BOLOGNA - Nata nel 2005 come alternativa alle tedesche ed alle cugine svedesi della Saab, la Volvo C70 si presenta ai cancelletti di partenza in veste rinnovata: tolto di mezzo il pur piacevole family feeling V50, infatti, la nuova Cabrio Coupè del brand scandinavo si caratterizza ora per un look più vicino ad
XC60, il primo dei prodotti di Steve Mattin, quello che è stato pensato per tracciare "a cascata" tutti i futuri modelli.
Non è un caso, infatti, se anche la nuova
C30 restyling o, soprattutto, la nuova
S60 condividano con la piccola SUV molti dettagli: che piaccia o non piaccia, e visto il successo di XC60 possiamo dire che piace, tutte le Volvo avranno in comune un inconfondibile sguardo.
DUE IN UNA. Un po' coupè ed un po' cabrio, Volvo C70 restyling è stata per la prima volta mostrata al Salone di Francoforte lo scorso anno: oltre allo stile del frontale, caratterizzato dai nuovi gruppi ottici "estesi", paraurti e parafanghi ridisegnati, le novità si "fanno interessanti" anche in zona calandra, dove spicca una griglia con Iron Mark più grande, oltre che dietro e dentro. Nuova è l'architettura interna dei fari, a led, così come sono inediti il cruscotto ed i sedili, ora impreziositi da rivestimenti in pelle di maggior pregio.
Importante, ma questo è ovvio visto che si parla di Volvo, la dotazione di sicurezza: dagli airbag full-size lato guida e passeggero agli airbag laterali montati nei pannelli porta (in grado di garantire sicurezza anche in modalità cabrio) C70 è dotata di uno speciale sistema di protezione in caso di ribaltamento oltre che di sistemi attivi a controllo della dinamica di guida. ESP, ABS, e aiuto alla frenata di emergenza sono di serie.
ACCESSORI "UTILI". Non mancano il clima automatico, il computer di bordo, gli specchi in tinta riscaldati e dotati di regolazione elettrica, il volante a tre razze in pelle con regolazione in altezza e profondità e, ultimo ma non per importanza, un sistema audio "Performance" con 6 altoparlanti, lettore CD ed ingresso AUX.
DIESEL O BENZINA. Nonostante la nicchia rappresentata da questo segmento, Volvo ha voluto portare in concessionaria la vettura in abbinamento ad una lineup motori decisamente ampia: dai 140 CV del cinque cilindri 2.4 litri, ai 230 CV del T5 (2.5) passando per i 170 CV del 2.4i, la gamma a benzina rappresenta una valida alternativa alle interessanti scelte a gasolio, che si compongono del D5 da 180 CV e del 2.0D da 136 CV.
COME VA. Comoda e spaziosa, come sempre, la nuova Volvo C70 restyling non nasconde l'ispirazione S40/V50 per quanto concerne lo stile degli interni. Ben fatto, molto curato pur senza "apparire" troppo, l'arredamento della CC scandinava nasconde molte soluzioni "furbe" in tema di disposizione degli spazi, come nel caso della consolle centrale che nasconde un vano illuminato pronto a contenere oggetti di piccole dimensioni: un paio di occhiali, un cellulare, il portafoglio o il navigatore satellitare (quando non in uso, naturalmente).
Niente male nemmeno la qualità dei materiali: i nuovi sedili in pelle sono davvero molto comodi, così come il cockpit vanta ora una grafica strumenti decisamente più leggibile oltre che un volante davvero piacevole al tatto, sia per tipo di rivestimento che per conformazione ergonomica.
Quattro bei pomelli ben disposti a comando delle funzioni principali ed una completa fila di tasti per andare a fondo di ogni funzione pur senza perdersi in complicanze stile Star Trek: uno di questi, disposto appena dietro la leva del cambio, comanda l'apertura della capote, che avviene nel giro di pochi secondi. Una sensazione bellissima, come sempre, che regala a chi si trova al volante ed ai suoi tre possibili compagni di viaggio una sensazione di libertà impagabile. Una chicca comune a molte altre cabrio, chiaramente, ma che nella Volvo ci si gode prendendosela comoda. Per quanto bene sia fatto il telaio e per quanto si dia da fare il D5 protagonista della nostra prova, è evidente che la vettura non è nata per dare filo da torcere alle migliori interpreti della categoria: a prendere il sopravvento in questa vettura sono il confort, silenziosità di marcia, morbidezza dei comandi e poi, in un secondo momento, le prestazioni.
Sì perchè i 180 CV del cinque cilindri si fanno comunque sentire quando si spinge sul pedale del gas ed è molto interessante notare come ad una accelerazione costante e ad una capacità di tenere medie molto elevate in autostrada si contrappongano consumi da utilitaria: Volvo dichiara una media di 6.6 litri ogni 100 km, valore che è anche noi abbiamo "sfiorato" nel corso del nostro test.
DIFETTI. Sterzo e cambio automatico Geartronic (da non confondere con l'eccellente
Powershift) non ci hanno del tutto convinto: il primo avrebbe bisogno di qualche grado in più per essere perfetto anche in manovra, il secondo invece è di vecchia scuola e difficilmente può essere considerato sportivo nonostante l'inutile presenza della modalità sequenziale.
QUANTO COSTA. Tre i livelli di allestimento Kinetic, Momentum e Summum, con un differenziale di prezzo tra quello d'accesso ed il top di gamma di 2.600 euro. Il range di prezzi oscilla tra i 35.600 della 2.4 benzina Kinetic ed i 48.750 euro della T5 Geartronic in allestimento Summum.