vettura di categoria superiore, soprattutto optando per il più ricco allestimento highline come nell’esemplare protagonista della nostra prova.
Intendiamoci, la semplicità del design rimane sempre il tratto distintivo del design della Passat Variant, ma è evidente una maggiore ricercatezza stilistica rispetto al passato, soprattutto in alcuni dettagli come gli indicatori di direzione inseriti negli specchietti retrovisori o il taglio moderno dei gruppi ottici posteriori.

Gli stessi concetti si possono esprimere per l’abitacolo, dove ritroviamo l’abituale disposizione – ergonomicamente impeccabile – dei comandi principali e secondari e rivestimenti di buona qualità, sia per quanto riguarda le plastiche sia per la pelle (optional) che riveste il “nostro”esemplare, contribuendo a creare un ambiente da vera ammiraglia.  Dove la Passat Variant eccelle realmente, però, è nello spazio interno: quattro persone viaggiano realmente nel massimo comfort (e un quinto passeggero è penalizzato solo dalla conformazione del divano, come per altro accade anche nelle vetture di categoria superiore) mentre il bagagliaio può ingurgitare una quantità sconvolgente di valige, grazie ad una capienza di base di 603 litri, estendibile fino a 1731 litri rinunciando temporaneamente ai posti posteriori.

 

Tanto più che il divano può essere abbattuto in pochi secondi, mentre il vano di carico presenta una forma molto regolare e una soglia piuttosto bassa.

Tecnologia FSI
Se l’impostazione generale della vettura non riserva grosse sorprese per chi ha dimestichezza con la categoria, anche sul fronte tecnico non ci sono grosse sorprese, con la trazione anteriore – ma per chi lo desidera la Passat è disponibile anche con la trazione integrale 4Motion – abbinata ad un cambio manuale a sei marce. Il propulsore dell’esemplare in prova è il quattro cilindri a benzina 2.0 FSI, ovvero a iniezione diretta: una soluzione, questa, nella quale il gruppo VW crede molto, dal momento che consente di ottimizzare prestazioni e consumi.
Insomma, nessun volo di fantasia nel progettare la Passat Variant, ma una grande attenzione ai dettagli e al risultato d’insieme.

Equilibrio per ogni situazione
Una volta al volante, questa impostazione si traduce in un comportamento sempre prevedibile: in curva la vettura vanta un appoggio sempre sicuro, anche se il rollio piuttosto accentuato ci ricorda che siamo al volante di una vettura per la famiglia e il lavoro, non certo che “passeggiare” tra i cordoli di qualche pista. Buona la manovrabilità del cambio, con un’escursione non eccessiva e una rapportatura corretta, mentre freni e sterzo compiono più che egregiamente il proprio compito.
Il propulsore, da parte sua, riesce a smuovere con disinvoltura la Passat Variant senza far desiderare una motorizzazione più generosa (ma anche più costosa da mantenere), come dimostra il tempo di 9.97 secondi rilevato con la nostra strumentazione X-Crono-T by Safoa.net, mentre la velocità massima dichiarata è pari a 210 km/h. Insomma, a dispetto della mole rilevante il quattro cilindri tedesco non si dimostra affatto una scelta di ripiego, facendoci apprezza per la buona elasticità e consumi piuttosto contenuti (la Casa dichiara 11,6 l/100 km in città, che scendono a 6,7 nei percorsi extraurbani, per una media nel ciclo combinato pari a 8,5).

Più delle prestazioni, comunque, quello che impressiona favorevolmente a bordo della Passat Variant è soprattutto la facilità di guida, emergenza, poi, l’ormai immancabile rete elettronica di sicurezza interviene per rimettere le cose a posto. Sul fronte della sicurezza, del resto, la dotazione di serie è assolutamente completa, con ABS, controllo di trazione, ESP e sei airbag.
Così, l’unica situazione in cui la Passat Variant può generare qualche apprensione è in fase di parcheggio, a causa delle sue misure generose, che consiglierebbero di fornire di serie i sensori di parcheggio (comunque disponibili come optional). Nessun problema, invece, in movimento: i montanti relativamente sottili agevolano la visibilità, che risulta molto buona in tutte le direzioni.

Più articolato, invece, il giudizio sul comfort: se infatti lo spazio interno e le dotazioni (dal funzionamento impeccabile del climatizzatore bizona alla resa dell’impianto stereo) sono da dieci e lode, in autostrada riavverte qualche fruscio aerodinamico di troppo, mentre a volte le sospensioni lasciano filtrare un po’ troppo le asperità del fondo stradale.

Quanto costa
Con un allestimento di serie particolarmente completo (sono di serie tra le altre cose climatizzatore bizona, sei airbags, ABS, ESP e radio con lettore cd) la Volkwagen Passat Variant FSI costa 27.160 euro nell’allestimento Sportline protagonista della nostra prova, ma va detto che il listino della station wagon tedesca parte da 22.491 euro con il 16. benzina da 102 CV e l’allestimento Trendline.

Da comprare perché:
- offre tanto spazio per passeggeri e bagagli
- sempre facile da guidare in qualsiasi condizione
- grande tenuta del valore sul mercato dell’usato

Da rivedere:
- isolamento dalle sconnessioni e acustico perfettibile
-
i sensori di parcheggio dovrebbero essere di serie!

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    a 1.858 Kg
  • Carrozzeria Station Wagon
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